Monte Torriggia (1703m) in anello da Cursolo.
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Ehi, tignoelino, amico Roby! non azzardarti a guardarmi dubbioso, canzonatorio, con commiserazione, eh! Dopotutto ho un certo merito, anche se tu oggi hai certamente toccato freschi 3000m, a salire una cima di nemmeno 2000. E' ancora tutto da vedere se è stata veramente una cima da principianti come traspariva dal tuo cipiglio, dal tuo capo reclinato con amichevole sarcasmo guardandomi di sottecchi!
Già, primo intoppo alla normalità, parto a pomeriggio inoltrato. Tu Roby, partiresti per una cima alle 17 passate?
Lascio la minuscola piazzetta di Cursolo, i suoi bambini che felici e spensierati si rincorrono sull' asfalto. Niente telefonini ne selfies ne connessioni mangia-anima e ruba-tempo! Lascio il crocchio di anziani che parlano dei tempi della loro giovinezza, quando bisognava aiutare i genitori nella stalla, c'era il fieno da rastrellare, l' acqua da raccogliere alla fontana, accudire i nonni, meno tempo per giocare e attenti a non beccarsi una qualche sculacciata o sberla perché si era rovesciato il latte...
Mi commuove la bambina con le trecce, rivedo me stessa bambina, con le medesime trecce, e mi sale il groppo in gola. E salgono alle labbra i bellissimi versi di Camillo Sbarbaro, mio prediletto poeta:
La bambina che va sotto gli alberi
non ha che il peso della sua treccia,
un fil di canto in gola.
Canta sola
e salta per la strada; che non sa
che mai bene più grande non avrà
di quel po' d' oro vivo per le spalle,
di quella gioia in gola.
La mia infanzia non è stata ne felice ne spensierata...
Su mulattiera nel bosco il sentiero segnalato e marcato, fino a Monte Vecchio tranquillo e piacevole. Rauchi canti di uccelli: saranno i galli forcelli e le coturnici cui è concessa la vita su numerosi cartelli?
Ora si naviga in un mare di altissime, rigogliose felci, poi arriva la fresca faggeta.
Ditemi, ma perché le stazioni di faggi amano aggrapparsi a pendenze toste?
Quant' è ripido il sentiero!
Involontariamente lo perdo arrivata al cospetto di formazioni rocciose strane e vagamente minacciose.
Siamo comunque ai limiti del bosco e si capisce che salendo dritti per prati, canali e rocce si arriverà sulla cima.
(Questo tratto aereo, un duecento metri, varrà la valutazione + e "primo grado" alla mia scheda tecnica.)
La cima è un belvedere fantastico: ai quattro venti solo meraviglie a stupire occhi e riscaldare cuori!
Lasciamo parlare le foto.
Dimmi, Roby, sei mai arrivato su una cima alle 19 passate?
Stesso esile sentiero in discesa, dopo aver dato un occhiata cauta alla cresta che pensavo di seguire una settimana fa (eccome, sarà un T4-I !).
Arrivata ai primi faggi, giù dritta pel bosco a rotta di collo. Arriverò più veloce al sentiero che collega l' alpe Pluni ai Monti di Cursolo. Ma ditemi, perché dunque tanto in piedi le faggete?
Esito a passare a salutare il pastore, è già tardi, ma i diversi sentieri partono proprio dall' alpe, poi vedo i due a asini nel prato, poi mi viene incontro festoso il cucciolo dalle zampette nere, poi arrivano i suoi mamma e papà, poi: ecco il pastore! ciao! vedi! son tornata su!
Una bella chiacchierata, una bella persona, Nello il suo nome, viene dalla Romania a sudarsi il misero pane nero. Rifiuto invece la cena: Nello, hai visto che ore sono? Vorrei essere a letto prima di mezzanotte, stavolta!
Pensavo fosse un tranquillo sentiero, questo, mai fatto finora, che scende a Cursolo passando dagli omonimi monti...Invece, stretto, esposto, radici rocce roccette, canalino del torrente, usando le mani, saliscendi continui a stancare ginocchia e caviglie. Non ci porterei dei bambini piccoli.
(Questa lunga parte di sentiero vale pure essa il + e "primo grado" della mia scheda.)
Poi ecco che un tornado ha spezzato una fetta di bosco, strana visione dal sapore sahariano, se non fosse che c' è del verde in sottofondo. Un 200m di foresta abbattuta. E a più riprese ne rincontrerò.
