Difficolotà arrampicata


Published by Lalala, 24 July 2019, 17h28. This page has been displayed 555 times.

Ciao a tutti, 

ho aperto questo topic per togliermi qualche dubbio riguardo le gradazioni delle difficoltà di arrampicata per quel che riguarda escursionismo e alpinismo.

Si usa la scala UIAA e fin qui è tutto chiaro però se paragonata alla scala francese vedo che se penso ad un 4, che corrisponde al IV della scala UIAA, mi immagino una scalata che non presenta nessun tipo di difficoltà tecnica, mentre se a livello alpinistico descrivono un'arrampicata di grado IV mi immagino qualcosa di abominevole.

È solo una mia percezione oppure la valutazione alpinistica è giusto un attimo più severa?

Io per esempio personalmente interpreto l'I come un'arrampicata proprio basilare (esempio scemo salire su un albero con parecchi rami) e la II come un'arrampicata che se non fosse in punti esposti (vedi montagna) un bambino di 5 anni senza nessuna esperienza in arrampicata può benissimo fare. Anche perché se si pensa in falesia giustamente è impensabile trovare vie di grado II (xke presumo non avrebbero nessun senso), ma se poi invece leggo descrizioni alpinistiche con gradi II non sono disposto a metterci la mano sul fuoco che sia necessariamente un pezzo poi così banale (anche se per definizione così dovrebbe essere).

Per chiudere l'argomento in falsia un 4 senza corda di 6 o 7 metri lo faccio senza nessunissimo problema, vale la stessa cosa per un grado IV alpinistico?



Comments (16)


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Sent 24 July 2019, 18h32
Ma sei serio o ci stai prendendo in giro...?!

In ogni caso:

Un caffè in un bar sito in pieno centro storico a Milano può arrivare a costare 3 euro = Grado scala francese: 4a / 4b

Il medesimo caffè in pieno centro di Quarto Oggiaro non costerà mai più di 1 euro = Grado scala UIAA: IV° / IV°+

Conclusione:

Il caffè da 3 euro lo percepirai sempre più buono e digeribile...
Il caffè da 1 euro lo percepirai sempre più cattivo ed indigesto...

Lalala says: RE:
Sent 24 July 2019, 19h03
non ti seguo...cmq a quarto oggiaro non ci vado per il caffè ;)

Lalala says: RE:
Sent 24 July 2019, 19h36
p.s. ho avuto l'onore di ricevere la risposta da ele presumo giusto?

Angelo & Ele says: RE:
Sent 24 July 2019, 20h38
Sbagliato...

Sono Angelo e il mio commento era una chiara e semplice metafora sulla gradazione, cioè Grado=Caffè

Ora prometto che sarò più chiaro:

Il IV° grado della Scala UIAA e il 4a della Scala Francese sono la medesima cosa
Stessa equivalenza di difficoltà per l' VIII° grado della Scala UIAA e il 6c+ della Scala Francese.

La vera DIFFERENZA è una, o meglio due...

PRIMA DIFFERENZA:
I gradi della scala UIAA si riferiscono a vie di arrampicata, sia datate che moderne, con protezioni a chiodi o addirittura senza protezioni fisse.
Quindi richiedono un impegno PSICOLOGICO nettamente superiore anche se, dal punto di vista della mera difficoltà tecnica, richiedono il medesimo sforzo/capacità delle vie protette a spit e valutate con la Scala Francese.

SECONDA DIFFERENZA:
Molte vie classiche, valutate quindi con la Scala UIAA, hanno un grado molto, molto stretto e non reale.
Ciò è dovuto o alla forza fisica/psicologica dell' apritore ( cioè l'alpinista che ha aperto la via) e/o al famoso e assurdo periodo dove la scala di difficoltà era bloccata.
Esempio:
Tanti anni fà, a livello mondiale, si riteneva che il IV° grado fosse il massimo grado che un alpinista poteva affrontare e quindi TUTTE le vie venivano gradate IV° o IV°+ anche se erano più difficili.
Anni dopo si ripetè la stessa errata limitazione con il V° grado della Scala UIAA
Infine tutto ciò si ripetè anche il VI° grado della Scala UIAA, anni dopo...

