Rifugio Chivasso al Colle del Nivolet 2604 m
|
||||||||||||||||
Dopo vari scambi di e-mail la scorsa settimana e varie telefonate in questa, decidiamo di provare a salire sabato, nonostante le previsioni non siano delle migliori.
Venerdì sera, Sandro ci suggerisce di rimandare la salita alla domenica. Sta ventando, le previsioni per il giorno successivo danno nevischio fino a tarda mattina, la traccia non c’è più, per cui per noi, secondo la sua opinione potrebbe essere una grande fatica e poco piacere. Ci conferma che pericoli non ce ne sono per cui noi decidiamo di provare. Tra l’altro dobbiamo portargli delle cose che gli servono, ma anche l’uovo di Pasqua!
Marco, che di carabattole nello zaino ne ha già tante, questa volta si porta appresso anche un riduttore di pressione del gas GPL, che ha dovuto cercare in fretta e furia il venerdì prima di Pasqua….
Partiamo dalle case di Chiapili Superiore con una decina di cm di neve fresca e polverosa. Il fondo è ottimo, per cui si sale con fatica ma bene.
La giornata è migliore del previsto. Soprattutto non nevica e ci sono ampi spazi di azzurro…che purtroppo però non dureranno, sembra che le previsioni si siano invertite.
Fino a poco prima del lago dell’Agnel non facciamo svarioni. Giunti in vista del lago bisogna scendere leggermente, cercando di stare paralleli ai casotti della diga. Noi siamo rimasti inizialmente troppo alti.
Passata la diga siamo saliti troppo presto nel tentativo di tagliare i tornanti della strada, meglio proseguire ancore un poco o seguirla se possibile.
Giunti alla mulattiera, che fino a qualche giorno prima era percorribile, troviamo uno scivolo gelato coperto da un leggero strato di neve fresca che con le ciaspole non ci permette di salire, soprattutto è il breve traverso per raggiungere la mulattiera che ci impensierisce maggiormente.
Proviamo con i ramponi ma il traverso ci sembra in ogni caso troppo rischioso.
Ultimo tentativo il canale. Torniamo indietro di pochi metri e lo risaliamo fino a raggiungere il primo tornante della mulattiera e con attenzione, superiamo il muretto della mulattiera. Superato questo ostacolo, si procede bene. Potremmo rimettere le ciaspole ma c’è troppo vento. Continuiamo quindi con i ramponi, raggiungiamo prima la bandiera e quindi scendiamo al rifugio, un bel po’ intirizziti!
Bello rivedere Sandro, grandi abbracci e commozione.
Vista la nostra perserversanza per andarlo a trovare, sembra si senta in dovere di offrirci il pranzo, cosa che apprezziamo sicuramente ma considerando che lui è lassù per lavorare ci sembra un po’ troppo. Tuttavia non si discute, che pranzo sia… Rompiamo l’uovo e in allegria ne mangiamo un pezzo ciascuno. Si parla del più e del meno e il tempo scorre veloce.
Il giorno che l’abbiamo conosciuto, nella stagione invernale naturalmente, ci venne incontro per stringerci la mano e congratularsi con noi per la salita con le ciaspole, che allora non erano tanto diffuse come oggi: “chi arriva fin qui in queste condizioni non può che avere un grande amore per la montagna” ci disse, e aggiunse “questa è casa vostra e se entrate con il sorriso, con il sorriso verrete ricambiati”. Ma sono tante le cose che lo contraddistinguono; Sandro è una di quelle persone/gestori che ormai non si trovano facilmente; legato al proprio rifugio e soprattutto al proprio ruolo di rifugista, inteso nel senso stretto del termine, quello di un tempo, quello che ormai quasi non ricordiamo più. Un uomo che apprezzi o critichi, senza mezze misure.
E’ stanco. Infatti ci confida che questo sarà l’ultima stagione sci alpinistica che farà. Lo troveremo ancora in estate, per quanto? Difficile a dirsi…
Ripartiamo felici di averlo rivisto ma tristi per la notizia ricevuta.
La giornata, diversamente dal previsto è peggiorata, nevischia, tira vento e tra il lago dell’Agnel e il lago Serrù la visibilità è ridotta a pochissimi metri. La traccia di salita già sparita completamente. Fortunatamente conosciamo bene il percorso e poco sotto il lago la visibilità ritorna e senza problemi torniamo al posteggio.
Ancora grazie di tutto Sandro, e speriamo che tu possa fare e trovare ciò che ti sei prefissato. Auguri!
Kommentare (10)