Gita scolastica sulle ciaspole al Mottarone.
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I bravi colleghi del dipartimento di Scienze Motorie organizzano per oggi una gita scolastica al Mottarone e mi invitano a partecipare. Il gruppone si dividerà in due: circa la metà scierà utilizzando gli impianto, l'altra metà effettuerà due facili ciaspolati in un ambiente sempre interessante, sia esso si dipani negli affascinanti boschi, sia si affacci all'aperto verso panorami grandiosi sui laghi d'Orta e Maggiore, sugli amati giganti a occidente o sulle ben note Prealpi.
Il giro del mattino, guidata dall'esperta e simpatica guida norvegese Siri, procede sui versanti settentrionali ancora inbiancati, tagli per boschi, sale e scende su piste in disuso e traversa sotto il monte Rossa. Qui, corrompendo la nostra accompagnatrice, ottengo il permesso per una divagazione su tal monte, tre alunne accettano di accompagnarmi nell'avventura che in una decina di minuti risale il pendio ed esce sulla calotta della cima dove ci fermiamo ad ammirare lo spettacolare panorama. Unico neo il cappello che da qualche ora si è depositato sul Rosa. Per cresta ci ricongiungiamo al gruppone per tornare al parcheggio. La pausa pranzo ci attende.
Nel pomeriggio, nuovo giro e nuova guida: la bravissima Antonella prima ci accompagna aguardar giù dalla vetta del Mottarone, quindi su e giù per boschi per visitare il "trampolino", rampa di lancio per sciatori saltatori molto in voga ai tempi del ventennio (vedi foto la link http://images.delcampe.com/img_large/auction/000/235/184/643_001.jpg
Con i tempi di un gruppo dalla preparazione molto eterogenea (per molti è stato il battesimo delle ciaspole) rientriamo infine, stanchi ed appagati, al bus che ci attende per il ritorno a casa.
Al di là del valore escursionistico, atletico, paesaggistico ecceterea eccetera di questa esperienza, mi è piaciuto guardare negli occhi le mie alunne all'arrivo in vetta del monte Rossa, banale dirempattaio del Mottarone, e scoprire nuovi, inestimabili valori di cui ci si può riempire andando per monti.
Il giro del mattino, guidata dall'esperta e simpatica guida norvegese Siri, procede sui versanti settentrionali ancora inbiancati, tagli per boschi, sale e scende su piste in disuso e traversa sotto il monte Rossa. Qui, corrompendo la nostra accompagnatrice, ottengo il permesso per una divagazione su tal monte, tre alunne accettano di accompagnarmi nell'avventura che in una decina di minuti risale il pendio ed esce sulla calotta della cima dove ci fermiamo ad ammirare lo spettacolare panorama. Unico neo il cappello che da qualche ora si è depositato sul Rosa. Per cresta ci ricongiungiamo al gruppone per tornare al parcheggio. La pausa pranzo ci attende.
Nel pomeriggio, nuovo giro e nuova guida: la bravissima Antonella prima ci accompagna aguardar giù dalla vetta del Mottarone, quindi su e giù per boschi per visitare il "trampolino", rampa di lancio per sciatori saltatori molto in voga ai tempi del ventennio (vedi foto la link http://images.delcampe.com/img_large/auction/000/235/184/643_001.jpg
Con i tempi di un gruppo dalla preparazione molto eterogenea (per molti è stato il battesimo delle ciaspole) rientriamo infine, stanchi ed appagati, al bus che ci attende per il ritorno a casa.
Al di là del valore escursionistico, atletico, paesaggistico ecceterea eccetera di questa esperienza, mi è piaciuto guardare negli occhi le mie alunne all'arrivo in vetta del monte Rossa, banale dirempattaio del Mottarone, e scoprire nuovi, inestimabili valori di cui ci si può riempire andando per monti.
Tourengänger:
rochi

Communities: Alpinismo Cabaret!, Hikr in italiano
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Kommentare (14)