Monte dei Pizzoni 1303 m - un anello da Cima

paolo aaeabe Per la terza volta salgo sul monte dei Pizzoni, sono in compagnia di Francesca, Angela e Raffaele. Diversamente dalla mia relazione precedente ora alzo a T4 la valutazione della difficoltá. Forse perché camminando solo avevo sottovalutato alcuni passaggi e, soprattutto oggi, abbiamo elevata umiditá che rende roccia e terreno particolarmente insidiosi, inoltre la folta vegetazione a volte nasconde il sentiero, obbligando a saltuarie ricerche del percorso. Anche se si ha l'impressione che il luogo sia dimenticato da Dio (é sparita persino la croce di vetta...), c'è di positivo che l'intero tracciato è ben segnalato con vecchi ma frequenti bolli biancorossi. Nessun problema di orientamento quindi fino in vetta, diversamente, a scendere verso la dorsale ovest, bisogna aver fiducia: i bolli ci sono, ma vanno solo un po' cercati. 

Purtroppo noi abbiamo "cannato" l'unico bivio critico che intercetta il sentiero 31 prima di raggiungere Drano, che la volta scorsa, a ritroso, non era cosí indispensabile vedere. 

Pazienza... io e Raffaele cammineremo di piú per raggiungere di nuovo il sentiero di mezzacosta, in maniera da recuperare le auto; le due fanciulle invece si fermano e ci aspetteranno al lago.

Il giro, che regala un panorama mozzafiato sul lago (come dicono le agenzie immobiliari...), va consigliato indiscutibilmente in senso antiorario. Si guadagna cosí rapidamente dislivello nelle ore più fresche e si puó godere sia della maestositá del "Pizzoni", che dei frequentissimi balconi sul Ceresio al rientro. 

Il caldo in questa zona fa brutti scherzi... o si sceglie un periodo di mezza stagione, oppure un orario consono... con ovviamente il finale di un bel bagno nel lago!

Un grazie a chi è stato con me e si è guadagnato con fatica e tanto tanto sudore il gelato a Porlezza!

angy Oggi Paolo e Francesca ci accompagnano su una vetta a noi sconosciuta, da dove si gode una bella vista sul lago di Lugano. Affascinante attraversare un territorio selvaggio e incontaminato...peccato solo che i sentieri non vengano ripuliti e rischino di divenire impraticabili per il sopravvento di alberi e arbusti. Grazie Paolo per averci fatto conoscere un nuovo lago e per la vostra compagnia.