Quindi vie classiche di alpinisti famosi del passato, gradate in un certo modo dagli stessi autori, in realtà sono più difficili.

MEDESIMO CONCETTO con le vie moderne, protette a spit, e gradate appunto con la recente Scala Francese.
Esempio:
In Svizzera e più precisamente a Wenden o al Ratikon esistono vie moderne o relativamente moderne ma che NULLA hanno a che fare con altre vie moderne di montagna protette a spit.
La differenza?
La pura e semplice distanza degli spit...
Quindi SE tu Aleale, o qualsiasi altro arrampicatore che ora prendo ad esempio, in falesia riesci a scalare bene sul 6a o sul 7a, con gli spit ogni 2-3 metri.
SE riesci nelle vie moderne lunghe in montagna a scalare bene sempre sul 6a o sul 7a, con gli spit ogni 5-6 metri...
NON E' DETTO che in Wenden, o in Ratikon o nelle famose Gole del Verdon tu riesca a scalare il 6a che fai bene in falesia o nelle vie di montagna menzionate sopra.
La reale DIFFERENZA non è il grado, dato che il 6a è sempre il 6a, ma la lunghezza tra le protezioni fisse... quindi la distanza degli spit.
Perchè a livello PSICOLOGICO, quindi NON tecnico, c'è una grande/enorme differenza a scalare un 6a o un 7a con gli spit ogni 3 metri (falesia) e a scalare lo STESSO 6a o 7a in Wenden dove gli spit sono posizionati ogni 10-15 o addirittura ogni 20 metri...!!!

Quindi come per le Vie Classiche (gradate utilizzando la Scala UIAA), anche per le Vie Moderne a spit (gradate con la Scala Francese) ci sono da fare dei doverosi distinguo...


CONCLUSIONE:

Primo caso
Un V° grado (UIAA) degli anni '50 (se reale e non limitato) è perfettamente uguale, dal punto di vista tecnico, al 4c protetto a spit della Scala Francese.

Secondo caso
Un 6c della falesia della falesia di Stoppani a Lecco o della alta e famosa parete del Poncione di Cassina Baggio (Svizzera) dal punto di vista tecnico è perfettamente uguale al 6c di Wenden... o del Ratikon o del Verdon.

In ambo i casi ciò che cambia è l' affidabilità delle protezioni, nel primo caso, e la enorme differenza di distanza degli spit nel secondo caso.

Quindi ciò che realmente cambia è "solo" l' aspetto PSICOLOGICO...
Ma, molto spesso, ciò fa la differenza...

Angelo




Lalala says: RE:
Sent 24 July 2019, 22h32
Grazie per la risposta...mi ha fatto piacere che hai voluto perdere del tempo non dovuto e non preteso. Per il resto l ironia non è nient altro che velata franchezza. Saluti

Lalala says: RE:
Sent 24 July 2019, 19h40
in Ticino si sente l'odore di mestruo

Angelo & Ele says: RE:
Sent 24 July 2019, 20h41
Beh... da questa tua stupida risposta ho capito tante cose di te...
Peccato...
Ho solo sprecato inutilmente del prezioso tempo nel darti una lunga ed articolata risposta...

NO COMMENT...!!!

Lalala says: RE:
Sent 24 July 2019, 22h44
per il resto ti invito ad ascoltarti la canzone la ballata dell'amara sconfitta dei dsa commando...che chissà magari ti insegna qualcosa,,,saluti dal basso

Alpingio says:
Sent 24 July 2019, 19h08
Se sei in ambiente un IV grado non è la stessa cosa di un IV in falesia..e comunque la corda sul IV la userei sempre
Naturalmente è come la penso io
Ciao

Lalala says: RE:
Sent 24 July 2019, 19h19
sisi capisco l'esposizione e tutto che rendono determinati passaggi sicuramente psicologicamente più tosti, ma è possibile che ci sia proprio una differenza in gradazione della difficoltà?

