Ferrata Crènch e Croce di Perlè...poi discesa per la via attrezzata delle Cascate.


Publiziert von Menek , 7. Januar 2017 um 00:00. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 5 Januar 2016
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Klettersteig Schwierigkeit: K2 (WS)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 845 m
Abstieg: 845 m
Strecke:A pancia di Bufalo, di Km 7,600
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Brescia- Idro/Crone. Grandi parcheggi.
Kartennummer:Kompass Tre Valli Bresciane

 

E anche questa è andata.

Dopo esserci messi in testa che la Ferrata Crènch “sa da fare” volente o nolente, è venuto ancora una volta  il momento di ritirare fuori dal  cassetto il kit del perfetto “rischiatutto”, e con il nostro carico di inesperienza, affrontiamo questa nuova nostra personale sfida, spostando l’asticella dei desideri sino alla Croce di Perlè  per poi scendere attraverso la forra del Rio Neco  grazie al sentiero Attrezzato delle Cascate, così da concludere un giro ad anello che tanto piace a noi.

Partiamo da Crone con una temperatura tutto sommato accettabile, il sole è nascosto dietro le basse cime e il vento ancora non si fa sentire, e questo era il timore più grosso visto le previsioni Meteo che davano violente folate gelide.

Sono passati 10/15 minuti da quando abbiamo cominciato la nostra escursione ed ora siamo all’attacco della ferrata, ci mettiamo i “ferri del mestiere” e con tutta calma ci prepariamo mentalmente ad affrontare le asperità, un ultimo sorso di te caldo e via… siamo agganciati al cavo. Alla partenza eravamo solo noi due, poi, un terzetto di forsennati ci supera subito dopo i primi passi verticali.

Come spesso capita sulle ferrate, le sorprese sono sempre dietro l’angolo, e a nulla serve leggere VieFerrate.It se poi quello che trovi passo dopo passo scavalca bellamente le tue bonarie impressioni; fatti i primi metri in totale tranquillità, la ferrata prende una piega decisamente  più ardita, puntando verso il cielo a mo’ di rampa missilistica ma con pochi appigli. E’ una verticale di una decina di metri, ma capiamo subito che la giornata sarà tosta.

Superato questo “muro” con ancora i muscoli freddi, continuiamo il percorso su un terreno molto instabile e franoso, ma soprattutto, molto meno appigliato da ciò che racconta VieFerrate. E’ un impressione personale.

La varietà dei passaggi ogni tanto ci permette di prendere fiato, piccole cenge e terrazzini franosi ci fanno calare un po l’adrenalina, ma poi bisogna ripartire, e allora son cavoli amari, tanto amari se non si riesce a superare placche appoggiate ma scevre di appigli e per di più sporchi di terriccio, ma soprattutto, l’inesperienza non gioca dalla nostra parte, e così perdiamo un po di  tempo nel tentativo di “interpretare”  la salita.

Ma si sale, a fatica ma si sale. Di staffe qua se ne vedono poche, anzi, si contano sulle dita di una mano, e così quando incrociamo una “pancia” esposta e priva di appigli il passo s’incanta; allora ci si aiuta, ci inventiamo cose magari poco ortodosse nel campo del perfetto ferratista,  Rosa trova lo spunto per passare l’inghippo e grazie a lei proseguo anch’io. Qua bisogna trazionare con le chiappe  in fuori e fanculo alla paura di cadere.

Nel mio cervello ho impresso le immagini dei passaggi, le foto sono un buon aiuto, ma gli scarponi sul terreno sono un altra cosa. Passiamo altre cengette, arrampichiamo fra rocce molto sporche dove spesso si stacca materiale, mai sassi troppo grossi, ma il casco risulta di vitale importanza.

Altro passaggio ostico, bisogna divaricare per bene le gambe e trazionare sul cavo, pochi passi intendiamoci, ma quando non trovi dove appoggiare i piedi diventa un casino; qua faccio passare Rosa, metto una mano a mo di staffa e lei trova lo spunto per salire, probabilmente ce l’avrebbe fatta da sola ma lo spirito di conservazione fa fare anche queste cose. Poi lei aiuta me.

Ora si prosegue con una certa tranquillità, superiamo un'altra placca appoggiata dove sono presenti due staffe e  procediamo quasi in arrampicata, mai difficile, ma la roccia non trasmette fiducia. Comunque ora  i 3 o 4 punti caldi sono passati, e razionando le forze sbuchiamo finalmente sulla facile e logica crestina finale, gli ultimi passi si fanno ancora assicurati ma oramai la croce della Punta Pelata è lì davanti a noi. E’ fatta ragazzi, Berg Heil! Per noi “comuni mortali” è una piccola “conquista”.  1h45 dall’auto.

