Gross Fiescherhorn 4049
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Le cime gemelle dei Fiescherhörner non sono forse tra le cime più note dell'Oberland ma offrono una bella e grandiosa panoramica sul gruppo. Chi, come me, ha sognato a lungo di vedere qualcosa dell'Aletschgletscher e dintorni, non rimane deluso anche da questa veloce salita.
Il trenino della Jungfraujoch ci scodella comodi sul ghiacciaio alle ore 9 dopo un viaggio molto lungo in piena notte. La pista del gatto fino al Monchsjoch e poi giù con gli sci per l'inpronunciabile Ewigschneefäld, la " Pianura delle nevi eterne". Non c'è molta pendenza ma in breve si perdono 400mt di dislivello. A 3200 mt inizia la salita tra i serracchi e in breve si arriva sotto la parete di neve che conduce al Fieschersattel. La neve non è ghiacciata e la traccia semplice su un pendio di 40°. Con gli sci a spalla si fa fatica a salire. Ci sono altre tre cordate. A sinistra del passo inizia la cresta rocciosa che conduce al Gross Fiescherhorn e per non togliere i ramponi si comincia da qui. I miei compagni sono più avanti ed io seguo le tracce sul ghiacciaio a ovest della cresta. Una guida con due ragazze mi supera e capisco che la via è giusta. Una salita semplice in cresta con qualche tratto esposto. I miei compagni sono spariti. Arrivato solo in cima finalmente li vedo laggiù, ancora sul ghiacciaio. Hanno sbagliato l'attacco e sono tornati indietro a cercare la via giusta.
Scendiamo insieme fino al passo in cordata. Sono le 4 del pomeriggio ma sono tra collezionisti di 4000!
Ne avrei abbastanza ma per non congelare al passo seguo i miei compagni verso la cima del Hinter Fiescherhorn che si raggiunge con gli sci. I miei amici arrivano all'Hinter tutti contenti.
Sotto la cima tralascio la collezione e cambio assetto per la discesa.
La parete sotto il passo ha un tratto roccioso e non possiamo scendere con gli sci. Ci abbassiamo a piedi e poi via sull'Ewigschneefäld verso il Konkordia Hütte.
La discesa è facile in mezzo a diversi tratti con serracchi e buchi. Il ghiacciaio si congiunge all'Aletschgletscher e si continua fino alla scaletta-penitenza del rifugio. Sono 150 mt di scalini di cui si farebbe volentieri a meno dopo una giornata così. Sono le sette di sera e al rifugio è già iniziata la cena.
Stanchezza e brutte previsioni del tempo ci fanno desistere da altre salite.
Il giorno dopo la lunghissima salita alla Jungfraujoch tra il sole e la nebbia che arriva a metà mattinata.
Sorridenti io, Giulia, Ivano.
Il trenino della Jungfraujoch ci scodella comodi sul ghiacciaio alle ore 9 dopo un viaggio molto lungo in piena notte. La pista del gatto fino al Monchsjoch e poi giù con gli sci per l'inpronunciabile Ewigschneefäld, la " Pianura delle nevi eterne". Non c'è molta pendenza ma in breve si perdono 400mt di dislivello. A 3200 mt inizia la salita tra i serracchi e in breve si arriva sotto la parete di neve che conduce al Fieschersattel. La neve non è ghiacciata e la traccia semplice su un pendio di 40°. Con gli sci a spalla si fa fatica a salire. Ci sono altre tre cordate. A sinistra del passo inizia la cresta rocciosa che conduce al Gross Fiescherhorn e per non togliere i ramponi si comincia da qui. I miei compagni sono più avanti ed io seguo le tracce sul ghiacciaio a ovest della cresta. Una guida con due ragazze mi supera e capisco che la via è giusta. Una salita semplice in cresta con qualche tratto esposto. I miei compagni sono spariti. Arrivato solo in cima finalmente li vedo laggiù, ancora sul ghiacciaio. Hanno sbagliato l'attacco e sono tornati indietro a cercare la via giusta.
Scendiamo insieme fino al passo in cordata. Sono le 4 del pomeriggio ma sono tra collezionisti di 4000!
Ne avrei abbastanza ma per non congelare al passo seguo i miei compagni verso la cima del Hinter Fiescherhorn che si raggiunge con gli sci. I miei amici arrivano all'Hinter tutti contenti.
Sotto la cima tralascio la collezione e cambio assetto per la discesa.
La parete sotto il passo ha un tratto roccioso e non possiamo scendere con gli sci. Ci abbassiamo a piedi e poi via sull'Ewigschneefäld verso il Konkordia Hütte.
La discesa è facile in mezzo a diversi tratti con serracchi e buchi. Il ghiacciaio si congiunge all'Aletschgletscher e si continua fino alla scaletta-penitenza del rifugio. Sono 150 mt di scalini di cui si farebbe volentieri a meno dopo una giornata così. Sono le sette di sera e al rifugio è già iniziata la cena.
Stanchezza e brutte previsioni del tempo ci fanno desistere da altre salite.
Il giorno dopo la lunghissima salita alla Jungfraujoch tra il sole e la nebbia che arriva a metà mattinata.
Sorridenti io, Giulia, Ivano.
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