Becca d'Oren Est m 3533
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Sabato scorso abbiamo voluto sfidare il tempo ma ha vinto lui.
Oggi invece è stato propizio, ci ha regalato una stupenda giornata per fare la cima che avevamo in programma, la Becca d’Oren, che noi “fuori di testa”, come qualcuno ci definisce, vogliamo fare in giornata.
Ed eccoci qua, Alberto, Aldo, Memi, Lumi ed io....partiamo alle 3,30 da casa, destinazione diga di Place Moulin.
La mattinata è fresca e il cielo è bellissimo, risaliamo nuovamente la Comba d’Oren, poi evitiamo di passare dal rifugio deviando poco prima e risaliamo fino al Col Collon.
Qui Aldo decide di fermarsi, il percorso è lunghissimo e teme di rallentare troppo il gruppo.
Mi è dispiaciuto molto per questa sua decisione, perchè sapevo che ci teneva a tornare su questa cima con noi.
Ritengo questa una cima da salire preferibilmente ad inizio stagione, quando l’innevamento è più abbondante. Noi troviamo la prima parte del percorso con ghiaccio e alcuni ponti di neve molto insidiosi da superare, cercando la via fra i crepacci.
Sopra la calotta invece troviamo finalmente la neve con una bella traccia.
Qualcuno guardando in sù chiede “ma non è quella la nostra meta vero?”
S’intravede infatti una bella piramide con un pendio di 45° che porta ad una stretta crestina.
Aspetto a rispondere.....saliamo ancora un poco e confermo...”si, quella è la nostra cima”!
Quando vediamo due cordate svizzere scendere con difficoltà, Memi inizia a pensare ad una valida scusa per evitare di salire su quel pendio ma, conoscendola, l’ho anticipata rassicurandola che non avrebbe avuto nessun probblema.....e così è stato! Arrivati in cima ci ha baciato, e questa non è cosa di tutti i giorni da parte sua.
La Becca d’Oren rimane comunque nel suo piccolo una bella cima, con vista panoramica eccezionale e dalle forme morbide che a mè piacciono tanto.
Concludo ringraziando Alberto, l’unico uomo rimasto ad accompagnarci nelle nostre piccole follie.
Oggi invece è stato propizio, ci ha regalato una stupenda giornata per fare la cima che avevamo in programma, la Becca d’Oren, che noi “fuori di testa”, come qualcuno ci definisce, vogliamo fare in giornata.
Ed eccoci qua, Alberto, Aldo, Memi, Lumi ed io....partiamo alle 3,30 da casa, destinazione diga di Place Moulin.
La mattinata è fresca e il cielo è bellissimo, risaliamo nuovamente la Comba d’Oren, poi evitiamo di passare dal rifugio deviando poco prima e risaliamo fino al Col Collon.
Qui Aldo decide di fermarsi, il percorso è lunghissimo e teme di rallentare troppo il gruppo.
Mi è dispiaciuto molto per questa sua decisione, perchè sapevo che ci teneva a tornare su questa cima con noi.
Ritengo questa una cima da salire preferibilmente ad inizio stagione, quando l’innevamento è più abbondante. Noi troviamo la prima parte del percorso con ghiaccio e alcuni ponti di neve molto insidiosi da superare, cercando la via fra i crepacci.
Sopra la calotta invece troviamo finalmente la neve con una bella traccia.
Qualcuno guardando in sù chiede “ma non è quella la nostra meta vero?”
S’intravede infatti una bella piramide con un pendio di 45° che porta ad una stretta crestina.
Aspetto a rispondere.....saliamo ancora un poco e confermo...”si, quella è la nostra cima”!
Quando vediamo due cordate svizzere scendere con difficoltà, Memi inizia a pensare ad una valida scusa per evitare di salire su quel pendio ma, conoscendola, l’ho anticipata rassicurandola che non avrebbe avuto nessun probblema.....e così è stato! Arrivati in cima ci ha baciato, e questa non è cosa di tutti i giorni da parte sua.
La Becca d’Oren rimane comunque nel suo piccolo una bella cima, con vista panoramica eccezionale e dalle forme morbide che a mè piacciono tanto.
Concludo ringraziando Alberto, l’unico uomo rimasto ad accompagnarci nelle nostre piccole follie.
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