rifugio Garzonera m.1973: gran fatica ma anche grande soddisfazione!
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Le previsioni per questo fine settimana non sono di certo rassicuranti: neve fino a basse quote (800/900 m.) e domenica pare sia peggio,quindi,dato che le piogge saranno abbondanti al di sotto di queste quote,preferisco fare qualcosa partendo dai 1000 m. in su,in modo tale da evitare la pioggia.
Tiro in ballo la Garzonera e altri 2 rifugi nel caso che non si possa andare perché occupata,quindi telefono per accertarmi che si possa usufruire della struttura. Alla responsabile chiedo se è possibile,mi risponde che sarebbe stata piena ma hanno rinunciato a causa del maltempo....(vi sono invece coloro che approfittano del maltempo per andare nei rifugi e non trovare l'affollamento).
Poi mi dice: ma sai che danno neve abbondante per il fine settimana?....certo,rispondo!
Approfitto per chiedere se per l'ultimo dell'anno vi sono saliti degli escursionisti e mi dice che la capanna era al completo....però non sono saliti insieme,ma a scaglioni (in pratica in giornate diverse): il primo gruppetto in 4 o 5 e si sono fatti un bel mazzo nel battere la pista.....sicuramente!....4 o 5 devono essere in gamba,ammetto che la cosa mi ha sorpreso,ma rientra nel contesto che: se si è ben motivati,si ha dei compagni d'escursione con la voglia e l'impegno di arrivare....si può fare!
Dopo questa confortante notizia avviso Gianluigi che preferisce tale capanna....personalmente vorrei evitare un FLOP o un ripiego,mi girerebbero un po i balottos,però vediamo un po chi verrà: più si è meglio è e meno fatica si fa (in teoria) ma se siamo in pochi? E' vero che sono abituato a pestare neve in solitaria (questo inverno ne ho fatte di cose....da marziani) ma la fregatura o la rinuncia è sempre in agguato: secondo un sondaggio potremmo essere in 9...ma gli ultimi messaggi annunciano disdette (sarà per la meteo,per impegni o per la certezza che il Bradipo NON riuscirà ad arrivare....) a raffica e alla fine pare che siamo SOLO in 5 ma bisogna vedere al momento del ritrovo se il numero resiste. Capita che all'ultimo momento vi possano essere altre rinunce (sarebbe pesante) ma possono esserci altri partecipanti (aiuto gradito)....non questo caso perché il numero è rimasto tale.
A tratti veniva giù tanta di quell'acqua...,poi cominciamo a vedere un po di neve fresca....però,bassa la quota neve! La cosa non è che mi rendeva allegro,so bene che più si sale e più neve si trova e giunti a Nante,ecco un buon 20 cm. di neve fresca (poca?....qui 20,ma 100 m. più in alto?....e 500 m. più in alto?....) considerando l'andatura e la resistenza fisica alle sofferenze degli amici e di mio cugino Lorenzo (BOZ) ritengo....opss,dimenticavo quella del Bradipone he he he....posso ritenere che senza fretta e la pretesa di essere lassù in 2/2 ore e 30 si potrebbe riuscire ad arrivare.
Alle ore 8,50 partiamo,già davanti alla fattoria ci ciaspoliamo e nessuna traccia si nota nella neve....quindi prepariamoci a farci un mazzo tanto!
Dopo 1 oretta siamo al solito acquedotto dal quale cerco di seguire e di far seguire la flebile traccia della scorsa settimana,in modo tale da restare a "galla",solo che spesso non era facile vederla e quindi si cercava di battere un percorso agevole il più possibile e dopo aver superato il primo tratto di bosco erto,alle ore 11,00 siamo a Pian Taiöi m.1670 dove la neve supera i 50/60 cm. che non penso siano pochini visto che mancano ancora 300 metri di dislivello: qui ben si nota l'abbondante nevicata che ha aumentato lo spessore di neve sui tetti...e il resto.
Arrivati al ponte dove vi passa la strada per Giof e la Garzonera spiego che bisogna andare su dritti per il bosco....traccia inesistente perché coperta dalla recente nevicata e quindi si cerca nel limite del possibile di individuarne le tracce,in parte si è in parte no,mentre la battitura si fa più difficoltosa dato che la neve arriva all'inguine e in molti casi raffreddava i balottos,ma ciò rientra nel contesto dei ciaspolatori che non disdegnano battere neve fresca (le ciaspole servono a tale scopo).
