NB: Vista la lunghezza del percorso compiere questo trekking in un solo giorno richiede un’ottima condizione fisica. La discesa specialmente è faticosa e scivolosa, richiede fatica e concentrazione.
Bella e lunga escursione al Piz Terri, una montagna di cui si vede la cima dalla Val Blenio; unico neo: il solito tempo nuvoloso e freddo arrivando in vetta che quest'anno sembra non darci tregua.
Si parte dall'Alpe Garzott (1630m) e seguendo il contorno del lago con un saliscendi continuo si arriva all'imbocco della Val Garzora dove colpiscono subito le tonalità dell'acqua nello stretto fiordo. Dopo aver attraversato un ponte a Q1635 si inizia a salire nel bosco si supera l'Alpe Rafüsc (1686m) e con un'altro strappo uscendo dal bosco si arriva al balcone panoramico a Q1911.
Davanti a noi l'anfiteatro di montagne che racchiude la Val Garzora e dietro una bella cascata che rompe il silenzio alla cui destra in alto si vede già la Capanna Motterascio (Michela); non mancano le marmotte a farci compagnia!
Riprendiamo il cammino, superiamo un'altro ponticello in loc. Trachee e iniziamo una serie di ripidi tornanti che in breve ci portano alla Capanna (2172m) dove ci fermiamo a mangiare.
Il sentiero per Piz Terri è poco visibile ma guardando attentamente si intravedono dei paletti bianco-blu sul pendio verso E: seguendoli ci si inoltra nella Valle di Güida, su pendii erbosi, costeggiando un riale sulla sinistra fino a raggiungere una grande pietraia a Q2400 circa. Superata questa si arriva a Q2699: spettacolo surreale di innumerevoli dolmen sul colle di unione tra il Piz Terri e il Piz Güida e dall'altra parte una grande morena, resto del Ghiacciaio del Terri con un laghetto.
Dopo aver ammirato il paesaggio selvaggio di calcescisti scuri e polvere che dà l'impressione di essere su un vulcano riprendiamo la salita sul pendio NW, superiamo un camino a Q2898 e siamo sulla cresta: la labile traccia è poco sotto sul versante S su terreno friabile e a volte scivoloso e dove si incanala un venticello abbastanza fastidioso. Stiamo ormai viaggiando nella nebbia e solo il senso di orientamento ci aiuta, giuro che la prossima volta mi porto una bussola ..
Finalmente arriviamo in vetta: quei pochi squarci fra le nuvole ci fanno immaginare il resto, deve essere uno spettacolo magnifico. Eva scende quasi subito perchè ha freddo, io aspetto un pò che si apra il panorama ma alla fine mi arrendo, così lascio le mie bandierine e torniamo in giù; il tempo di arrivare di nuovo al colle e la temperatura è salita di una decina di gradi!!
Ci fermiamo dieci minuti a goderci il sole e giù verso la Capanna a passo veloce: non vediamo l'ora di goderci una birra e una fetta di torta prima di tornare al parcheggio, ce la siamo meritata!
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