Sasso Cadregone - Traversata Luino Maccagno (VA)

Piacevole escursione lungo il sentiero 111, variante 3V varesina,  segnato dal CAI di Luino, ovvero la traversata da Luino a Maccagno. L'idea iniziale prevede la possibilità di allungare il percorso base per congiungerlo al belvedere del giro del sole, che parte da Agra o, più semplicemente, scendere verso Maccagno dal monte Venere. Tutte opzioni ben documentate sul sito del CAI Luino, dove oltre alla descrizione si possono scaricare le tracce GPS.
 
Non sapendo se le precise descrizioni che si trovano sul sito corrispondano poi ad altrettanto precise segnalazioni sul terreno, ci organizziamo stampando la cartina e i testi. Già alla partenza, dalla stazione di Luino, ci accorgiamo che non serviranno. Il percorso è subito segnalato puntualmente. Ci si avvia verso il lungolago, il porto nuovo, il caffè Clerici, luogo caro allo scrittore luinese Pietro Chiara, il porto vecchio da dove si lascia il lago e, sempre seguendo le segnalazioni, si inizia a salire fra ville e giardini lungo una strada secondaria.
 
Al termine della strada ci si addentra nel bosco rado lungo un sentiero. Si raggiunge il punto più alto del tratto Luino Colmegna dove è stato allestito un romantico belvedere con panchine vista lago, una piccola grotta con Madonnina, stelline decorative che pendono dai rami degli alberi e moderne lampade led, ad alimentazione solare, per completare lo scenario.
 
Superato il belvedere, proseguendo prima su sentiero e poi su mulattiera, si inizia la discesa verso Colmegna, camminando lungo il versante esposto a nord della valle Ceresole, che sovrasta il paese. L'ambiente cambia, diventa più umido, dominano muschi e licheni.
In breve siamo sopra l'abitato di Colmegna dove scendiamo sulla piccola spiaggia per una sosta.
 
Riprendiamo il cammino risalendo di nuovo su di una mulattiera. Rispetto alle ville di Luino a monte di Colmegna si attraversano nuclei più antichi e rustici. Costeggiamo giardini fioriti e sul percorso iniziano a vedersi parecchi alberi di Mimosa in fiore: festeggiamo l'8 Marzo in leggero ritardo.
 
Siamo un po' perplessi quando le segnalazioni, diventate un po' più rade, ripiegano verso Luino, evitando un paio di sentieri che parrebbero salire, fra le case, nella direzione corretta.
Controlliamo rapidamente la cartina e vediamo che in effetti, prima di proseguire sulla salita, si aggira a ritroso il nucleo abitato, lungo una strada secondaria, per poi riprendere la direzione corretta.
 
Anche in questo tratto al termine della strada si imbocca un sentiero che si inoltra a mezza costa nel bosco, fino ad aggirare una valle. Al termine del sentiero si incrocia la mulattiera Maccagno-Agra, integra, molto ben conservata ed anche tenuta pulita da fogliame e detriti vari. Un salto nel tempo, un piacere percorrerla.
 
Al bivio, prima di proseguire, controlliamo l'ora: siamo un po' in ritardo per collegarci al percorso del sole di Agra e quindi proseguiamo direttamente in discesa verso Maccagno. Poco sopra Colmegna un cartello riportava tempi sbagliati, un'ora in meno del previsto, inducendoci a soste un po' troppo 'comode'. Quando, dopo Colmegna, i tempi indicati dai segnavia sono tornati corretti ormai non valeva la pena 'correre' per recuperare.
 
Ci fermiamo quindi per la pausa pranzo sul Sasso Cadregone, un risalto roccioso dalla forma caratteristica, dove si gode di un ampio panorama sul Verbano.
 
Terminata la sosta ristoratrice proseguiamo sempre sulla mulattiera fino a raggiungere il bivio per il Monte Venere. La deviazione allungherebbe di poco l'escursione ma dovendo assolutamente prendere il treno delle 14:30, preferiamo scendere con calma e passare il tempo che rimane a Maccagno, gustandoci il primo gelato di stagione, il lungolago Giona e alcuni originali portoni dipinti da artisti la scorsa estate.