Ora scende più deciso il sentiero, sempre scomodo e insidioso. Il buio poi, che lento scende, non aiuta certo a capire dove posare il piede. Rifiuto comunque l' aiuto della frontale! Alte felci anche qua, a nascondere il sentiero. Poi la faggeta, bella ripida, come da copione, sempre più buio. Ma crepo, piuttosto che accendere la frontale! Preferisco piegare le ginocchia e toccare il terreno con mano! Mi graffia un acuminato ramo di rovo imboscatosi in mezzo alle alte felci. Sarà la strega? Ci prova anche oggi? Non ha trovato di meglio?
Ehi, amico tignoelino! ma tu andresti in giro di notte?
Finalmente Cursolo, si arriva proprio sopra il cimitero. E vedo che NON c' è la palina che indica il sentiero appena fatto!
A due passi, la piazzetta, il crocchio di anziani ad accogliermi contenti.
"Allora possiamo richiamare i soccorritori?"
Sono passate le 22, gli piace la straniera, agli anziani:
"...e poi, che tipa bizzarra, va in giro per sbricchi, e da sola, e va pure in giro di notte, e non ha neppure il GPS, io morrei dalla paura, e se le succede qualcosa, e chi la ritrova, e guarda un po' che abbigliamento, che ora le notti son fresche, e guarda quelle gambe nude, però che bella chiacchierata, non si finirebbe mai di parlare, e che vita strana che fa, tutta sola sul suo monte, lontana da tutto, ma se ha un malore, io già non potrei, morrei dalla fifa, e tutta sola poi, nemmeno lo straccio d' un cane, un gatto, che so', boh! una cantante lirica, poi? io sono contralto e canto in un coro, ma non lo farebbe un concerto nella nostra chiesetta? se vuole andare vada pure, non la tratteniamo, ma quanto tempo ci mette per arrivare su in cascina, come? non ha nemmeno la motocarretta e le tocca portar su tutto a spalla, ma si vede che ha un bel fisico, e si può sapere quanti anni ha? si è fatto tardi, e ne ha ancora di strada, vada pure, stasera salta la cena, e quando torna a trovarci?..."
Quasi un ora, seduta sulla' asfalto, a chiacchierare.
Senza cena, senza la birretta.
Ma dimmi, Roby, che ne pensi? Ho fatto tutto bene, oggi?
E non darmi nuovamente della matta, eh! che mi merito un complimento!
Già, primo intoppo alla normalità, parto a pomeriggio inoltrato. Tu Roby, partiresti per una cima alle 17 passate?
Lascio la minuscola piazzetta di Cursolo, i suoi bambini che felici e spensierati si rincorrono sull' asfalto. Niente telefonini ne selfies ne connessioni mangia-anima e ruba-tempo! Lascio il crocchio di anziani che parlano dei tempi della loro giovinezza, quando bisognava aiutare i genitori nella stalla, c'era il fieno da rastrellare, l' acqua da raccogliere alla fontana, accudire i nonni, meno tempo per giocare e attenti a non beccarsi una qualche sculacciata o sberla perché si era rovesciato il latte...
Mi commuove la bambina con le trecce, rivedo me stessa bambina, con le medesime trecce, e mi sale il groppo in gola. E salgono alle labbra i bellissimi versi di Camillo Sbarbaro, mio prediletto poeta:
La bambina che va sotto gli alberi
non ha che il peso della sua treccia,
un fil di canto in gola.
Canta sola
e salta per la strada; che non sa
che mai bene più grande non avrà
di quel po' d' oro vivo per le spalle,
di quella gioia in gola.
La mia infanzia non è stata ne felice ne spensierata...
Su mulattiera nel bosco il sentiero segnalato e marcato, fino a Monte Vecchio tranquillo e piacevole. Rauchi canti di uccelli: saranno i galli forcelli e le coturnici cui è concessa la vita su numerosi cartelli?
Ora si naviga in un mare di altissime, rigogliose felci, poi arriva la fresca faggeta.
Ditemi, ma perché le stazioni di faggi amano aggrapparsi a pendenze toste?
Quant' è ripido il sentiero!
Involontariamente lo perdo arrivata al cospetto di formazioni rocciose strane e vagamente minacciose.
Siamo comunque ai limiti del bosco e si capisce che salendo dritti per prati, canali e rocce si arriverà sulla cima.
