Una BOVARINA da battere


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 1. Januar 2018 um 16:42. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:29 Dezember 2017
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Scopi   CH-TI 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 700 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per il Gottardo, uscire a Biasca / Lucomagno. Proseguire verso il passo e raggiungere Olivone. All'uscita del paese indicazioni a destra per Campo Blenio. Salire, passare 3 gallerie e si raggiunge campo Blenio. Nei giorni festivi si parcheggia agli impianti, nei giorni feriali si può salire a sinistra alla piazzetta del paese, poco dopo la chiesetta (c'e' la latteria).

   
 

Non è il titolo della Gazzetta dello Sport ...

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     

 

ma la cronaca di una bella giornata passata a scavare e ripassare la traccia nella neve abbondante e fresca. 

Di neve ne è caduta parecchia, quindi racchette, ma il pericolo valanghe è quasi massimo, per le nevicate abbondanti e la neve non assestata sotto, quindi la scelta deve cadere su un posto tranquillo e conosciuto. 

Quindi la nostra amata Bovarina, una vera certezza.

Impianti di Campo Blenio aperti e funzionanti, parcheggio nella piazzetta del paese (oggi è giorno lavorativo), passaggio tra le vie del paese.

Da tempo  non saliamo più dal lato degli impianti, passando dal paese e ricollegandosi alla strada poco dopo l'acquedotto si risparmia parecchia strada, e si possono calzare le ciaspole quasi subito.

Troviamo la strada battuta dalle motoslitte, succede spesso ed evita di battere anche questo tratto, bisogna solo tener conto che solitamente le motoslitte salgono all' Alpe Pradasca e ritornano, noi dobbiamo deviare per Ronco di Gualdo, dove si attarversa il torrente per salire in capanna.

Ad Orsaria un vento forte solleva nuvole di neve, piuttosto fastidioso, proseguiamo fino al ponte dove troviamo il sentiero invernale intonso, da battere, torniamo sulla strada anche se allunghiamo un pò.

Al tornante di Ronco di Gualdo abbandoniamo la strada e su neve alta e soffice iniziamo la "battuta". Ambiente stupendo, ancora più bello per il cielo terso ed azzurro.

E' la prima volta, di tante visite, che troviamo bel tempo, solitamente in inverno siamo saliti con pioggia o neve anche intensa.

Gimmy inizia a battere verso il ponticello, che troviamo colmo di neve e pericoloso, quindi proseguiamo per guadare il torrente, che è ben coperto dalla neve.

Ora uno strappo di bella ed intensa salita, la neve è tutta da battere ma Paolo è un trattore, e solca la neve conoscendo il percorso ed aiutandosi con le bollature su piante e pilastri della corrente elettrica.

Arriviamo al bivio che porta al parcheggio estivo sotto l'Alpe Pradasca, ora siamo completamente immersi nel bosco di abeti con i rami completamente carichi di neve, semplicemente meraviglioso.

Matteo prova per la prima volta le ciaspole, ha qualche problema con le cinghie che bloccano gli scarponi, ne soffrirà un pò, ma il paesaggio ripaga.

Gli amici sono ovviamente più veloci, sempre Paolino-spalaneve avanti e chi segue ad allargare il binario.

Mi passano due sci-alpinisti (che proseguiranno verso il passo di Gana Negra), ringraziandoci uno ad uno per la traccia. 

Giunto alla baita prima della capanna (dove si svolta a sinsitra e si sale alla teleferica di servizio), mi fermo a godere di un panorama mozzafiato, verso valle la diga del Luzzone con una corona di tremila a dir poco stupefacente, che parte dal Terri fino all' Adula.

Arrivo in capanna dopo 3:10, con le mie soste, dove gli amici hanno già acceso la stufa per scaldarci.

Aspettiamo mezzogiorno per mangiare, i nostri soliti panini, ma condividiamo qualche dolce, il caffè e le correzioni.

Siamo i primi oggi, ma arriverà un ciaspolatore, che si ferma solo per pranzare e poi riparte, e due simpatici signori di lingua tedesca che salgono con gli sci e gli zaini carichi, si fermano per qualche giorno.

Con loro condividiamo la nostra grappa, che apprezzano.

Alle 13:30 iniziamo la discesa, mi metto in coda, stavolta non per mancanza di fiato, ma per godere ancora della giornata tenendo sotto controllo se qualcuno ha difficoltà.

Non posso che ribadire che questa escursione, anche se sempre considerata come ripiego, è una vera certezza.

A tutti un buon Anno!

 

 

 
 
   
 

           Vista da Roberto   -    (roberto59)                        


Tapum è una delle più note canzoni della Grande guerra nata nelle trincee italiane.
Il ritornello è ispirato al rumore degli spari della fucileria austro-ungarica dove il "TA" è il rumore della pallottola e il "PUM" il rumore dello sparo del fucile Steyr Mahnnlicher modello 1895 in dotazione alle truppe austriache.
L'attribuzione della paternità della canzone è tuttora irrisolta. Il titolo della canzone originale era senza il trattino, quindi: ta pum.
A quel tempo fra gli uomini di bassa cultura i segni di punteggiatura non erano insegnati e quindi poco frequenti.
Questo è il motivo per il quale ta pum si scrive senza trattino (alto - ).
Buon anno a tutti un 2018 ricco di salute e tanta montagna. Ciao

 

Venti giorni sull'Ortigara

senza il cambio per dismontà;

ta pum ta pum ta pum (due volte)    

Con la testa pien de peoci

senza rancio da consumar;

ta pum ta pum ta pum (due volte)    

