Ciaspo-sciata sul Baldo
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Ultimamente i laghi e. più in generale l'acqua, sembrano essere diventati protagonisti indiscussi delle mie escursioni.....
Acqua lacustre.....acqua di mare.....acqua che scende dal cielo.....
Oggi è il Lago di Garda a fare da componente "acquatica" della nostra salita sul Monte Baldo.....
Il Monte Baldo....un altro dei miei progetti mai realizzati.
E' Mauro a fare la proposta di una "ciaspo-sciata" sul Costabella, una delle tante cime di questo imponente gruppo montuoso.
Lunedì sera guardiamo le previsioni....che lasciano ben sperare per il giorno dopo....
Prepariamo tutto l'occorrente e puntiamo la sveglia per le 5:00.
Il viaggio, per quanto lunghetto, non ci pesa più di tanto e arrivati a Prada Alta, parcheggiamo l'auto nei pressi della stazione di partenza della seggiovia, ferma in questa stagione.
Sci e ciaspole sono legati agli zaini.....in attesa di trovare la neve, che non si lascia attendere molto.
A "naso" ci facciamo strada nel bosco, puntando sulla cresta nevosa sopra di noi e quando gli alberi si diradano, fino a scomparire del tutto, un biancore luccicante ci accoglie.
E' tutto lì.....davanti a noi: la cresta, i Rifugi, la cima.....sembrano vicini, ma inafferrabili.
Io e Mauro saliamo diretti su pendii piuttosto ripidi, resi immacolati da un sottile strato di neve sceso nei giorni precedenti e che mi permette di procedere senza l'aiuto delle ciaspole, indispensabili in cresta, dove il manto nevoso lavorato dal vento potrebbe tradirci....
Arrivati al Rifugio Fiori del Baldo mi viene la tentazione di fermarmi.....sono stanca.....ma il tratto di cresta che ci separa dalla cima è invitante......un'onda morbida da cavalcare......una scala protesa verso il cielo azzurro.....
Alla fine l'ambizione di arrivare fino alla meta prende il sopravvento e, un passo dopo l'altro, raggiungiamo la vetta....che si affaccia sul lago.
Vietato sporgersi però....se non si vuole finire direttamente in acqua!
Iniziamo la discesa.....io sono più lenta....ma Mauro, tra una scivolata e l'altra, mi aspetta finchè, arrivati nei pressi del Rifugio Mondini, decidiamo di separarci.
Mi capita così di rado di camminare per conto mio....che cerco di godermi questo momento di solitudine, mettendomi addirittura a cantare nell'affrontare la discesa su un pendio ripido, forse più per allontanare la paura di cadere che per le mie doti canore.....e quando mi ritrovo nel bosco procedo silenziosa e guardinga, nella speranza di qualche incontro con gli abitanti del luogo.....caprioli, cervi.....e magari, perchè no, anche qualche folletto o gnomo.....
Intanto i pensieri vagano liberi.....
L'ultimo tratto di discesa mette a dura prova le mie ginocchia e quando vedo Mauro, salito in auto fino alla fine della strada per risparmiarmi un po' di fatica.....mi lascio andare ad un impeto di gratitudine.....
Acqua lacustre.....acqua di mare.....acqua che scende dal cielo.....
Oggi è il Lago di Garda a fare da componente "acquatica" della nostra salita sul Monte Baldo.....
Il Monte Baldo....un altro dei miei progetti mai realizzati.
E' Mauro a fare la proposta di una "ciaspo-sciata" sul Costabella, una delle tante cime di questo imponente gruppo montuoso.
Lunedì sera guardiamo le previsioni....che lasciano ben sperare per il giorno dopo....
Prepariamo tutto l'occorrente e puntiamo la sveglia per le 5:00.
Il viaggio, per quanto lunghetto, non ci pesa più di tanto e arrivati a Prada Alta, parcheggiamo l'auto nei pressi della stazione di partenza della seggiovia, ferma in questa stagione.
Sci e ciaspole sono legati agli zaini.....in attesa di trovare la neve, che non si lascia attendere molto.
A "naso" ci facciamo strada nel bosco, puntando sulla cresta nevosa sopra di noi e quando gli alberi si diradano, fino a scomparire del tutto, un biancore luccicante ci accoglie.
E' tutto lì.....davanti a noi: la cresta, i Rifugi, la cima.....sembrano vicini, ma inafferrabili.
Io e Mauro saliamo diretti su pendii piuttosto ripidi, resi immacolati da un sottile strato di neve sceso nei giorni precedenti e che mi permette di procedere senza l'aiuto delle ciaspole, indispensabili in cresta, dove il manto nevoso lavorato dal vento potrebbe tradirci....
Arrivati al Rifugio Fiori del Baldo mi viene la tentazione di fermarmi.....sono stanca.....ma il tratto di cresta che ci separa dalla cima è invitante......un'onda morbida da cavalcare......una scala protesa verso il cielo azzurro.....
Alla fine l'ambizione di arrivare fino alla meta prende il sopravvento e, un passo dopo l'altro, raggiungiamo la vetta....che si affaccia sul lago.
Vietato sporgersi però....se non si vuole finire direttamente in acqua!
Iniziamo la discesa.....io sono più lenta....ma Mauro, tra una scivolata e l'altra, mi aspetta finchè, arrivati nei pressi del Rifugio Mondini, decidiamo di separarci.
Mi capita così di rado di camminare per conto mio....che cerco di godermi questo momento di solitudine, mettendomi addirittura a cantare nell'affrontare la discesa su un pendio ripido, forse più per allontanare la paura di cadere che per le mie doti canore.....e quando mi ritrovo nel bosco procedo silenziosa e guardinga, nella speranza di qualche incontro con gli abitanti del luogo.....caprioli, cervi.....e magari, perchè no, anche qualche folletto o gnomo.....
Intanto i pensieri vagano liberi.....
L'ultimo tratto di discesa mette a dura prova le mie ginocchia e quando vedo Mauro, salito in auto fino alla fine della strada per risparmiarmi un po' di fatica.....mi lascio andare ad un impeto di gratitudine.....
Tourengänger:
patripoli
Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (14)