Passo San Giacomo e Cima Duemilacinque


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 28. Februar 2017 um 19:22. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:26 Februar 2017
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Grieshorn   I   Gruppo Pizzo San Giacomo   Gruppo Cristallina 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 920 m
Strecke:All'Acqua - Passo S.Giacomo - Cima 2500 e ritrono dalla stessa via
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per il Gottardo, uscire ad Airolo e seguire per la Val Bedretto. Risalire la valle, fino ad All'Acqua, dove una sbarra blocca il traffico in inverno per il Passo della Novena. Alla sbarra e poco prima si trovano i parcheggi. Dato che la zona si presta a molte escursioni, nonostante i molti parcheggi, si consiglia di arrivare presto per non trovare tutto pieno.

   
 

Una gran bella ciaspolata, su una cimetta battezzata dagli sciatori

 

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     

 

Una ciaspolata come si deve, con tutti gli attributi.

Per i frequentatori dellla Val Bedretto, soprattutto per chi pratica sci-alpinismo, la cima duemilacinque è il piano B, quando il Poncione di Val Piana è affollato peggio del Supermercato Bennet il sabato pomeriggio.

Considerato che al Passo di S.Giacomo non ci siamo mai stati in inverno, questo è il nostro piano A, ricordando una vecchia relazione di Sky. La cima non ha nome, sulla CNS è indicata come quota 2498,6 ma come ci hanno sci-aplinisti locali, è stata battezzata Cima duemilacinque.

Qualche minuto dopo le otto, lasciamo il parcheggio All’Acqua, non è ancora affollatissimo, anche se un autobus ha appena scaricato una nutrita schiera di sci alpinisti.

Ci incamminiamo da subito con le racchette ai piedi, anche se la neve è dura e gelata. Primi tratti tranquilli, pendenza lieve e lunghi traversi, attraversiamo il Ri di Val d’Olgia attorno i 1800mt,  poi inizia la salita  vera con tornanti fino ai 2200mt All’Uomo.

Da qui seguendo le paline che spuntano e sempre usando come riferimento i piloni dell’ alta tensione, che transitano proprio dal passo S.Giacomo, la salita diventa più bella e tranquilla come pendenza. Questa volta non c’è da batter neve (solo nell’ultimo tratto), ci sono molti passaggi di sci alpinisti e qualche ciaspolatore.

Io resto un po’ indetro, come sempre, ma sotto la cura del badante Gimmy, mentre i 4 veloci sono una buona mezz’ora avanti a noi.

Arrivo al passo, vicino alla chiesetta, visitata in uno dei numerosi passaggi estivi, poi puntiamo verso la croce di legno, in alto lasciando il laghetto, sommerso da neve e ghiaccio. Gia’ prima della croce si tende a salire verso destra puntando il naso verso la bella mole della Punta d’Elgio, meta pregiata di molti sci alpinisti, che hanno fatto traccia.

Salendo sul traverso non si vede la cimetta di destinazione, che è la parte terminale, proprio sopra il passo, della cresta E della Punta d’Elgio o Helgenhorn.

Verso i 2400mt di quota vediamo sia i nostri compagni quasi alla bocchetta denominata OA sulla CNS, poco sotto i 2600mt, la ricordo bene, si trova quasi sopra la capanna Corno Greis, molto panoramica.

Non capisco come mai siano così lontani, visto che la cimetta a Q2500 è un centinaio di metri sopra a me e Gimmy, e spostata verso valle, quindi si deve tornare indietro.

La via giusta di salita è raggiungere la bocchetta indicata OC, andando a prendere la cresta a Q2470 e percorrendo la larga dorsale per 300-400mt circa fino alla cimetta.

Ci accordiamo telefonicamente con gli altri quattro di ritrovarsi alla cima prestabilita, e considerato che io ed il badante siamo più vicini, a mezzogiorno siamo sul questo bel panettone.

Il meteo, come previsto, non è il massimo, il sole è una palla grigiastra dietro una grossa coltre di nuvole, ma il paesaggio a 360° è davvero bellissimo, sotto di noi il Lago Toggia, ed attorno tante vette con contrasti di nero-roccia e bianco-neve, i nomi li conosco quasi tutti (almeno quelle vicine), e su molte di queste ho avuto il piacere di posare sopra i miei scarponi.

Arrivano gli amici, affamati e qualcuno anche stanco, pranziamo in silenzio per qualche minuto, poi tutto torna alla normalità con battute e discorsi frivoli, un goccio di vino e poi la grappa con il caffè aiutano a ritrovare allegria.

Il ritorno è veloce, non mi devo fermare a fiatare, quindi giù divertendosi dove possibile nella neve fresca e facendo attenzione solo in un paio di traversi dove la pendenza è più elevata e la neve più dura.

Al ritorno troveremo il parcheggio molto più affollato di prima, il top affollamento va ancora al Poncione di Valpiana, a noi è andata benissimo così.

Gita consigliata anche per chi inizia a praticare le ciaspole, e poi una cima, anche se la più bassa della sua cresta, è sempre un bel vedere!

