Gaggio -2267 mt- (da Mornera).
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Giunto a Monte Carasso 229 mt lascio l'auto nel parcheggio a pagamento nei pressi della "Funivia di Monte Carasso". Il distributore automatico del posteggio accetta: ovviamente CHF e monete in €uro. Stesso discorso vale per la biglietteria per emettere il ticket che mi permetterà di usufruire della funivia fino a Mornera 1347 mt. Aggiungo che per i puristi e forti escursionisti, dal parcheggio, senza ausilio della funivia il dislivello sarà grossomodo sui 2000 mt. Per quanto mi riguarda utilizzerò l'impianto di risalita e, un dislivello poco inferiore ai 1000 mt, mi separerà dalla meta odierna di giornata, ovvero: il Gaggio 2267 mt.
Insieme a me risalgono l'impianto altri due escursionisti che proveranno a salire sulla Cima d'Erbea speranzosi di non trovare temporali previsti nel pomeriggio. Giunti al termine della corsa, fiduciosi, ci si congeda ognuno per la propria strada.
A Mornera 1347 mt individuo la segnaletica per la Capanna Albagno. La mulattiera ampia, selciata e ben tenuta sale nel bosco di abeti. In breve tempo arrivo al Bacino Pian di Nar 1475 mt: suggestivo punto panoramico, attrezzato di panchine, nel mezzo di una bella prateria dove giace un laghetto artificiale. A questo punto, la mulattiera diviene sentiero, sempre ben tracciato, alternando tratti anche con pendenze accentuate. Una volta usciti allo scoperto si potranno ammirare: i laghi il Maggiore e il Ceresio, le Prealpi del Sottoceneri del gruppo Tamaro e Camoghè. Invece da distanza ravvicinata vengo attratto dall'affascinante e complessa Cima di Morisciolo. Il sentiero continua a salire e raggiunge con facilità e senza complicazioni la Capanna Albagno 1864 mt.
A questo punto le nuvole sono sempre più minacciose, tiro dritto, senza fermarmi, consapevole del bel rischio. A fine giornata ammetterò di questo grave errore perché le montagne ci aspettano sempre!
Proseguo in direzione della Bocchetta d'Albagno, tralasciando poi, questa direzione, per seguire il sentiero ben segnalato che mi condurrà in cima al Gaggio. Ora in diagonale viene rimontata la dorsale erbosa con numerose svolte. Raggiungo un'insellatura, dopodiché, proseguirò camminando sulla cresta. Il sentiero ufficiale bianco-rosso-bianco, attraverserà pietraie e sfasciumi. Ambiente sempre più affascianate e aereo, mai esposto! Dopo circa due ore di cammino, eccomi in vetta: Gaggio 2267 mt.
In cima sono solo, nessuno sale e nessuno scende: il cielo inizia a tuonare! Non molto lontano da dove mi trovo, vedo vicini i primi fulmini, più o meno i bagliori provengono dalla Valle Morobbia. Con passo veloce scendo alla Capanna Albagno, il temporale è alle porte, tiro dritto nuovamente senza sostare in capanna. Rieccomi a Mornera! Giusto in tempo per prendere al volo la funivia per Monte Carasso.
Tornato in paese, mentre mi accingo a riprendere l'auto, la doccia fredda è inevitabile: una bomba d'acqua! Ma è una lavata che mi merito per la testardaggine odierna! Quindi posso ritenermi fortunato ad aver schivato il temporale in quota.
NOTE: Sentiero ben battuto e segnalato nella sua totalità. La prima parte fino alla Capanna Albagno, ambiente prevalentemente boscoso. Dopo la struttura invece, suggestivi scenari alpini più accattivanti, aspri e rocciosi, ma la valutazione tecnica non cambia e, con le dovute attenzioni, il sentiero è sempre sicuro e agevole.
Insieme a me risalgono l'impianto altri due escursionisti che proveranno a salire sulla Cima d'Erbea speranzosi di non trovare temporali previsti nel pomeriggio. Giunti al termine della corsa, fiduciosi, ci si congeda ognuno per la propria strada.
A Mornera 1347 mt individuo la segnaletica per la Capanna Albagno. La mulattiera ampia, selciata e ben tenuta sale nel bosco di abeti. In breve tempo arrivo al Bacino Pian di Nar 1475 mt: suggestivo punto panoramico, attrezzato di panchine, nel mezzo di una bella prateria dove giace un laghetto artificiale. A questo punto, la mulattiera diviene sentiero, sempre ben tracciato, alternando tratti anche con pendenze accentuate. Una volta usciti allo scoperto si potranno ammirare: i laghi il Maggiore e il Ceresio, le Prealpi del Sottoceneri del gruppo Tamaro e Camoghè. Invece da distanza ravvicinata vengo attratto dall'affascinante e complessa Cima di Morisciolo. Il sentiero continua a salire e raggiunge con facilità e senza complicazioni la Capanna Albagno 1864 mt.
A questo punto le nuvole sono sempre più minacciose, tiro dritto, senza fermarmi, consapevole del bel rischio. A fine giornata ammetterò di questo grave errore perché le montagne ci aspettano sempre!
Proseguo in direzione della Bocchetta d'Albagno, tralasciando poi, questa direzione, per seguire il sentiero ben segnalato che mi condurrà in cima al Gaggio. Ora in diagonale viene rimontata la dorsale erbosa con numerose svolte. Raggiungo un'insellatura, dopodiché, proseguirò camminando sulla cresta. Il sentiero ufficiale bianco-rosso-bianco, attraverserà pietraie e sfasciumi. Ambiente sempre più affascianate e aereo, mai esposto! Dopo circa due ore di cammino, eccomi in vetta: Gaggio 2267 mt.
In cima sono solo, nessuno sale e nessuno scende: il cielo inizia a tuonare! Non molto lontano da dove mi trovo, vedo vicini i primi fulmini, più o meno i bagliori provengono dalla Valle Morobbia. Con passo veloce scendo alla Capanna Albagno, il temporale è alle porte, tiro dritto nuovamente senza sostare in capanna. Rieccomi a Mornera! Giusto in tempo per prendere al volo la funivia per Monte Carasso.
Tornato in paese, mentre mi accingo a riprendere l'auto, la doccia fredda è inevitabile: una bomba d'acqua! Ma è una lavata che mi merito per la testardaggine odierna! Quindi posso ritenermi fortunato ad aver schivato il temporale in quota.
NOTE: Sentiero ben battuto e segnalato nella sua totalità. La prima parte fino alla Capanna Albagno, ambiente prevalentemente boscoso. Dopo la struttura invece, suggestivi scenari alpini più accattivanti, aspri e rocciosi, ma la valutazione tecnica non cambia e, con le dovute attenzioni, il sentiero è sempre sicuro e agevole.
Tourengänger:
GAQA

Communities: Hikr in italiano, Ticino Selvaggio
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Kommentare (4)