Qua la vista sul lago è di prim’ordine e le cime circostanti non hanno più segreti (apparenti), firmiamo il libro di vetta, e mentre ci ristoriamo il giusto osserviamo tutto il giro che ci rimane da compiere… è tutto lì, davanti ai nostri occhi.

Seguendo l’ottima bollatura ora ci portiamo sulla Cima Crènch, perdendo prima qualche metro di quota, per poi affrontare in maniera ripida i 150 metri di dislivello che ci dividono dalla oramai vicina seconda meta di giornata. La foto ricordo non può mancare.

 Persi ancora 100 metri di quota, il sentiero ora prosegue su leggeri saliscendi rimanendo sempre nel bosco, si oltrepassano diversi punti panoramici molto esposti, e una volta giunti al Fienile di Meghè, si affrontano diversi ripidi tornanti che ci portano alla vicina Gola di Meghè, qua come da chiare indicazioni, prendiamo la comoda cresta che in meno di 10 minuti ci fa giungere sul bel balcone panoramico della Croce di Perlè. Ci sarebbe da star qua almeno un oretta a contemplare il panorama, ma come da previsioni l’aria gelida ha cominciato a farsi sentire, molto meglio pranzare tra la fitta vegetazione della Gola di Meghè.

Ora non ci resta che scendere a Crone, e per arrivarci propongo a Rosa il sentiero attrezzato delle Cascate, proposta accettata come da previsioni e via giù, sul ripido e stretto sentiero franoso; ignoriamo sulla destra il sentiero 451 che scende a Crone e proseguendo spediti arriviamo sul primo ponte che attraversa il torrente, ne facciamo altri tre  per poi aiutarci con un cavo laddove il sentiero strapiomba, fatte anche le due ultime facili scale il tratto attrezzato è concluso. Con passo baldanzoso e tronfio non ci resta che raggiungere la macchina in tutta tranquillità. Una bella birra ora non ce la toglie nessuno. That’s all folks!
 

 

Nota 1): Bello e divertente giro nella zona più wild del Lago d’Idro; se amate l’abbinata ferrata/camminata questa è un’escursione che vi può piacere, i chilometri sono ridotti e il dislivello è contenuto. Per le valutazioni delle difficoltà mi sono affidato a VieFerrate.it e al Gruppo Idro 95 che valuta la Via attrezzata delle Cascate come F.



Nota 2): Befana…ma a modo mio!   Eric De Flatulance

 

                                                                                            BEFANA.

 

Stasera con il buio la scopa arriva e plana,

la tizia che la guida mi sembra un poco strana,

ha gambe molto aperte e in testa ha una bandana.

Befana,

il vento sposta il velo mostrando la sua tana,

se guardo bene in centro mi viene una caldana,

adesso scopro il bluff e vedo una banana.

Befana,

mi fiondo sui regali ma trovo la dogana,

Finanza assai cattiva mi chiede filigrana,

si fottano gli omaggi… la vita è più spartana.

La festa che mi piace ha tradizion  pagana, e in fondo mi domando: ‘ndo vola la Befana?

 

A’ la prochaine!          Menek e Rosa


Tourengänger: Menek, rossa


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Kommentare (17)


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jkuks hat gesagt:
Gesendet am 7. Januar 2017 um 06:10
Penso di non aver mai letto niente di meglio in merito alla vecchina del 6 Gennaio! Bella faticata!!! ciao.

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. Januar 2017 um 22:47
Eric ringrazia... e anch'io! :) Ciao J
Menek

igor hat gesagt: Copia da Ferrata !
Gesendet am 7. Januar 2017 um 11:05
Bravi ! Un altra Ferrata nel sacco e vai !!! Ciaooo

Menek hat gesagt: RE:Copia da Ferrata !
Gesendet am 7. Januar 2017 um 22:48
Igor, questo non è il terreno che preferiamo, ma ci proviamo. Salutoni
Menek

Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 7. Januar 2017 um 12:59
Non ho fatto tantissime ferrate, ma dalla mia esperienza spesso.. molto spesso ho visto persone che affrontavano la ferrata tirando sempre e troppo la catena o il cavo metallico...