Lorenzo ogni tanto cercava di capire domandandomi dove era ubicata la capanna e se stavamo andando nella direzione giusta,io cercavo di dare risposte che colmassero i dubbi,ovvi e ragionevoli,ma a parole è facile,mentre sono importanti i fatti,dando significato,certezza e infondendo fiducia: ed ecco che dopo un po,si mostra davanti a noi uno dei segnali (l'unico che la neve non copriva) che indica il tracciato e ciò non può che rincuorare chi giustamente,temeva che stessimo girando a "vuoto" o rischiando di perderci (cosa che con neve appena battuta risulta essere improbabile,basta ritornare sui propri passi).
Si procede con cambi più frequenti e la neve si ispessisce sempre più,affaticandoci ma non demordiamo,poi....il bosco si dirada,stiamo uscendo un poco dalla pista e mi accorgo subito e avviso: dobbiamo spostarci a sinistra e prendo a stare in testa fino al ritrovamento in breve del tracciato (lievemente visibile a brevi tratti) che si deve seguire,tenendo a destra il roccione che fa da riferimento e la valletta. Ecco,ora usciamo dal bosco....avviso che stiamo per arrivare e poco dopo il paletto che segnala la sorgente è visibile....poi il palo della bandiera e infine Gianluigi annuncia la sospirata capanna che raggiungiamo alle ore 13,00.
Andrea sale sul tetto a spalare neve liberando i comignoli,mentre in capanna si taglia legna per accendere le stufe e riscaldare i corpi umidicci e leggermente infreddoliti,lavoro che il Bradipo "e capanatt" cerca di compiere al meglio con il contributo di Gianluigi. Poi si da il via al menu della giornata che il cuoco Gianluigi ci preparerà con varianti a dir poco uniche,ma nonostante ciò,apprezzate (polenta taragna alla Garzonera con pancetta,aglio,cipolla.formaggio e sugo piccante.....una prelibatezza!!!!....provare per credere!). Non mancano i vini spazzolati nel giro di qualche secondo e molti dolci per allietare questa giornata veramente unica e fortunata visto che ci siam goduti la capanna....solo e unicamente noi!
Leggendo il registro della capanna noto che qualcuno è salito in settimana,ma del gruppo che avrebbe dovuto fare una 2 giorni.....nulla! Probabilmente si sono allarmati per la meteo non proprio ottimale,rinunciandovi.
Ebbene,dopo ben 3 orette trascorse in questa bella capanna si decide di ripartire e alle 16,00 ci rimettiamo in marcia,un po preoccupati per Gianluigi che da solo sarebbe sceso a Piotta dove noi saremmo andati a recuperarlo. Giunti a Nante avviso Gianluigi che siamo arrivati e risponde che viene verso di noi....per capire bene chiedo conferma se viene a Nante e risponde sì. Lo avvisiamo che ci troverà al bar del paese dove consumeremo qualcosa di caldo e di alcolico,ma in particolare di buon gusto in attesa che Gianluigi,con tavola appresso,ritornasse a raggiungerci.....chissà quando deciderà di non usare più la tavola!
Nel mentre trasmettono al quotidiano,la situazione di oggi: valle Bedretto chiusa per pericolo valanghe e la giornata è stata dichiarata pericolo marcato 4 in buona parte del Canton Ticino: basta conoscere percorsi che riducano al minimo il pericolo cercando una struttura dove poter passare una giornata in allegra compagnia e si può andare ugualmente a ciaspolare.
Anche oggi,nonostante la meteo avversa,abbiamo trascorso una giornata unica e di rara bellezza che la natura ci ha regalato: sembrava che arrivasse un altro Natale ma siamo appena all'inizio della primavera....un particolare non indifferente che può far pensare a quante altre nevicate possono ancora arrivare e quindi.....aspettiamo a metter via le ciaspole!
Ringrazio particolarmente Andrea, Lorenzo, Gianluigi e Lorenzo (BOZ) per aver dato un valido contributo nel battere l'abbondante neve annunciata,trovata lungo il percorso,facendo sì che si potesse portare a termine un'altra ciaspolata che ha richiesto sforzi notevoli.
Ciao a tutti e alla prossima!
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