Kronenjoch (2976 m) - Skitour
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Dopo poco meno di un anno ritorno nella mia amata Val Fenga (Fimbatal), una vallata a cavallo tra Engadina Bassa e Tirolo, di una magnificenza senza eguali.
Inizio dell’escursione: ore 10:00 (dal Piz Val Gronda); ore 10:45 con le pelli
Fine dell’escursione: ore 16:00 (a Ischgl)
Pressione atmosferica ore 9.00: 1017 hPa
Temperatura alla partenza dal Piz Val Gronda: -16°C
Temperatura all’Idalp, ore 15.45: -11°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 7.40
Tramonto del sole: 17.25
Ad Ischgl c’è la solita fibrillazione domenicale: ai numerosi turisti ospitati nei lussuosi alberghi si aggiungono le migliaia di sciatori di giornata.
Il modernissimo impianto della Pardatschgratbahn permette tuttavia di smaltire la massa senza creare lunghe code.
In una sola ora dalla partenza da Ischgl raggiungo il Piz Val Gronda (2812 m); normalmente ci vuole più tempo. La temperatura di -16°C mi induce ad accelerare le operazioni che precedono la partenza. La buona visibilità mi consente di individuare immediatamente il percorso abituale per scendere fino alla Heidelbereger Hütte, uno dei pochissimi edifici della valle, lunga una ventina di chilometri. Le paline che segnano il tracciato oggi sarebbero superflue. Percorro i 3,6 km che mi separano dall’accogliente rifugio del DAV in circa mezz’ora. Sono ormai le 10.45: monto le pelli e mi avvio in direzione sud, fino a raggiungere la bellissima traccia che risale dolcemente i pendii di fianco all’Aua Naira. Sembra di essere fuori dal mondo; non si sentono rumori: è un relax assoluto.
La sciata è spesso interrotta per il richiamo irresistibile degli scatti fotografici. È un vero spettacolo della natura!

Kronenjoch (2976 m)
A circa 2550 m di quota, in zona Foppa Trida, piego a destra in direzione del ghiacciaio Vadret da Fenga. La pendenza aumenta, tuttavia il tracciatore ha disegnato un percorso assai dolce. L’unico dispiacere è legato all’improvviso annuvolamento: in pochi minuti si passa dal cielo terso ad una giornata grigia. Alle 13:15, dopo due ore e trenta di salita, pervengo al Kronenjoch, un valico alpinistico che collega la Val Fenga alla Jamtal.
La carta topografica svizzera indica una quota di 2974 m; altre fonti gli assegnano 2976 m, o 2980 m, come appare sulla palina del segnavia e sulla carta topografica dell’Alpenverein.
Non ci sono tracce che scendono in direzione della Jamtalhütte: con questa luce diffusa, la traversata non mi attira. Alle mie spalle vedo l’ultima rampa che permette di raggiungere la vetta della Curuna Lada (3078 m), la mia più bella meta scialpinistica dell’anno scorso.
Altre due interessanti cime che superano i tremila metri si trovano a poche centinaia di metri: la Bischofspitze (3028 m) e il Piz Faschalba (3047 m). Le riservo per il futuro, quando ci sarà una buona visibilità.
In pochi minuti smonto le pelli e mi preparo per affrontare i 22 km che mi separano da Ischgl. Nella prima parte di discesa, sul ghiacciaio, scio sulla difensiva, strabuzzando gli occhi per intercettare la traccia seguita in salita. Dalla capanna in giù mi lascio andare, conoscendo quasi a memoria la stradina che serpeggia sul fondovalle della Fimbertal.
Alle 16:00 posso sorseggiare un meritato birrino allo Schatzi di Ischgl, l’après-ski per eccellenza di questa rinomata località tirolese.
Ennesima escursione con le pelli di foca nella fantastica Fimbatal; la Val Fenga non delude mai! Non c’è confronto con le pur bellissime piste del comprensorio sciistico Ischgl / Samnaun. Solo lo scialpinismo concede delle sensazioni tanto appaganti.
Tempo di salita: 2 h 30 min (3 h 15 min dal Piz Val Gronda)
Tempo totale: 6 h (dal Piz Val Gronda ad Ischgl)
Dislivello in discesa: 3055 m
Sviluppo complessivo: 31,6 km
Difficoltà: F
Coordinate Kronenjoch: 812'952 / 194'942
LWD (Lawinenwarndienst Tirol): 2 (moderato)
Copertura della rete cellulare: zone d’ombra
Libro di vetta: no.
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