Una mattina sul Bluzena: per la via attrezzata e grotte a corredo.
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Abbiamo una rosicata mezza giornata da sfruttare, le montagne ci guardano, senza nuvole e ormai quasi verdeggianti; finalmente la primavera è esplosa e con essa il bel calduccio, troppo calduccio per affrontare quote modestissime, così dopo aver scartato l’idea di Rosa (salire alle varie baite di Quarone -700 mt- di quota) optiamo per la mia proposta e partiamo verso Zone.
Partiamo dall’area pic-nic e seguendo la strada acciottolata n°227 ci inoltriamo nel Bosco degli Gnomi, con tutte le sue belle sculture lignee, poi arrivati al bivio 227A lo imbocchiamo sino a ri-incrociare il 227 qualche tornante prima di prendere la deviazione per la Loc. Pòsha. Pòsha si trova ai piedi del Bluzena lato Est, ed è attraversato dal Sentiero dell’Uccellatore, che abbandoniamo per portarci all’ultima cascinetta chiamata La Colma dove la traccia si biforca: diritti si prosegue nel bosco con un sentiero abbastanza evidente sino a raggiungere il Bluzena, mentre sulla sinistra (non segnalato, ma ho fatto un ometto) si stacca un altro sentiero che tende a perdere un po di quota.
Imboccato il sentiero di sinistra ora costeggiamo la parete sud del Bluzena, sempre evidente, sino ad incontrare una biforcazione, la traccia di destra porta sotto le rocce, mentre quella di sinistra (altro ometto costruito) perde ancora un po di quota sino ad incontrare l’attacco della Via Attrezzata. Se state attenti lungo il sentiero trovate dei micro bolli di colore arancione.
La Via Attrezzata qua è segnalata ed il cartello indica che bisogna utilizzare il kit da ferrata; ci prepariamo, d’altronde anche l’unica relazione trovata in rete consigliava il kit, poi ci avviamo un po curiosi, a prima vista non sembra così problematica. Ed in effetti è così, il kit non ha mai svolto la sua funzione, le zone un po esposte sono brevi e la Via serve più da corrimano per salire più comodamente le parti più ripide. Si fanno poche decine di metri, poi una deviazione sulla destra ci porta all’ingresso della Grotta Scadecla dove la Via penetra sino all’interno delle sue viscere.
Facciamo qualche foto e ammiriamo il lavoro fatto dalla Natura, poi risaliamo per continuare il nostro giro, ancora su Via Attrezzata che in tutto sarà lunga 200 metri. Sbuchiamo appena sotto il Bluzena, poi risaliamo gli ultimi 50 metri di dislivello. 1h30.
Sono le 9.30 ma il caldo si fa sentire, ci fermiamo per la sosta banana mentre il sole ci brucia la pelle, sdraiati si sta meglio e ci godiamo il bel panorama verso il Lago e le cime circostanti.
Ora cominciamo la discesa, studiando una flebile traccia che viaggia lungo la cresta Est, scende fra gli arbusti e alle volte sparisce, noi per maggior sicurezza scendiamo verso una traccia più evidente che ci riporta alla Cascina Colma (Pòsha), dove adesso scopriamo che la traccia di cresta in qualche tratto è bollato di blu.
L’avventura in se e per se è finita, qua è tutto molto più facile e la sterrata scende verso Zone, è la stessa strada fatta all’andata, l’andatura rilassata ci permette di fare diverse foto alle sculture lignee e ai fiori che ricoprono i campi intorno alle malghe. Prima di arrivare all’auto breve deviazione per visitare la Grotta Spedini.
Siamo in perfetto orario, adès om a baita…
Nota 1): Bel giretto da sfruttare quando si hanno mezze giornate libere; lungo la salita vi potete gustare il Bosco degli Gnomi, poi da Pòsha dovete trovare (senza particolari difficoltà) il sentiero che porta alla Via Attrezzata (non ancora segnalata, Comune di Zone fai un ultimo sforzo). Se state attenti trovate qualche piccolo bollo. Il mio consiglio è quello di evitare di portarvi il kit da ferrata, non ce n’è un effettivo bisogno, almeno che i più inesperti ne sentano la necessità. Siate comunque prudenti.
Nota 2): Eric gemellato con Dellino Farmer, bresà doc…
https://www.youtube.com/watch?v=_-Ge475NM_o
A' la prochaine! Menek,Rosa
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