Alla prossima


 

 
 
   
 

           Vista da Roberto   -    (roberto59)                        

 

Ciaspolata come si deve, buon dislivello e chilometraggio da non sottovalutare in una zona molto bella e innevata, noi in 4 siamo andati un po’ lunghi rispetto alla meta prefissata, ma bene così abbiamo sgambato un po’ di più, abbiamo raggiunto il passo da dove abbiamo potuto apprezzare un bellissimo panorama.
Puntare alla punta d’Elgio era troppo, era ancora lontana, 300 metri di dislivello da aggiungere, la stanchezza si faceva sentire, bene così, siamo tornati per un bel pranzo tutti insieme, peccato per il  vento che si è alzato al faseva un po’ frecc…… ma appena scesi di poco temperatura perfetta come per tutto il  resto della giornata.
Grazie agli amici del nostro gruppo, bella domenica in compagnia e su belle cime innevate e immacolate, ciao ciao todo bien, halles in ordung, all ok, merci harigato.
 
Un uomo che osa sprecare un’ora del suo tempo non ha scoperto il valore della vita.
(Charles Darwin).
Il tempo è troppo lento per coloro che aspettano, troppo rapido per coloro che temono, troppo lungo per coloro che soffrono, troppo breve per coloro che gioiscono, ma per coloro che amano il tempo è eternità.
(Henry van Dyke).
Perdi i tuoi soldi e hai perso solo i tuoi soldi, ma perdi tempo e hai perso una parte della tua vita.
(Michael Leboeuf).
Non è vero che abbiamo poco tempo: la verità è che ne perdiamo molto.
(Seneca).

 

 
 
   
 

           Vista da Paolo     -    (brown)                        



Bella ciaspolata in Val Bedretto dove la neve e' ancora presente. 

Il manto e' ormai compatto , assestato e per il percorso scelto troviamo un'autostrada  battuta dal passaggio degli sciatori.
Giunti sopra il passo San Giacomo commetto l'errore di non guardare più la traccia del gps in quanto seguo il serpentone che pero' porta alla Punta D'Elgio . Controllo solo l'orologio che mi indica l'altitudine e quando mi accorgo che ormai abbiamo superato i 2500metri mi fermo per poi decidere insieme agli altri di raggiungere Giorgio e Gimmy sulla giusta colma.

La Punta D'Elgio e' proprio davanti a me piena di neve e con qualche sciatore sul canalone che conduce alla vetta.  Mi fermo pero' prima sulla cresta a quota 2550 per scattare una foto e guardare il panorama prima di raggiungere gli altri  alla cima 2500.

Per me la prima volta in questo zona della val Bedretto e bisognera' tornarci.
Grazie a tutti per la bella giornata.
A presto

Paolo

 

 
 
   
 

            Vista da Luciano   -    (barba43)
 

Oggi grande ciaspolata in Val Bedretto, e precisamente al passo San Giacomo.

Siam partiti di buon grado, tutti affiatati alla grande, e  mentre si saliva si intravedevano belle cime e molto innevate, si saliva sempre tenendo d'occhio  gli ultimi, ed ogni tanto ci compattavamo.

Poi sull' ultimo tratto Paolo andava con gusto, e ci ha portato ben oltre la meta fissata, e io Angelo Roby seguivamo, arrivati alla bocchetta ci siam detti, anzi io l'avevo detto prima, che la cima prefissata l'avevamo gia passata, ma la gioia di ciaspolare era tantache  le gambe andavano da sole, così che abbiam dovuto ritornare indietro di un Kilometro ed oltre per ricompattarci con Giorgio e Gimmy.

Su questa cima a duemilaecinque ci siam messi a pranzare, poi  dopo le dovute foto di rito, siam scesi all'auto per rientrare a casa.

Per me è stata la miglior ciaspolata che ha fatto sinora senza, nessuna stanchezza.
 

Ciao a tutti  belli e brutti


 
 
 
   
 
 

              Vista da Gimmy-    (gimmy)

 

Oggi siamo ritornati in val bedretto ,una zona in cui abbiamo fatto delle belle escursioni  anche in passato, al poncione di valpiana, o alla corno greis in invernale  ciaspolando ,ed al cavagnoo', o alla punta d'Elgio  facendo delle belle camminate estive.
venendo da queste parti a ciaspolare, essendo una zona molto frequentata da sci alpinisti, si trova spesso il sentiero battuto lungo quasi tutto il percorso, anche oggi è stato così .
 il nostro obiettivo odierno era una cima denominata cima duemilacinque dai sciatori che la frequentano
una bella ciaspolata non banale , sulla cui vetta si gode di un bel panorama a 360 gradi su tutta la valle
grazie agli amici per la bella giornata

ciao alla prossima

  

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 10,5 Km totali, 7h:30m totali, 5:30m di cammino
Andata : 5,4 Km, 4:00 lorde, 30m soste
Ritorno : 5,1 Km, 2:05 lorde, 05m soste
Dislivello : 880mt di assoluto , 920 mt di relativo
Libro di vetta: NO
Copertura cellulare: Buona sul percorso
Partecipanti :

Giorgio, Paolo, Roberto, Gimmy, Barba, Angelo

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net        escursione # 273

  

 

 
 



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Kommentare (4)


Kommentar hinzufügen

Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 28. Februar 2017 um 20:48
Bella Raga sempre in """""Gamba""""""""Daniele66

Gesendet am 1. März 2017 um 09:47
grazie ciao

Francesco hat gesagt:
Gesendet am 1. März 2017 um 10:56
....Ciao Raga,mi sa su quella cima ci son passato,forse ancora quando era senza nome, boh.... mi è familiare-

....Sempre bella compagnia,un'abbraccio a tutti-

Gesendet am 1. März 2017 um 15:32
Ciao Franc a presto


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