Bivacco Tete des Roeses
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Bivacco Tete de Roeses
Per fuggire dalle temperature torride di questo periodo scelgo una notte
al Biv. Tete de Roeses che da 10 - 15 anni con il ritiro dei ghiacciai
e' diventato piu' accessibile.
Il percorso bisogna conoscerlo nel senso che non si trova nessuna
freccia e/o altra indicazione ufficiale del bivacco ne' alla partenza
ne' alla fine del tratto segnato di sentiero ...
L'indicazione da seguire e' Alpe La Tsa in particolare la deviazione
verso questo luogo segnalata oltre il Rif. Prarayer lungo il sentiero
per il Rif. Aosta. L' Alpe la Tsa si trova, diroccata, a circa 2400 mt.
da qui in poi ci sono solo ometti e qualche segno che guidano a lungo
fino alla cima dove si trova il bivacco.
Al di la dell' impegno richiesto per trovare i vari ometti ci sono
2 tratti non banali da affrontare ... il primo pero' e' aggirabile
sulla destra con una risalita di un pendio detritico cui segue una
discesa che si ricollega con il percorso originale; il secondo e'
obbligato ed e' una serie di roccette che pero' si rivelano meno
impegnative che all' apparenza e questo vale anche in discesa.
Si cammina molto a lungo ma l' arrivo ripaga tutta la fatica spesa.
Il clima mite ha permesso di star fuori anche "dopo cena" e
soprattutto uscire al mattino dopo con il primo sole.
Per fuggire dalle temperature torride di questo periodo scelgo una notte
al Biv. Tete de Roeses che da 10 - 15 anni con il ritiro dei ghiacciai
e' diventato piu' accessibile.
Il percorso bisogna conoscerlo nel senso che non si trova nessuna
freccia e/o altra indicazione ufficiale del bivacco ne' alla partenza
ne' alla fine del tratto segnato di sentiero ...
L'indicazione da seguire e' Alpe La Tsa in particolare la deviazione
verso questo luogo segnalata oltre il Rif. Prarayer lungo il sentiero
per il Rif. Aosta. L' Alpe la Tsa si trova, diroccata, a circa 2400 mt.
da qui in poi ci sono solo ometti e qualche segno che guidano a lungo
fino alla cima dove si trova il bivacco.
Al di la dell' impegno richiesto per trovare i vari ometti ci sono
2 tratti non banali da affrontare ... il primo pero' e' aggirabile
sulla destra con una risalita di un pendio detritico cui segue una
discesa che si ricollega con il percorso originale; il secondo e'
obbligato ed e' una serie di roccette che pero' si rivelano meno
impegnative che all' apparenza e questo vale anche in discesa.
Si cammina molto a lungo ma l' arrivo ripaga tutta la fatica spesa.
Il clima mite ha permesso di star fuori anche "dopo cena" e
soprattutto uscire al mattino dopo con il primo sole.
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