(Questo tratto aereo, un duecento metri, varrà la valutazione + e "primo grado" alla mia scheda tecnica.)
La cima è un belvedere fantastico: ai quattro venti solo meraviglie a stupire occhi e riscaldare cuori!
Lasciamo parlare le foto.
Dimmi, Roby, sei mai arrivato su una cima alle 19 passate?
Stesso esile sentiero in discesa, dopo aver dato un occhiata cauta alla cresta che pensavo di seguire una settimana fa (eccome, sarà un T4-I !).
Arrivata ai primi faggi, giù dritta pel bosco a rotta di collo. Arriverò più veloce al sentiero che collega l' alpe Pluni ai Monti di Cursolo. Ma ditemi, perché dunque tanto in piedi le faggete?
Esito a passare a salutare il pastore, è già tardi, ma i diversi sentieri partono proprio dall' alpe, poi vedo i due a asini nel prato, poi mi viene incontro festoso il cucciolo dalle zampette nere, poi arrivano i suoi mamma e papà, poi: ecco il pastore! ciao! vedi! son tornata su!
Una bella chiacchierata, una bella persona, Nello il suo nome, viene dalla Romania a sudarsi il misero pane nero. Rifiuto invece la cena: Nello, hai visto che ore sono? Vorrei essere a letto prima di mezzanotte, stavolta!
Pensavo fosse un tranquillo sentiero, questo, mai fatto finora, che scende a Cursolo passando dagli omonimi monti...Invece, stretto, esposto, radici rocce roccette, canalino del torrente, usando le mani, saliscendi continui a stancare ginocchia e caviglie. Non ci porterei dei bambini piccoli.
(Questa lunga parte di sentiero vale pure essa il + e "primo grado" della mia scheda.)
Poi ecco che un tornado ha spezzato una fetta di bosco, strana visione dal sapore sahariano, se non fosse che c' è del verde in sottofondo. Un 200m di foresta abbattuta. E a più riprese ne rincontrerò.
Ora scende più deciso il sentiero, sempre scomodo e insidioso. Il buio poi, che lento scende, non aiuta certo a capire dove posare il piede. Rifiuto comunque l' aiuto della frontale! Alte felci anche qua, a nascondere il sentiero. Poi la faggeta, bella ripida, come da copione, sempre più buio. Ma crepo, piuttosto che accendere la frontale! Preferisco piegare le ginocchia e toccare il terreno con mano! Mi graffia un acuminato ramo di rovo imboscatosi in mezzo alle alte felci. Sarà la strega? Ci prova anche oggi? Non ha trovato di meglio?
Ehi, amico tignoelino! ma tu andresti in giro di notte?
Finalmente Cursolo, si arriva proprio sopra il cimitero. E vedo che NON c' è la palina che indica il sentiero appena fatto!
A due passi, la piazzetta, il crocchio di anziani ad accogliermi contenti.
"Allora possiamo richiamare i soccorritori?"
Sono passate le 22, gli piace la straniera, agli anziani:
"...e poi, che tipa bizzarra, va in giro per sbricchi, e da sola, e va pure in giro di notte, e non ha neppure il GPS, io morrei dalla paura, e se le succede qualcosa, e chi la ritrova, e guarda un po' che abbigliamento, che ora le notti son fresche, e guarda quelle gambe nude, però che bella chiacchierata, non si finirebbe mai di parlare, e che vita strana che fa, tutta sola sul suo monte, lontana da tutto, ma se ha un malore, io già non potrei, morrei dalla fifa, e tutta sola poi, nemmeno lo straccio d' un cane, un gatto, che so', boh! una cantante lirica, poi? io sono contralto e canto in un coro, ma non lo farebbe un concerto nella nostra chiesetta? se vuole andare vada pure, non la tratteniamo, ma quanto tempo ci mette per arrivare su in cascina, come? non ha nemmeno la motocarretta e le tocca portar su tutto a spalla, ma si vede che ha un bel fisico, e si può sapere quanti anni ha? si è fatto tardi, e ne ha ancora di strada, vada pure, stasera salta la cena, e quando torna a trovarci?..."
Quasi un ora, seduta sulla' asfalto, a chiacchierare.
Senza cena, senza la birretta.
Ma dimmi, Roby, che ne pensi? Ho fatto tutto bene, oggi?
E non darmi nuovamente della matta, eh! che mi merito un complimento!
Tourengänger:
micaela

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