Corno Birone - Monte Rai - Monte Prasanto

Giro classico con la variante (almeno per me) del sentiero del 50° SEC lungo il versante est del Monte Rai.
Tappa 1: da Gajum (485 m) al rifugio Terz'Alpe (793 m). Da Gajum seguire le indicazioni per il sentiero n° 2 (o sentiero geologico). Il sentiero, frequentatissimo, segue il fondo della val Ravella ed è costellato di cartelli che spiegano le caratteristiche geologiche della zona. Interessante la marmitta dei giganti.
Tappa 2: dal rifugio Terz'Alpe (793 m) al Culmen (ampio valico tra il Monte Rai e il Monte Cornizzolo - 1100 m). Dal rifugio Terz'Alpe si segue il sentiero n° 6 (è in pratica la continuazione della strada che proviene dalla Prim'Alpe). Ad un certo punto abbandonare la stradina e seguire i segnavia. Il sentiero risale abbastanza gradualmente il fianco della montagna e arriva all'Alpe Alto (1096 m), antico nucleo adibito all'alpeggio, del quale rimangono alcuni ruderi, in parte recuperati, anche con tavoli e panche per la sosta. Si continua tralasciando i sentieri per la bocchetta di san Miro e per la chiesa di san Miro. Il percorso prosegue ormai quasi in piano per arrivare al valico del Culmen, posto fra Monte Rai (a sinistra) e Monte Cornizzolo (a destra).
Tappa 3: dal Culmen (1100 m) al Corno Birone (1116 m). Non lasciatevi ingannare dal dislivello! Il sentiero scende fino a 900 m circa per poi risalire, il tutto per aggirare le rocce della parete est del Monte Rai. Arrivati al Culmen dirigersi verso il Monte Rai: a sinistra si va verso la torre ripetitore tramite la strada di servizio, diritto si sale lunga la cresta al Monte Rai, a destra si imbocca il sentiero 50° SEC (segnavia 9a) che porta appunto al Corno Birone. Il sentiero in questione, dopo un centinaio di metri si biforca, si tiene quindi la sinistra evitando la traccia che scende verso San Pietro al Monte. Come già accennato l'itinerario ci fa scendere di quota per aggirare le varie rocce che scendono dalla parete del Monte Rai e arriva fino a quota 900 metri circa innestandosi sul sentiero n° 9 che sale da Civate. Si sale quindi lungo le roccette (niente di particolare in condizioni meteo buone) e ci si porta ad una bocchetta. Ormai il Corno Birone è vicino e lo si raggiunge seguendo il filo di cresta verso destra. Sulla cima una croce e un panorama veramente bello sulle Grigne, il Resegone e il lago di Annone.
Tappa 4: dal Corno Birone (1116 m) al Monte Rai (1261 m). Facile! basta seguire la cresta e si arriva in vetta al Rai e laggiù si scorge il Corno Birone, ormai piccolo e lontano.
Tappa 5: dal Monte Rai (1261 m) al Monte Prasanto (1244 m). Si scende verso la bocchetta di San Miro e si risale nel bosco. In breve si è sul Prasanto, monte ricco di antenne e ripetitori di ogni tipo purtroppo..
Tappa 6: dal Monte Prasanto (1261 m) alla Colma di Ravella (con visita al sasso Malascarpa e al faggio monumentale (Fò o Foo). Dalla cima del Prasanto si scende verso il sasso Malascarpa, muraglione roccioso di origine marina, ricco di fossili; interessante la sosta anche alla piazzola dalla quale si vedono i campi solcati, fenomeno di carsismo superficiale. Arrivati infine alla colma si può fare una breve deviazione alla fontana dell'acqua del Fò, presso la quale si trova un enorme faggio.
Tappa 7: dalla Colma di Ravella (1000 m) a Gajum (485 m), passando per le tre alpi: Terz'Alpe, Second'Alpe e Prim'Alpe. Arrivati a quest'ultima si può continuare lungo la stradina, oppure imboccare il sentiero dello spaccasassi in discesa (cosa che io preferisco) che riporta a Gajum.