Buon 1° Agosto agli amici Svizzeri dal Nufenenstock
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Dovendo scegliere una meta al primo di Agosto, la stessa non può che essere in Svizzera che oggi celebra la sua festa Nazionale.
Accompagnato dall'amico Francesco, ci inoltriamo allora in alta Val Bedretto per salire l'elegante Nufenenstock.
La zona del Gries, peraltro, suscita in me una forte attrazione dopo averla percorsa qualche settimana fa in occasione del gitone con
POLI89.
Parcheggiamo l'auto all'alpe di Cruina e con ottime indicazioni infiliamo il sentiero verso la Capanna Corno Gries. Complice il clima freschetto, prendiamo di petto questo tratto il che ci consente di raggiungere il rifugio in poco più di mezz'ora e di concederci un buon caffè nella struttura piuttosto affollata di escursionisti intenti al breakfast.
Continuiamo in val Corno, raggiungiamo la morena e costeggiamo lo splendido lago Corno sino al passo Corno.
Dal passo risaliamo verso Mandeli e superiamo le pale eoliche ove il vento si fa particolarmente intenso.
Costeggiamo le rocce biancastre del Calcestro ammirandone le trincee e giriamo dunque a sinistra abbandonando la via marcata, in corrispondenza di un sasso con un segno di vernice rossa.
E' questa la via per il Nufenenstock, dapprima agevole sino a raggiungere un costone ove il sentiero sempre evidente si fa molto ripido e piuttosto scivoloso. Alcuni tratti esposti inducono ad una progressione attenta.
Usciamo su un pianoro accolti da pecore molte pelose e raggiungiamo la cresta. La crocce di vetta è ora ben visibile. Sulla cresta ancora cautela in alcuni passi scabrosi, poi tutto facile sin sotto l'edificio sommitale che risaliamo in pochi minuti e gran semplicità.
Nonostante alcune nuvole e il vento persistente, l'ambiente resta mozzafiato. Gran vista sul lago e ghiacciaio del Gries con sporadiche apparizioni del Blinnenhorn. Più a sinistra, l'Arbola rimarrà celata, ma molto emozionante sarà per me lo sguardo sul lago dei Sabbioni e l'omonimo ghiacciaio nella sua parte bassa. A Nord Ovest, svettano alcuni giganti dell'Oberland.
Il passo della Novena è cinquecento metri a precipizio sotto di noi, dunque, dopo una buona pausa ristoratrice condita con molto vento, cominciamo la discesa perché proprio dal Passo intendiamo procedere per il ritorno ad anello.
Sino al Calcestro ci caliamo per la via dell'andata, quindi ritorniamo alle pale eoliche e da qui scendiamo sulla stradina di servizio della diga del lago Gries con sentieri sempre evidenti. Percorriamo la stradina e giungiamo ad un tornante della strada del passo della Novena. Un ulteriore segnavia ci indica l'attacco del sentiero che supera una costola di 150 metri di dislivello ed esce al passo escursionistico.
Comincia ora la discesa verso l'alpe di Cruina in uno strepitoso vallone tutto verde, affollatissimo di marmotte. Al nostro fianco scende il nascente Ticino e ciò accresce l'enfasi di camminare in questo territorio di eccezionale bellezza che nemmeno la vicinanza della strada cantonale riesce a compromettere.
L'arrivo all'auto, dopo sei ore di cammino è quindi quasi malinconico perchè da questi luoghi non si vorrebbe andar via mai.
I tempi comprendono 30\40 minuti di pause complessive e il dislivello contempla la risalita al Passo della Novena.
Sviluppo: 15 km circa, SE: 25 km circa.
Accompagnato dall'amico Francesco, ci inoltriamo allora in alta Val Bedretto per salire l'elegante Nufenenstock.
La zona del Gries, peraltro, suscita in me una forte attrazione dopo averla percorsa qualche settimana fa in occasione del gitone con

Parcheggiamo l'auto all'alpe di Cruina e con ottime indicazioni infiliamo il sentiero verso la Capanna Corno Gries. Complice il clima freschetto, prendiamo di petto questo tratto il che ci consente di raggiungere il rifugio in poco più di mezz'ora e di concederci un buon caffè nella struttura piuttosto affollata di escursionisti intenti al breakfast.
Continuiamo in val Corno, raggiungiamo la morena e costeggiamo lo splendido lago Corno sino al passo Corno.
Dal passo risaliamo verso Mandeli e superiamo le pale eoliche ove il vento si fa particolarmente intenso.
Costeggiamo le rocce biancastre del Calcestro ammirandone le trincee e giriamo dunque a sinistra abbandonando la via marcata, in corrispondenza di un sasso con un segno di vernice rossa.
E' questa la via per il Nufenenstock, dapprima agevole sino a raggiungere un costone ove il sentiero sempre evidente si fa molto ripido e piuttosto scivoloso. Alcuni tratti esposti inducono ad una progressione attenta.
Usciamo su un pianoro accolti da pecore molte pelose e raggiungiamo la cresta. La crocce di vetta è ora ben visibile. Sulla cresta ancora cautela in alcuni passi scabrosi, poi tutto facile sin sotto l'edificio sommitale che risaliamo in pochi minuti e gran semplicità.
Nonostante alcune nuvole e il vento persistente, l'ambiente resta mozzafiato. Gran vista sul lago e ghiacciaio del Gries con sporadiche apparizioni del Blinnenhorn. Più a sinistra, l'Arbola rimarrà celata, ma molto emozionante sarà per me lo sguardo sul lago dei Sabbioni e l'omonimo ghiacciaio nella sua parte bassa. A Nord Ovest, svettano alcuni giganti dell'Oberland.
Il passo della Novena è cinquecento metri a precipizio sotto di noi, dunque, dopo una buona pausa ristoratrice condita con molto vento, cominciamo la discesa perché proprio dal Passo intendiamo procedere per il ritorno ad anello.
Sino al Calcestro ci caliamo per la via dell'andata, quindi ritorniamo alle pale eoliche e da qui scendiamo sulla stradina di servizio della diga del lago Gries con sentieri sempre evidenti. Percorriamo la stradina e giungiamo ad un tornante della strada del passo della Novena. Un ulteriore segnavia ci indica l'attacco del sentiero che supera una costola di 150 metri di dislivello ed esce al passo escursionistico.
Comincia ora la discesa verso l'alpe di Cruina in uno strepitoso vallone tutto verde, affollatissimo di marmotte. Al nostro fianco scende il nascente Ticino e ciò accresce l'enfasi di camminare in questo territorio di eccezionale bellezza che nemmeno la vicinanza della strada cantonale riesce a compromettere.
L'arrivo all'auto, dopo sei ore di cammino è quindi quasi malinconico perchè da questi luoghi non si vorrebbe andar via mai.
I tempi comprendono 30\40 minuti di pause complessive e il dislivello contempla la risalita al Passo della Novena.
Sviluppo: 15 km circa, SE: 25 km circa.
Tourengänger:
rochi

Communities: Alpinismo Cabaret!, Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (7)