Magnodeno (1.241m) e Giumenta - anello da Erve
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Oggi, io e la mia compagna, saliamo al Magnodeno da un itinerario (per me) diverso, ovvero da Erve.
La strada carrozzabile è spaventosamente bella, a strapionbo sul precipite vallone del fiume Gallavesa. Erve è invece singolare per quanto riguarda la divisione delle abitazioni: poste al di qua e al di la del fiume Gallavesa, sono collegate da numerosissimi ponticelli.
h 9.20, dal parcheggio di Erve q559 saliamo a piedi lungo la carrozzabile Saina-Costalottiere. A Costalottiere, dove la strada spiana e prosegue nella valle, si piega in salita a DX in un evidente curva e lì sarà visibile il cartello “Magnoden” che indica un sentiero nel bosco. La prima parte è piuttosto noiosa e a tratti ripida, almeno fino al raggiungimento del valichetto dove sono posti due storici cippi di confine q996, uno del Ducato di Milano e uno della Repubblica di Venezia, attivi fino al reset Napoleonico.
Qui usciamo dal bosco definitivamente e prendiamo l’evidente dorsale S-E per il Magnodeno. Oggi il cielo è bellissimo, blu acceso; purtroppo tutto ciò ha un prezzo: un fortissimo e gelido vento da nord. E da ora in poi ci accompagnerà per tutta la mattinata. Il Magnodeno q1241 è raggiunto, con molte pause, dopo 2h30’ da Erve. Ci incamminiamo diretti per il Passo del Fo’ fino a ritrovare il bivio tra sentiero normale (che scende parecchio) e la Cresta Giumenta (molti saliscendi e tratti attrezzati). Il vento non ci da' tregua se non in brevi punti riparati.
La Giumenta è sempre bellissima, scorci pazzeschi e qualche piacevole passaggino arrampicoso qua e la. Per sicurezza imbrago Mimosa nella seconda parte, così da farla procedere senza preoccupazioni, ma le difficoltà e l’esposizione sono comunque minime. Saltiamo invece l’ultimo contrafforte (aggirabile a destra) perché si sta facendo tardi e volevamo concederci un pranzo al rifugio prima che chiudesse la cucina. Al Passo del Fo’ q1284 arriviamo alle 13.30 e dopo 20 minuti scendiamo al Rif. Alpinisti Monzesi q1173, scampando al gelo e alla fame. Il rientro avviene per il “classico” sentiero 11, passando per la variante “facile” e per la Sorgente San Carlo. In seguito Agriturismo Due Camosci e rientro per la lunga “via Resegone” fino a Erve.

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