Quando poi ti discendi al piano

battaglione non hai più soldà;

ta pum ta pum ta pum (due volte)    

Dietro al ponte c'è un cimitero

cimitero di noi soldà;

ta pum ta pum ta pum (due volte)  

Quando sei dietro a quel muretto

soldatino non puoi più parlar;

ta pum ta pum ta pum (due volte)    

Cimitero di noi soldati

forse un giorno ti vengo a trovà;

ta pum ta pum ta pum (due volte)

 
 
   
 

           Vista da Paolo   -    (brown)                        

 

Oggi la prima ciaspolata invernale: Direi perfetta.
Neve farinosa e  abbondante quella che non fa zoccolo sulle ciaspole e non e' pesante da muovere. Questa e' la neve migliore secondo me per ciaspolare .
Fuori dal bosco in prosssimita' della capanna inizia a crostare e quindi al primo passaggio occorre fare attenzione perche' si rischia di sprofondare dopo aver appoggiato il peso.
Il tracciato per la Bovarina e' ormai super collaudato  per noi della banda del Buco .
Si questo e' un nuovo soprannome invernale utilizzato dalla Girovagando quando il terreno è coperto da piu' di 10 cm di neve .
Il trucco e' quello di mirare e centrare il buco creato , con scarpone o ciaspola, dal compagno che ci precede per ottimizzare l'avanzata della carovana.
E il primo come fa? Qualche dettaglio ci e' sfuggito ma cercheremo rimedio.
In effetti oggi c'e' parecchio da battere, ma il divertimento e' garantito. Temperatura a -5 un cielo spettacolare e un panorama mozzafiato hanno reso l'ultima escursione del 2017 una vera chicca.
In capanna , molto accogliente,accendiamo il fuoco per scaldarsi e consumiamo una birretta (acquistata in capanna) per accompagnare il panino.
C'e' anche l'acqua aperta per poter cucinare e lavare  stoviglie e pentole.
Il rientro e' divertente e veloce , sfruttiamo il solco creato dell'andata e ci avventuriamo in fuoripista nella neve .
Finalmente e' arrivata la neve speriamo duri tanto in montagna . Il paesaggio cambia completamente , il profumo dell'aria fredda, l'acqua ghiacciata,il sapore della neve,  il rumore dei passi  e tutti i rumori ovattati. Sono solo le prime sensazioni che mi vengono in mente dopo questa giornata.

E come dice Giorgia ...
NEVE INSEGNAMI TU COME CADERE
 


BUON ANNO NUOVO A TUTTI

 

 
 
   
 

              Vista da Gimmy-    (gimmy)

 

Titolo azzecato: una BOVARINA da battere, per una bella escursione su neve fresca.
la ciaspolata alla bovarina è da parecchio tempo un classico invernale per noi della girovagando, ma come sempre una certezza, senza pericolo di slavine, visto che le probabilita di valanghe nella scala di rischio era alto.

Con una  lunghezza di quasi 10 km fra andata e ritorno sempre con le ciaspole ai piedi: insomma un bel giretto.
Oggi finalmente con un meteo favorevole che permetteva una visuale a 360 gradi su tutte le montagne attorno- spettacolo fantastico!
abbiamo finito in bellezza il 2017, noi della girovagando.un anno ricco di belle escursioni
piccolo neo per  ultima escursione dell' anno: oggi il gruppo non era al completo

CIAO ALLA PROSSIMA


 


 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 9,8 Km totali, 7h:00m totali, 5:00m di cammino
Andata : 5,05 Km, 3:10 lorde, 20m soste
Ritorno : 4,75 Km, 2:05 lorde, 05m soste
Dislivello : 650 mt di assoluto , 700mt di relativo
Libro di vetta: SI in capanna
Copertura cellulare: Buona sul percorso
Partecipanti :

Giorgio, Paolo, Roberto, Gimmy, Matteo

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net        escursione # 299

  

 

 
 



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Kommentare (11)


Kommentar hinzufügen

gonzo hat gesagt:
Gesendet am 1. Januar 2018 um 17:14
buon 2018 girovagandoboys

Gesendet am 2. Januar 2018 um 12:05
Grazie ciao un 2018 di tanta montagna anche a te

gonzo hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. Januar 2018 um 08:14
grz buona montagna a tutti/e

Menek hat gesagt:
Gesendet am 1. Januar 2018 um 17:32
Avrei voluto vedere Gimmy battere vicino al ponticello... :)

Gesendet am 2. Januar 2018 um 11:54
Ha detto che lì batte il 6 gennaio, aspetta i tre Re Magi....sconti per comitive...

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Januar 2018 um 21:01
:)))

Gesendet am 1. Januar 2018 um 18:00
Grandi, adesso sì che è un bel ravanare sulla neve, senza perder tracce....
ciao

Gesendet am 2. Januar 2018 um 11:54
Ciao Barba....sei mancato...

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 2. Januar 2018 um 19:48
Gira e rigira per andare in Bovarina si finisce sempre per ravanare nella neve, infatti non dimentico il fortunato giorno quando vi ho conosciuti !

Buon 2018 a tutto il simpatico gruppo

Giorgio

Gesendet am 3. Januar 2018 um 11:13
Ciao Giorgio,
gran bella giornata fu...alpe Predasca, buon anno anche a te e tanta montagna....ciao

Gesendet am 2. Januar 2018 um 21:41
ciao giorgio - scendendo lungo il sentiero e vedendo dall alto l' alpe in cui abbiamo pranzato quel giorno. sotto la tettoia ,al freddo ma con la solita allegria abbiamo ricordato quella domenica

buon 2018 anche a te


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