Galeotto fu il Pizzo Kkero
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Nella mente dell'organizzatore doveva essere una gita "social" per inaugurare la stagione ski-alp con un itinerario più o meno tranquillo ed una mangiata in compagnia...
Ma... arriva prima la proposta del ristorante che quella della bianca meta... Ponte in Valtellina: si, ok... ma la neve? Andiamo a cercarcela in Valmalenco.
Il gruppo è folto e sufficientemente (al limite del troppo) eterogeneo: proveniamo da mezza lombardia, dai più giovani ai meno, dai "turist-skiers" ai "cima-ad-ogni-costo", dagli sci alle ciaspole...
In 17, abbandonata la prima proposta per manifesta penuria di materia prima, ci spingiamo, oltre Chiesa Valmalenco, fino ai 2000 metri della diga di Alpe Gera ed ai 2100 dell'omonimo lago (ancora completamente liquido).
Sono le 10 passate quando, sci ai piedi, riusciamo ad abbandonare le macchine.
Dal piazzale saliamo sul coronamento della diga, e dopo un'animato confronto sul "di qua o di là" decidiamo per la sponda sinistra ed il sentiero (qualcuno aveva in mano una relazione per una cima che parlava di una strada) che sale verso il rifugio Bignami.
Sentiero stretto, molti traversi un po' ostici per le signore ciaspolate...
Poco prima del rifugio qualcuno davanti ordina l'alt alla colonna... Per la cima... dovevamo partire dalla diga di Campomoro, non da quella di Alpe Gera... abbiamo sbagliato tutto! Dietro front!
Qualcuno mette gli sci sullo zaino, altri tengono su le pelli, personalmente preferisco toglierle per scendere in modo un po' più scorrevole (non stiamo parlando di sciare, vista la caratteristica del sentiero).
Con la coda tra le gambe ce ne torniamo alle macchine, ormai è l'una passata... un solo pensiero nella testa: "Speriamo che almeno i pizzoccheri siano buoni".
Effettivamente meritavano. E meritavano anche gli sciatt proposti come secondo.
Rimane il rimpianto di non essere riusciti a sfruttare al meglio una domenica che dal punto di vista della meteo non si vedeva da un bel po'...
Ma... arriva prima la proposta del ristorante che quella della bianca meta... Ponte in Valtellina: si, ok... ma la neve? Andiamo a cercarcela in Valmalenco.
Il gruppo è folto e sufficientemente (al limite del troppo) eterogeneo: proveniamo da mezza lombardia, dai più giovani ai meno, dai "turist-skiers" ai "cima-ad-ogni-costo", dagli sci alle ciaspole...
In 17, abbandonata la prima proposta per manifesta penuria di materia prima, ci spingiamo, oltre Chiesa Valmalenco, fino ai 2000 metri della diga di Alpe Gera ed ai 2100 dell'omonimo lago (ancora completamente liquido).
Sono le 10 passate quando, sci ai piedi, riusciamo ad abbandonare le macchine.
Dal piazzale saliamo sul coronamento della diga, e dopo un'animato confronto sul "di qua o di là" decidiamo per la sponda sinistra ed il sentiero (qualcuno aveva in mano una relazione per una cima che parlava di una strada) che sale verso il rifugio Bignami.
Sentiero stretto, molti traversi un po' ostici per le signore ciaspolate...
Poco prima del rifugio qualcuno davanti ordina l'alt alla colonna... Per la cima... dovevamo partire dalla diga di Campomoro, non da quella di Alpe Gera... abbiamo sbagliato tutto! Dietro front!
Qualcuno mette gli sci sullo zaino, altri tengono su le pelli, personalmente preferisco toglierle per scendere in modo un po' più scorrevole (non stiamo parlando di sciare, vista la caratteristica del sentiero).
Con la coda tra le gambe ce ne torniamo alle macchine, ormai è l'una passata... un solo pensiero nella testa: "Speriamo che almeno i pizzoccheri siano buoni".
Effettivamente meritavano. E meritavano anche gli sciatt proposti come secondo.
Rimane il rimpianto di non essere riusciti a sfruttare al meglio una domenica che dal punto di vista della meteo non si vedeva da un bel po'...
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