Ti dico ciò perchè magari sono gli stessi che, su vari siti dedicati alle ferrate stesse, sublimano le difficoltà oggettive perchè appunto tirano come forsennati la catena, senza quindi veramente capire (...e poi relazionare correttamente) se la placca rocciosa che hanno appena "salito" è ottimamente o discretamente oppure ancora poverissima di appigli naturali.

Hanno, magari, una buona forza di braccia e praticamente fanno un monotono e noioso tiro alla fune finchè l' acido lattico stende i loro avambracci...!!!

Quindi caro Domenico se non hai la forza nelle braccia tipo quel grande campione di CALISTENIA (oltretutto pure vegano...) che si chiama FRANK MEDRANO... beh allora ti consiglio di NON fidarti troppo di ciò che spesso scrivono tali personaggi su certi siti dedicati alle ferrate...

A meno chè tu voglia diventare come l' incredibile Frank Medrano...
Guardati questo breve e tosto video di pura ed esplosiva calistenia, cioè quando la sola Forza diventa vera Arte contro la Gravità... :-)
Buona visione......

https://www.youtube.com/watch?v=RFPsvF3UOdo

Riguardo alla ferrata vi faccio i miei più sinceri COMPLIMENTI...!!!

BRAVI e continuate così... che il Grona vi aspetta con una miriade di VERI ed APPIGLIATI sorrisi calcarei... :-))

Ciaooo....

Angelo

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. Januar 2017 um 22:55
In effetti ognuno valuta secondo i propri criteri, io che non ne ho uno, mi devo fidare di chi ha (si presume9 più esperienza di me. Pian piano però, mi accorgo che tante parole sono scritte a random...o forse sono solo inesperto io. Però la parola appigli la conosco...cavolo.
Forte il Frank...ma è disumano. Ciaooo
Menek

Angelo & Ele hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. Januar 2017 um 23:10
La fiducia delle relazioni è necessaria quando si affrontano sentieri, fuori sentieri, ferrate, vie d' arrampicata... ecc.. ci mancherebbe...

Ma col tempo anche io ho notato che sulle ferrate in questione c'è spesso un pò di confusione o poca precisione.
Se uno supera un tratto verticalissimo di 20 metri tirando la catena o il cavo il 90% delle volte può certamente vedere se la parete in questione è completamente liscia o se ci sono appigli ma sicuramente NON potrà giudicare la bontà di tali appigli per le mani.. né la loro disposizione.. né la corretta sequenza.. né la effettiva o meno continuità dei medesimi appigli..

Insomma non potrà poi certamente relazionare in modo corretto e preciso la ferrata percorsa se valuterà appigli che non ha minimamente sfiorato con le sue mani...

Ciaooo... :-)

Angelo

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. Januar 2017 um 23:45
Ricevuto il messaggio... Ciaooo

Amadeus hat gesagt:
Gesendet am 8. Januar 2017 um 07:59
Dai, vi state facendo il fisico atletico....;)

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Januar 2017 um 10:41
Insomma.... ci si stanca, e mica poco. Ciao Fra.

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 8. Januar 2017 um 22:07
Posso solo fare i complimenti a te e a Rosa per la riuscita impresa ... per il resto non sono " ferrato " in materia !

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. Januar 2017 um 22:16
Grazie Gio... ogni volta su queste vie è un impresa. Ciaooo

veget hat gesagt:
Gesendet am 10. Januar 2017 um 10:56
Come in altre occasioni( purtroppo) ieri ho preparato il commento e poi, il non "invio"...... perdonami...

Elogi meritatissimi, per quanto state intraprendendo in questa specialità!!! L'evoluzione nella tecnica si affina sempre più !!! Bravissimi e....
Buona Continuazione
Ciao ciao
Eu



Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 10. Januar 2017 um 14:20
Ciao Eu...
Grazie degli elogi ma ti assicuro che la tecnica è ancora acerba! :))) Miglioreremo...
Tu stammi bene.
Menego

gbal hat gesagt:
Gesendet am 11. Januar 2017 um 16:00
Quando si deve ballare si balla!
E voi avete condotto una bella danza che arricchirà il vostro carnet...alla faccia di VieFerrate :):):)

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 11. Januar 2017 um 17:20
Eh, Giulio... ci siamo fatti sto bel giro ma che fadiga! Calibreremo meglio le prossime.
Ciaooo

Andrea! hat gesagt:
Gesendet am 14. Januar 2017 um 19:00
Bello.
Me lo segno.
Alla prossima stagione ci farò un salto in zona ... magari con qualche concatenamento!
A.


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