Viaggio nella Valle dei Ratt: Cresta Punta Volta - Spallone Q.2646 m. - Forc.la Revelaso 2485 m.
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La luce plastica del mattino.
La sveglia suona presto e alle 5.15 mi trovo fuori dalle gallerie di Colico con la montagna simbolo che cerco di conoscere, imponente, un enorme bestione elegante .
Percorro l'inizio della val Chiavenna in direzione di Verceia e ... un altro pilastro simbolo della zona mi sovrasta ... ne sono circondato .
Quando arrivo al bar di Verceia per il caffè e per acquistare il permesso, sono euforico e decido pure di cambiare forno per l'acquisto del pane :-)
Grazie al gentile barista che me ne indica uno in centro al paese, ne rimarrò soddisfatto per il pranzo di giornata.
Mi rimetto in auto. Oramai la strada la conosco ma il Sasso Canale e il Sasso di Campedello salendo mi catturano con le luci dell' alba e non riesco a non fermarmi per catturarle ...
Risalgo la valle fin dove mi è permesso.
6.10 parto, poco prima della località Casten a 975 m.
Da qui un susseguirsi di località ancora un po' assonnate :
Frasnedo 1287 m. dove trovo un pastore con il suo gregge, Corveggia 1221 m., poi Tabiate 1253 m.,da qui in poi mi considero introdotto in ciò che cerco.
Q. 1475 m. e una serie di ripidi tornanti mi consentono di arrivare all' Alpe Camera 1297 m., poi un pezzo in falso piano fino ad introdurmi nel vallone dell' Alpe Talamucca lasciando alla mia destra l'altro sentiero che porta alla Capanna Volta.
Sono negli alpeggi del circo più alto della valle.
Eccolo di fronte il "Sasso Manduino" .
Abbandono il sentiero e a semicerchio allargato vado prendere l' inizio della cresta che porta alla Punta Volta.. Sono curioso , il mio passo non è costante, troppe distrazioni ... Il tempo passa ..
Incomincio a percorrere la cresta il più possibile in integrale ma a volte mi devo di poco abbassare ( quando ritornerò molti errori di salita cercherò di evitarli ).
Mi innalzo gradatamente per rocce rotte poi per solidissimi lastroni , dove ad un certo punto a circa a metà mi fermo cercando di non forzare la mano e mi abbasso .Avrò tempo di percorrerla in futuro.
Cerco di abbassarmi abbandonandola e con vari taglioni tra erba roccia e canaletti mi ritrovo alla sua base all' altezza della Valletta del Sereno racchiuso tra la parte orientale del Sasso Manduino e la Punta Volta e Punta Como.
Come un bambino con il suo nuovo giocattolo tra massi e neve cerco di vedere dove e collocato il Colletto del Volta, altro punto strategico per la salita alla Punta Como, ma qua la neve mi frena.
Guardo l' ora, faccio il punto della situazione e decido dei andare a ravanare dalla parte di fronte a me, la salita per la "normale" al Manduino spingendomi fino allo Spallone Q.2646 m.
L 'attacco è ben visibile proprio sotto un muro di roccia colore arancione in corrispondenza del secondo canale che scende sotto il Manduino contando da destra.
Seguo la cengia verso sinistra mi innalzo poi con un occhio un pò più alpinistico e cerco di inquadrare la via che va verso dx, verso la cima. Proseguo ora ancora per un pò, fino a circa lo Spallone per curiosità.
Come al solito è sempre più facile salire... Lo scendere mi richiede molta più attenzione.
Di nuovo alla base del Valloncello del Sereno, non posso farmi mancare la salita alla Forcula del Revelaso.
Pensato fatto !!
Tra sfasciumi ed erba risalgo il valico, questa larga sella a SE del Sasso Manduino e la Cima del Cavre'.
Al suo culmine vedo ciò che volevo vedere , il selvaggio Vallone di Revelaso che si inabissa nel fiume Codera e giù in fondo il lago di Novate Mezzo e il Lago di Como.
Un paesaggio stupendo.
Invece su suoi fianchi , quello dx poco sotto sul versante ovest la via alpinistica per la cresta Sud Est del Manduino la Colegari Scotti 1911 e più ad est le due vie tostissime sulla parete sud est, Radici nel cielo G.Colzada e M. Sertori 1997 e Fiore Selvatico .
Come tutte le cose belle prima o poi finiscono.
Ora devo scendere è finito il tempo a disposizione. Mi aspetta una lunga discesa , ma carico di entusiasmo.
