Rifugio Elisabetta Soldini

Facilissima escursione per tutti che consente di ammirare numerosi ghiacciai e cime che fanno parte della catena iniziale del Monte Bianco guardandola in senso orario dal versante italiano.  

Lasciata l' auto al posteggio in località La Visaille, in alternativa ad una carrozzabile asfaltata ho scelto di percorrere il sentiero che si sviluppa parallelamente alla Dora di Veny. Il sentiero si collega poi alla carozzabile e si procede ancora per 15 min. ca. su asfalto. In questo punto si può già notare la parte terminale della morena del ghiacciaio del Miage e alcune parti del ghiacciaio del Freney a destra e del Brouillard a sinistra con l' impressionante visione della Aiguille Noire de Pauterey.  L' inizio dello sterrato coincide con l' inizio della selvaggia piana del Lago Combal da dove si iniziano  a scorgere Les Pyramides Calcaires, punto della nascita della catena del Bianco da Ovest.
All' inizio della piana del Combal è possibile anche ammirare la cima del Bianco e le cime da dove nasce il ghiacciaio del Miage.

Dopo alcune centinaia di metri si trovano le indicazioni per :

a sinistra Rifugio Elisabetta - Col de la Seigne
a destra Lago del Miage, Rifugio Monzino e altri
 
Lo sterrato procede costeggiando il Lago Combal dove si potranno apprezzare le stupende diverse tonalità dei colori delle acque. Superato il lago il sentiero costeggia una sorta di prateria selvaggia popolata da arbusti di piccolo taglio. Da qui si inizia a scorgere la parte terminale del Ghiacciaio Lex Blanche e il Dome des Glaciers.
L' ultimo tratto si sviluppa su tornanti e permette di ammirare anche l' Aiguille de Tre la Tete.
A qualche centinaio di metri dal Rifugio si incontrano i resti della caserma della Seigne, costruita per la difesa dalle invasioni Francesi.
Dal rifugio la vista è stupenda e lo stesso può essere preso come punto di partenza per altre stupende escursioni.

Peccato che verso le 13 il tempo si è messo al brutto ed è iniziato a piovere, l' idea era di arrivare fino al Col de La Seigne e, al ritorno, anche una capatina sulla sommità della morena del ghiacciaio del Miage per vedere la parte terminale del ghiacciaio
 
Vi lascio alle foto che in questi casi "parlano" meglio delle parole scritte.