Primavera al Rifugio Crosta 1751 m
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Ricontrollate le previsioni sembra che dalle nostre parti siano peggiorate, invariate quelle del Piemonte per cui partiamo con l’idea di andare al Devero in modo da avere anche un posto riscaldato dove mangiare.
A Garbagnate piove, durante il viaggio piove più o meno forte e a Gravellona diluvia.
Mmmmmmmm “Ma non doveva essere nuvolo?” esclamo!
“Beh nuvolo è nuvolo!”
Entriamo nel bar-pizzeria di Baceno per l’immancabile caffè.
“Dove andate voi due temerari?”
“Devero. Sarà pulita la strada?”
“E’ partito alle 6.00 questa mattina”
Lo spazzaneve immagino.
Dopo aver chiacchierato un po’ sul tempo infausto salutiamo e ripartiamo. Pochi metri e dietrofront, Devero chiuso!
Ritorniamo al bar e chiediamo info.
“Come chiuso, un’altra volta!”
“Quest’anno non c’è pace, il sindaco non vuole prendersi responsabilità e chiude subito la strada, su sono tutti neri! Beh non vi resta che andare in Formazza!”
Formazza? A fare che? Con questo tempo non è che ti puoi inventare chissà che cosa, già conosciamo poco la zona con l’asciutto figuriamoci con la neve. Impiegheremo più tempo ad andare a Riale che non da Riale al Maria Luisa. Non sa da fare la cosa!
Non abbiamo idee. Mi vengono in mente in vari ossolani doc di hikr ma non ricordo cosa hanno fatto di recente e poi sono tutti sci-muniti per cui…pensa che ti ripensa alla fine, anche se ci siamo appena stati, decidiamo di tornare al Crosta, almeno troveremo un ambiente simpatico e riscaldato.
A Maulone almeno non piove. Telefoniamo al rifugio per sapere se possiamo fare a meno delle ciaspole poiché qui è tutto pulito. Niet, ciaspole sì, nella notte sono caduti 30-40 cm di neve meglio portarle. Attacchiamo le infide allo zaino e partiamo. Pochi passi e cominciano ad arrivare dei fiocchetti di neve.
“Ma che fa nevica ora?”
“Non penso, saranno portati dal vento…come da previsioni”
Quando in fiocchi “portati dal vento” cominciano ad aumentare è chiaro che sta nevicando! A 1200 m la neve comincia a essere continua ma ben portante. Il bosco prima del rifugio è ancora in tenuta completamente invernale e mi attardo a fare qualche esperimento fotografico. La neve fresca è circa 30-40 cm ma riusciamo ad arrivare al rifugio senza mettere le infide.
Essendoci solo noi passiamo un paio d’orette con la gestrice che tra un canederlo e l’altro ci racconta un po’ della zona, di quello che vorrebberoro fare e via discorrendo.
Lasciamo il rifugio mentre stanno arrivando altre quattro persone. Continua a nevicare e solo quando siamo alla macchina, un timidissimo solino cerca di fare capolino.
Tutto sommato abbiamo salvato la giornata.
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