Girovagando senza meta nel Parco di Portofino
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Dopo due giorni di tintarella e bagni è giunta l’ora di muovere le gambe, fortunatamente qua le soluzioni sono molteplici quindi, parto senza meta, deciderò sul percorso dove andare.
Ore 8:00 considerata la temperatura decisamente fresca per la zona mi incammino in direzione San Rocco in assetto leggero (senza zaino, solo bastoncini e I Pod) prendendo la scalinata alla garibaldina, grazie al buon allenamento sbrigo la pratica in 12 minuti ma giunto alla chiesa sono decisamente provato, fortunatamente il tratto successivo è pianeggiante così ho modo di riprendermi, oltrepasso l’abitato di Mortola fino a raggiungere la località Batterie dove sono ubicati i manufatti risalenti alla 2° Guerra Mondiale. Dopo le solite foto di rito essendo sul versante in ombra decido di tornare sui miei passi e salire sulla dorsale che scende dal Monte di Portofino in località Toca poi con bel taglio orizzontale (uno dei miei tratti preferiti) immerso nella macchia mediterranea percorro il sentiero fino a Pietre Strette, il crocevia più importante del Monte di Portofino, dove finalmente inizio a vedere presenze umane. Ora inizio il rientro attraverso l’autostrada in direzione Portofino Vetta e successivamente Ruta. Considerando che ho ancora benzina e tempo, decido di fare una puntatina veloce sulla modestissima altura del Monte Esoli dove per la prima volta scorgo un prato, una sorpresa in questa zona, bella visuale su Recco e dalla parte opposta su Rapallo, in lontananza una delle mie mete future, il Santuario di Caravaggio. Dopo essere tornato a Ruta inizio la discesa su Camogli attraverso una moltitudine infinita di gradini sfruttando la salita/discesa Prione, intanto senza rendermene conto mi accorgo che sono trascorse tre ore dalla partenza, è proprio vero che quando si sta bene il tempo vola...
Per ulteriori info: https://www.strava.com/activities/955853300
Ore 8:00 considerata la temperatura decisamente fresca per la zona mi incammino in direzione San Rocco in assetto leggero (senza zaino, solo bastoncini e I Pod) prendendo la scalinata alla garibaldina, grazie al buon allenamento sbrigo la pratica in 12 minuti ma giunto alla chiesa sono decisamente provato, fortunatamente il tratto successivo è pianeggiante così ho modo di riprendermi, oltrepasso l’abitato di Mortola fino a raggiungere la località Batterie dove sono ubicati i manufatti risalenti alla 2° Guerra Mondiale. Dopo le solite foto di rito essendo sul versante in ombra decido di tornare sui miei passi e salire sulla dorsale che scende dal Monte di Portofino in località Toca poi con bel taglio orizzontale (uno dei miei tratti preferiti) immerso nella macchia mediterranea percorro il sentiero fino a Pietre Strette, il crocevia più importante del Monte di Portofino, dove finalmente inizio a vedere presenze umane. Ora inizio il rientro attraverso l’autostrada in direzione Portofino Vetta e successivamente Ruta. Considerando che ho ancora benzina e tempo, decido di fare una puntatina veloce sulla modestissima altura del Monte Esoli dove per la prima volta scorgo un prato, una sorpresa in questa zona, bella visuale su Recco e dalla parte opposta su Rapallo, in lontananza una delle mie mete future, il Santuario di Caravaggio. Dopo essere tornato a Ruta inizio la discesa su Camogli attraverso una moltitudine infinita di gradini sfruttando la salita/discesa Prione, intanto senza rendermene conto mi accorgo che sono trascorse tre ore dalla partenza, è proprio vero che quando si sta bene il tempo vola...
Per ulteriori info: https://www.strava.com/activities/955853300
Tourengänger:
adrimiglio

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