Alpingio says: RE:
Sent 24 July 2019, 19h24
Dipende da molti fattori, tipo di roccia, chi l'ha gradata..etc
Tra chi arrampica si dice proprio che sono diverse le due gradazioni.
Ma per rispondere alla tua domanda io comunque terrei il grado della falesia più basso di quello dell'ambiente.
Io per esempio arrampico anche il 6a in falesia, ma in ambiente non mi spingo oltre il V+ (se ci sono singoli passaggi azzerabili ci posso anche pensare ..)

Lalala says: RE:
Sent 24 July 2019, 19h30
si pure io arrampico massimo 6a, sinceramente mai fatto multitiri, però confermo che se mai mi cimenterò non voglio andare oltre il 5 (ma più che per le difficoltà tecniche per la distanza degli spit)

Alpingio says: RE:
Sent 24 July 2019, 19h35
Appunto in ambiente bisogna saper integrare con le protezioni chiodi friend dadi cordini, le soste molte volte sono da preparare, la via non sempre intuibile e spesso bisogna improvvisare...anche nel caso di abbandonare la via.
Ti consiglio di andare qualche volta con qualcuno esperto in via che di sicuro ti darà buoni consigli ;)

Lalala says: RE:
Sent 24 July 2019, 19h47
prima o poi...non è in cima alla mie priorità attualmente

igor says:
Sent 26 July 2019, 06h56
Ciao non ti do risposte strettamente tecniche ma ti posso dire come la penso io,un secondo grado comunque in montagna e gia abbastanza verticale,un terzo poi lo e ancora di piu e via dicendo,una volta andavo molto ad arrampicare a ponte brolla vie sul 4-5 grado e mi hanno aiutato molto quando poi andavo in montagna poi non ho piu avuto voglia stupidamente di andare e ho perso molto,io quello che ti posso consigliare e di iniziare ad arrampicare e tenerti su un grado 4-5 come facevo io....ritornado al discorso comunque un secondo grado in montagna con gli scarponi il sacco enon e come andare in falesia nel senso hai la severita del ambiente devi tante volte proteggere saperti calare se vai per esempio al torent alto e solo un secondo si fa per dire ma in discesa e preferibile fare una bella calata,per finire secondo me fare vie di alpinistiche di un certo grado devi iniziare ad arrampicare che ti aiuta tantissimo poi in montagna comunque e sempre un altra cosa perche ci sono ambiente roccie marcie ai gli scarponi peso dello zaino magari peima di affrontare le difficolta ti sei gia sparatato 1500 metri di dislivello ! Altra cosa devi saper comunque usare cordini corda discensoreper sssicurarti e calarti nelle discese,tutte cose che impari andando,in conclusione allenati in falesia e una gran bella cosa e poi giustamente c'e il fattore spicologico che influisce piu della difficokta stessa ma questo dipente tanto da come uno e forte di testa,per finire fare delle vie di 2 e 3 grado in montagna secondo me parlo da amatore e un bel risultato , vai ad arrampucare impara ad usare i materiali io sono volato ultimamente e per fortuna non mi sono fatto molto male e da li hi visto che e e un attimo lasciarci le penne io la corda e le mie cose me le porto sempre dietro ! Ciao e buone uscite

Lalala says: RE:
Sent 26 July 2019, 16h32
grazie mille per l'esaustiva risposta, sicuramente continuerò ad andare in falesia che mi diverte molto in ogni caso, per quanto riguarda la calata in effetti non ti si può dare torto.

p.s. per fortuna non è successo niente con il volo.

in gamba!


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