Alla ricerca del bel tempo sul piccolo Spannort
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Il tempo di questo sabato è un po' ballerino al sud, quindi Laura suggerisce di spostarsi verso il Canton Uri dove promette meraviglie. In realtà usciti dalla galleria del Gottardo ci accoglie un deprimente nebbione; ma appena imboccata la strada del Susten la nebbia di dissolve e le cime imbiancate si stagliano nel blu profondo del cielo.
A Farningen ci sono già diverse auto e gruppi di sciatori che si stanno preparano. Noi oggi invece ingaggeremo un'epica disfida fra sci e ciaspole, chi la vincerà?
Comunque ci avviamo di buona lena sulla strada innevata per poi imboccare un lungo vallone in leggera ascesa circondato da grandi cime ed impressionanti scivoli innevati. Laura pazientemente mi spiega ogni possibile itinerario, sembra quasi che abbia una seconda casa da queste parti.
Poi le cose si fanno serie: affrontiamo un ripido pendio di quasi 500 metri che ci toglie il fiato, la traccia sciistica fa lunghi zigo-zago, io con le ciaspole la prendo un po' più diretta. Entriamo nella conca che precede il Rossfirn che offre un po' di riposo, poi affrontiamo il secondo grande salto della giornata preceduti da un gruppo di sciatori. L'ultimo duro pendio e il traverso che introduce al colle ci fanno un po' penare, anche perché quassù fa' sorprendentemente caldo.
Ben presto siamo ai piedi delle spettacolari torri del piccolo Spannort dove raggiungiamo gli sciatori che stanno attacando il ripido canalino finale. Il canale si sale a piedi, fortunatamente c'è parecchia neve, poi un breve pendio e ci troviamo su di un esposto cocuzzolo che è la cima invernale! E' salita la nebbia, siamo in un posto impressionante fra torri ricoperte di ghiaccio che precipitano sul ghiacciaio sottostante.
Disceso il canalino riprendiamo le rispettive attrezzature. E qui si svolge l'epica disfida: mentre Laura volteggia a svolte e risvolte sui pendi, io corro a perdifiato per la linea più diretta cercando di non passare allo stile "valanga"; la cosa riesce talmente bene che in meno di un'ora siamo a valle a festeggiare la comune vittoria davanti a due belle birre.
Bella gita con un buon dislivello e su di un terreno tutto sommato agevole, il canalino finale è alpino e, se c'è poca neve, può essere complicato.
laura A quanto detto c'è poco da aggiungere...la Meiental ancora una volta mi incanta con la sua bellezza e, nonostante la nebbia celasse alcune vette, di contro ci ha regalato un'atmosfera un arrivo in vetta molto particolare.
Il connubio sci/ciaspole ha funzionato bene...del resto che blepori fosse un fuoriclasse già si sapeva...
A Farningen ci sono già diverse auto e gruppi di sciatori che si stanno preparano. Noi oggi invece ingaggeremo un'epica disfida fra sci e ciaspole, chi la vincerà?
Comunque ci avviamo di buona lena sulla strada innevata per poi imboccare un lungo vallone in leggera ascesa circondato da grandi cime ed impressionanti scivoli innevati. Laura pazientemente mi spiega ogni possibile itinerario, sembra quasi che abbia una seconda casa da queste parti.
Poi le cose si fanno serie: affrontiamo un ripido pendio di quasi 500 metri che ci toglie il fiato, la traccia sciistica fa lunghi zigo-zago, io con le ciaspole la prendo un po' più diretta. Entriamo nella conca che precede il Rossfirn che offre un po' di riposo, poi affrontiamo il secondo grande salto della giornata preceduti da un gruppo di sciatori. L'ultimo duro pendio e il traverso che introduce al colle ci fanno un po' penare, anche perché quassù fa' sorprendentemente caldo.
Ben presto siamo ai piedi delle spettacolari torri del piccolo Spannort dove raggiungiamo gli sciatori che stanno attacando il ripido canalino finale. Il canale si sale a piedi, fortunatamente c'è parecchia neve, poi un breve pendio e ci troviamo su di un esposto cocuzzolo che è la cima invernale! E' salita la nebbia, siamo in un posto impressionante fra torri ricoperte di ghiaccio che precipitano sul ghiacciaio sottostante.
Disceso il canalino riprendiamo le rispettive attrezzature. E qui si svolge l'epica disfida: mentre Laura volteggia a svolte e risvolte sui pendi, io corro a perdifiato per la linea più diretta cercando di non passare allo stile "valanga"; la cosa riesce talmente bene che in meno di un'ora siamo a valle a festeggiare la comune vittoria davanti a due belle birre.
Bella gita con un buon dislivello e su di un terreno tutto sommato agevole, il canalino finale è alpino e, se c'è poca neve, può essere complicato.
laura A quanto detto c'è poco da aggiungere...la Meiental ancora una volta mi incanta con la sua bellezza e, nonostante la nebbia celasse alcune vette, di contro ci ha regalato un'atmosfera un arrivo in vetta molto particolare.
Il connubio sci/ciaspole ha funzionato bene...del resto che blepori fosse un fuoriclasse già si sapeva...
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