Vermigelhütte m.2042 (CH): temperatura molto alta per la stagione.....e la zona!


Publiziert von Alberto , 8. Januar 2014 um 16:02. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Uri
Tour Datum:22 Dezember 2013
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Piz Blas   Gruppo Pizzo Centrale   CH-UR 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 625 m
Strecke:Andermatt m.1436 - Strada per il Passo del Oberalp - Unteralptal - Matill - Rohr m.1542 - Mur m.1582 - Sandstafel m.1630 - Spunn m.1820 - Tross m.1934 - Vermigel m.1978 - Vermigelhütte m.2042 km.10
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - Chiasso - Bellinzona - seguire per il Gottardo - uscita per Goschene/Andermatt - Andernatt [p ] della stazione costo 5 franchi
Unterkunftmöglichkeiten:Vermigelhütte m.2042
Kartennummer:1:25’000 - 1232 Oberalppass 1:50'000 - 256 Disentis - CNS n° 5001 Gotthard

E' da un mese che Andrea mi aveva chiesto di poter fare una ciaspolata per questa giornata,poi verso gli ultimi giorni vi era la difficile scelta di dove andare visto che "l'oro bianco" anche se sceso tra giovedì e venerdì non era di quantità elevate....e poi vi era Giuseppe,suo collega che lo cazzia a dovere se gli fa sorprese con dislivelli e lunghezze astronomiche....puntualmente scelte per soddisfazione propria he he he.

Andrea mi avvisa che a gran richiesta la scelta cadrebbe sulla Rotondohütte (è passato poco tempo dall'ultima volta,ma ci ritorno volentieri ma....),richiesta che solo e unicamente voluta da Andrea (che volpe he he he) mentre Giuseppe sa che non c'è nulla di buono che lo aspetta....a meno che non interviene qualcuno a mettere un freno ad Andrea,facendogli fare una cosina soft.

Avviso Mauro che ci sarebbe la possibilità di fare questa ciaspolata ma nel caso la vorrei fare sempre che non sia gestita,pernottando ma a causa di problemi non si può e visto che la meteo non è delle migliori,anche Andrea preferirebbe andare altrove e mi propina la Vermigelhütte m.2042: gli spiego che la sostanza non cambia in fatto di km. ma come bellezza panoramica questa valle a me personalmente non piace,mentre la val Maighels e decisamente più bella,però visto che la giornata non sarà di quelle con 4 soli cedo a questa proposta (chissà se ha avvisato prontamente Giuseppe a cosa andava incontro he he he).

Ci accordiamo sull'orario di ritrovo a Grandate,poi alle 8,05 siamo ad Andermatt dove lungo la strada per il centro siamo fermati dal posteggiatore che ci fa una serie di domande (forse è la targa che spinge queste persone a rendersi più altruiste verso dei possibili sprovveduti italiani.....) a cui noi rispondiamo precisi....solo che lui non sapeva che in auto vi è chi conosce parcheggi alternativi a quello della stazione,non è per i 5 franchi per tutto il giorno (cosa che da noi sarebbe un salasso) ma è l'evitare un tratto di strada inutile. Quindi gli dico ad Andrea di prendere la strada per l' Oberalppass,giunti nei pressi del parcheggio con il vicino imbocco per la strada dell' Unteralptal,notiamo che è completamente occupato,si fa ritorno al parcheggio della stazione dove ci rassegniamo a doverci prolungare la ciaspolata.

Partiamo alle ore 8,35, la temperatura non è affatto bassa e poco dopo aver percorso un tratto della strada militare,si preferisce ciaspolarsi,mentre la meteo è in continuo evolversi nel migliorare e poi peggiorare,stabilità 0 alla radice quadrata. La presenza di cumuli scivolati a valle sulla strada,fa ben pensare (per chi lo capisce) la pericolosità del tracciato in caso che vi siano state abbondanti nevicate,dato che i pendii della zona sono decisamente erti e facili a scariche di valanghe tra l'altro segnalate anche da un cartello.

Si cammina in molti tratti con un vento gelido che sembra tagliare le orecchie,poi Andrea avvista i lontanissimi camosci che stanno alti e proseguiamo,mentre io ricordo bene dove era ubicata,indicandone la zona: poi siamo superati da due sci alpiniste che dopo un po raggiungiamo e le quali ci domandano se andavamo alla capanna,mentre loro si stavano preparando per la discesa. Sembravano quasi stupite che noi volessimo arrivare fino alla ben visibile struttura ma ancora ben lontana: infatti eravamo gli unici ciaspolatori in zona.

Riesco a vedere il palo ma la bandiera non è appesa,è sinonimo che la capanna non è al momento gestita (secondo la mia esperienza) nonostante il sito confermasse la presenza nei fine settimana del gestore (infatti in questo mese qualche anno fa era già gestita),che avrebbe potuto allietarci con una fetta di torta locale.

Giunti alle ore 12,35 alla capanna,dopo circa 10 km., 4 ore di cammino (3,20 effettive) e un dislivello di 625 m.,notiamo alcuni sci e le tavole da snow che appartenevano ai 5 giovani ticinesi che vi hanno pernottato: capanna accogliente ben attrezzata che invita a fare una 2 giorni,peccato che la zona non mi attrae come paesaggio,poi ogni uno ha i sui gusti. Anche questa capanna è la prima volta che la vedo senza guardiano,quindi posso fare le foto dei alcune parti del suo interno dando spunto a qualche modifica intelligente che dovrebbe essere presa in considerazione da parte dei proprietari di strutture italiane adibite a rifugi alpini.

Noto che si servono di una stufa con pompa per mandare in circolo acqua calda nei caloriferi (come al rifugio Gino e Massimo),una delle ragazze ci avvisa che nel locale sottostante vi è ancora più caldo....doverosamente mi avvio per appurare e fotografare queste sorprese di grande rarità: una stufa a legna da riscaldamento per asciugare il vestiario,2 bagni accessibili di cui uno solo con un grande lavello mentre in quello piccolo vi è il wc e la possibilità di prelevare l'acqua per uso cucina. Oltre alla legna ben ordinata al suo interno,non solo,anche tagliata in pezzi piccoli con un attrezzo che una delle ragazze mi ha fatto vedere come funziona (geniale),ovviamente non per spaccare i classici ciocchi che solitamente trovo. Purtroppo non ho fotografato le camere da letto,sicuramente le immagino ben fornite di piumoni.

Dopo un po i ragazzi resettano e si preparano per la discesa mentre noi ci fermiamo ancora un poco (nessuno ci fa pressa) e decidiamo di ripartire alle ore 15,00 pensando a quanta strada dobbiamo fare ancora e nel mentre la luce lascia il passo all'oscurità della sera,ecco il trenino con i suoi vagoni illuminati che insieme alle luci del paese di Andermatt pare formare una quadro in cui anche noi,finalmente vi faremo parte alle 18,00.


 

Ciao a tutti e alla prossima!

Vista da Gonzo: e alla fine, si fa sempre quello che dico io!! parola di Mr. due di picche durante una partita di scopa.


Tourengänger: Alberto, gonzo


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