Monte S. Primo (CO): una scelta che non delude mai!


Publiziert von Alberto , 19. September 2017 um 14:54.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 3 September 2017
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1:30
Aufstieg: 672 m
Strecke:parco monte S. Primo m.1120 - alpe del Borgo m.1250 - sella Terra Biotta m.1428 - cima del Costone m.1614 - Monte San Primo m.1686 RITORNO: sella Terrabiotta m.1428 - monte Ponciv m.1456 - monte Forcella m.1331 - parco monte S. Primo m.1120
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - Erba - Canzo/Asso - Magreglio - Piano Rancio - Parco S.Primo [p ]
Kartennummer:carta naz.Svizzera n°287 Menaggio / Carta dei Sentieri Comunità Montana Triangolo Lariano; 1:25000 / Kompass 1:50.000 Lago di Como-Lago di Lugano

Per questo fine settimana avrei voluto fare una due giorni ma,a causa del pessimo tempo che davano lunedì decido di rinunciare e restare a casa a recuperare un po di riposo considerando che il turno notturno è stato un po pesante.
Però,alzatomi domenica mattina dopo una bella dormita,vedo che la giornata merita un escursione: sono le 8,00,se faccio in fretta posso partire con gli scarponi ai piedi alle 10,00.
Ovviamente la meta dev'essere "breve" da raggiungere,sia in auto che a piedi,più che altro anche per il traffico che troverei sia in andata che ritorno: escludo la Valtellina e la Valsassina puntando su una delle cime più panoramiche del Lario a 360°.
Durante il viaggio era normale che trovassi decine di ciclisti lungo la vecchia valassina,molti dei quali non rispettano il codice stradale che obbliga lo stare in fila indiana sulle strade fuori dai centri abitati,mettendo in pericolo (oltre a se stessi) gli automobilisti che,per superarli invadono la corsia opposta: a suonare per avvisare di spostarsi pare chiedere troppo,loro si sentono in diritto di stare affiancati per parlare (poi sorgono cartelli che indicano la distanza da rispettate quando si incontrano coloro che vanno in bici...sarebbe opportuno mettere dei cartelli che indicano ai ciclisti come si devono comportare,meglio ancora se venissero fermati dalle pattuglie stradali,multati,tolta una manciata di punti dalla patente e magari sequestrargli la bici: non lamentiamoci se un domani a qualcuno gli venisse in mente di targare le bici e mettere l'assicurazione obbligatoria a causa di questo ripetersi nel non rispettare le leggi,nel caso sappiamo chi ringraziare).
Dopo essere riuscito indenne da un possibile incidente a causa di costoro,finalmente sono riuscito a giungere la località di partenza dalla quale alle 10,00 parto con il fresco a causa del temporale del giorno precedente,giungendo in vetta alle 11,30 in compagnia di una coppia di Varallo Sesia: per loro è la prima volta da queste parti,han deciso di cambiare zona e ne sono rimasti soddisfatti.
Rispetto l'ultima volta che vi sono salito nel compiere la traversata da Bellagio a Brunate (aprile 2017),la quale presentava un poco di foschia,questa giornata,grazie al vento ha reso il panorama ancor più spettacolare mostrando cime lontanissime come quelle degli Appennini: quassù ho rivisto Silvano che ha scelto questa meta perché solo,salendo dal percorso più breve il quale lo ha soddisfatto poco (preferisce percorsi più lunghi come quello che proviene dalla Colma di Cormano: volendo anche da questo versante si può allungare e non poco la camminata,basta conoscerli leggendo la cartina).
Bene,la giornata mi ha appagato e posso tornare a casa soddisfatto dopo aver trascorso una mezz'oretta su in cima,la quale si stava affollando anche da parte di stranieri: il rientro lo allungo un po passando per il monte Ponciv e Forcella seguendo parte del tracciato dedicato ai biker (considerando che non erano in circolazione) e devo dire che è stata una bella e lunga variante.

Alla prossima!

Tourengänger: Alberto


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