Con diversi taglioni vado a riprendere il sentiero verso valle dove mi aspetta una birra ghiacciata nella locanda di Frasnedo .
VIDEO
La sveglia suona presto e alle 5.15 mi trovo fuori dalle gallerie di Colico con la montagna simbolo che cerco di conoscere, imponente, un enorme bestione elegante .
Percorro l'inizio della val Chiavenna in direzione di Verceia e ... un altro pilastro simbolo della zona mi sovrasta ... ne sono circondato .
Quando arrivo al bar di Verceia per il caffè e per acquistare il permesso, sono euforico e decido pure di cambiare forno per l'acquisto del pane :-)
Grazie al gentile barista che me ne indica uno in centro al paese, ne rimarrò soddisfatto per il pranzo di giornata.
Mi rimetto in auto. Oramai la strada la conosco ma il Sasso Canale e il Sasso di Campedello salendo mi catturano con le luci dell' alba e non riesco a non fermarmi per catturarle ...
Risalgo la valle fin dove mi è permesso.
6.10 parto, poco prima della località Casten a 975 m.
Da qui un susseguirsi di località ancora un po' assonnate :
Frasnedo 1287 m. dove trovo un pastore con il suo gregge, Corveggia 1221 m., poi Tabiate 1253 m.,da qui in poi mi considero introdotto in ciò che cerco.
Q. 1475 m. e una serie di ripidi tornanti mi consentono di arrivare all' Alpe Camera 1297 m., poi un pezzo in falso piano fino ad introdurmi nel vallone dell' Alpe Talamucca lasciando alla mia destra l'altro sentiero che porta alla Capanna Volta.
Sono negli alpeggi del circo più alto della valle.
Eccolo di fronte il "Sasso Manduino" .
Abbandono il sentiero e a semicerchio allargato vado prendere l' inizio della cresta che porta alla Punta Volta.. Sono curioso , il mio passo non è costante, troppe distrazioni ... Il tempo passa ..
Incomincio a percorrere la cresta il più possibile in integrale ma a volte mi devo di poco abbassare ( quando ritornerò molti errori di salita cercherò di evitarli ).
Mi innalzo gradatamente per rocce rotte poi per solidissimi lastroni , dove ad un certo punto a circa a metà mi fermo cercando di non forzare la mano e mi abbasso .Avrò tempo di percorrerla in futuro.
Cerco di abbassarmi abbandonandola e con vari taglioni tra erba roccia e canaletti mi ritrovo alla sua base all' altezza della Valletta del Sereno racchiuso tra la parte orientale del Sasso Manduino e la Punta Volta e Punta Como.
Come un bambino con il suo nuovo giocattolo tra massi e neve cerco di vedere dove e collocato il Colletto del Volta, altro punto strategico per la salita alla Punta Como, ma qua la neve mi frena.
Guardo l' ora, faccio il punto della situazione e decido dei andare a ravanare dalla parte di fronte a me, la salita per la "normale" al Manduino spingendomi fino allo Spallone Q.2646 m.
L 'attacco è ben visibile proprio sotto un muro di roccia colore arancione in corrispondenza del secondo canale che scende sotto il Manduino contando da destra.
Seguo la cengia verso sinistra mi innalzo poi con un occhio un pò più alpinistico e cerco di inquadrare la via che va verso dx, verso la cima. Proseguo ora ancora per un pò, fino a circa lo Spallone per curiosità.
Come al solito è sempre più facile salire... Lo scendere mi richiede molta più attenzione.
Di nuovo alla base del Valloncello del Sereno, non posso farmi mancare la salita alla Forcula del Revelaso.
Pensato fatto !!
Tra sfasciumi ed erba risalgo il valico, questa larga sella a SE del Sasso Manduino e la Cima del Cavre'.
Al suo culmine vedo ciò che volevo vedere , il selvaggio Vallone di Revelaso che si inabissa nel fiume Codera e giù in fondo il lago di Novate Mezzo e il Lago di Como.
Un paesaggio stupendo.
Invece su suoi fianchi , quello dx poco sotto sul versante ovest la via alpinistica per la cresta Sud Est del Manduino la Colegari Scotti 1911 e più ad est le due vie tostissime sulla parete sud est, Radici nel cielo G.Colzada e M. Sertori 1997 e Fiore Selvatico .
Come tutte le cose belle prima o poi finiscono.
Ora devo scendere è finito il tempo a disposizione. Mi aspetta una lunga discesa , ma carico di entusiasmo.
Con diversi taglioni vado a riprendere il sentiero verso valle dove mi aspetta una birra ghiacciata nella locanda di Frasnedo .
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