Per la prima volta in Val Perlana....
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Questo mese di ottobre mi ha regalato ben 3 uscite in montagna....un lento, ma graduale ritono alla normalità, alla vita di sempre....con i progetti, i desideri, la speranza, il futuro.....
La meta è Marica a proporla, un giro ad anello in Val Perlana, una zona un po' fuori dai nostri orizzonti, per raggiungere l'Abbazia di San Benedetto, un' escursione già ampiamente descritta su Hikr.
Io sono titubante, so di aver rallentato il mio ritmo e di aver bisogno di fermarmi ogni tanto e, anche se il dislivello è contenuto, non voglio essere di peso per gli altri.
Ma gli altri sono gli amici, quelli di sempre, quelli che ho imparato a riconoscere come "veri" amici e che ora, come non mai, mi intimano di essere dei "loro".
Mi lascio convincere.....
Il sentiero, che parte nella parte più alta dell'abitato di Ossuccio, all'inizio è molto ripido ma....un "pant pant" dopo l'altro, diventa a poco a poco più dolce e godibile, inoltrandosi nel bosco di foglie dorate che luccicano e risplendono, illuminate dai primi raggi del sole che si fanno strada tra i rami degli alberi.
Gli spettacoli dell'autunno mi emozionano sempre!
Camminiamo uno dopo l'altro....ma so di non aver nessuno dietro da dover guardare e nessuno davanti da dover raggiungere....
Al mio fianco solo persone che tengono il mio passo e il ritmo del mio respiro....
Il silenzio è la musica di sottofondo e qui non importa chi siamo e cosa facciamo, ma importa quello che proviamo e che sentiamo.
Solo in posti come questo riesco a scoprire la vera bellezza.....
Dopo una breve sosta all'Abbazia di San Benedetto imbocchiamo il sentiero che, snodandosi sul versante opposto della valle, ci porta fino all'Abbazia dell'Acquafredda (mai visto una tale concentrazione di Abbazie.....) dove, mentre pranziamo, veniamo raggiunti da un messaggio di Menek dalla cima del Monte Misone.
Un pensiero corre all'amico di sempre......
La meta è Marica a proporla, un giro ad anello in Val Perlana, una zona un po' fuori dai nostri orizzonti, per raggiungere l'Abbazia di San Benedetto, un' escursione già ampiamente descritta su Hikr.
Io sono titubante, so di aver rallentato il mio ritmo e di aver bisogno di fermarmi ogni tanto e, anche se il dislivello è contenuto, non voglio essere di peso per gli altri.
Ma gli altri sono gli amici, quelli di sempre, quelli che ho imparato a riconoscere come "veri" amici e che ora, come non mai, mi intimano di essere dei "loro".
Mi lascio convincere.....
Il sentiero, che parte nella parte più alta dell'abitato di Ossuccio, all'inizio è molto ripido ma....un "pant pant" dopo l'altro, diventa a poco a poco più dolce e godibile, inoltrandosi nel bosco di foglie dorate che luccicano e risplendono, illuminate dai primi raggi del sole che si fanno strada tra i rami degli alberi.
Gli spettacoli dell'autunno mi emozionano sempre!
Camminiamo uno dopo l'altro....ma so di non aver nessuno dietro da dover guardare e nessuno davanti da dover raggiungere....
Al mio fianco solo persone che tengono il mio passo e il ritmo del mio respiro....
Il silenzio è la musica di sottofondo e qui non importa chi siamo e cosa facciamo, ma importa quello che proviamo e che sentiamo.
Solo in posti come questo riesco a scoprire la vera bellezza.....
Dopo una breve sosta all'Abbazia di San Benedetto imbocchiamo il sentiero che, snodandosi sul versante opposto della valle, ci porta fino all'Abbazia dell'Acquafredda (mai visto una tale concentrazione di Abbazie.....) dove, mentre pranziamo, veniamo raggiunti da un messaggio di Menek dalla cima del Monte Misone.
Un pensiero corre all'amico di sempre......
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