Pont-en-Royans e Grottes de Chorance


Publiziert von paoloski , 28. März 2013 um 15:35.

Region: Welt » Frankreich » Drome » Vercors
Tour Datum: 3 August 1991
Mountainbike Schwierigkeit: L - Leicht fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: F 
Zeitbedarf: 10:00
Aufstieg: 1100 m
Abstieg: 1100 m
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Giro ad anello.
Kartennummer:IGN 3236 OT Villard-de-Lans e IGN 3136 OT Combe Laval

Oggi è il compleanno di Anna ed il tempo si preannuncia splendido. Nei giorni scorsi avevamo visto foto e depliants di due delle maggiori attrazioni della zona: Pont-en-Royans e le grotte di Chorance. Esiste una linea di pullman che scende a Pont ma per andare a vedere le grotte non c'è nessun mezzo pubblico, decidiamo di noleggiare due biciclette. L'offerta è limitata alla sole VTT, velò tous terrains, cioè delle MTB con pneumatici molto artigliati...non il massimo per percorrere lunghi tratti di asfalto ma, tant'è, questa è l'offerta!
Partiamo: prima tappa, i Grandes Goulets, cioè le gallerie che si trovano nei pressi de les Barraques-en-Vercors, dove la D518 è letteralmente scavata nella roccia: la Vernaison ha scavato un vero canyon, in questo punto talmente stretto e scosceso che i raggi del sole vi arrivano solo, per poco, a mezzogiorno ed in estate.
Ci fermiamo per qualche foto ricordo prima di proseguire. Dopo le gallerie le gole si allargano e, finalmente, possiamo pedalare al sole, nonostante si sia in discesa e su asfalto infatti con queste gomme super tassellate bisogna  pedalare.
Alla fine della discesa eccoci a Pont-en-Royans, il paese si trova alla confluenza della Vernaison con la Bourne, in un posto stretto fra pareti scoscese, giocoforza le case si sviluppano in verticale e sono, in parte, letteralmente sospese sull'acqua. Scendiamo a rinfrescarci al fiume che qui, dopo chilometri di salti e cascate finalmente si calma formando anche delle spiaggette di ghiaia al di sotto delle maisons suspendues. Il luogo è veramente suggestivo, verrebbe voglia di fermarsi ad oziare ma ora ci aspettano un bel po' di chilometri di salita: la giornata è appena iniziata!
Ripartiamo percorrendo la D531, fino al paese di Chorance la salita è decisamente tranquilla, il paesaggio godibilissimo, anche il caldo non è eccessivo.
Raggiungiamo il bivio con la strada che sale alle grotte, in teoria è asfaltata, in pratica le buche sono talmente numerose che le nostre biciclette trovano, infine, un terreno a loro più consono.
I poco più che 100 metri di dislivello sono praticamente tutti al sole, le macchine che passano sollevano nuvole di polvere che, combinata al nostro sudore, fa si che quando arriviamo all'ingresso delle grotte siamo in condizioni pietose. Ci rinfreschiamo ad una fontana e poi acquistiamo i biglietti per la visita.
All'interno la temperatura è decisamente più fresca ma con la nostra giacca a vento stiamo proprio bene.
Le grotte superano ogni nostra aspettativa: si tratta di un complesso di ben sette grandi cavità che si sviluppano per oltre 10 Km e sono per buona parte visitabili anche da non speleologi, quella che però lascia veramente senza fiato per la sua bellezza è quella detta di Coufin: dalla volta scendono centinaia di stalattiti di pochi millimetri di diametro e lunghe fino a due metri, quasi trasparenti che si riflettono in un lago sotterraneo sottostante, uno spettacolo emozionante valorizzato anche da una sapiente illuminazione.
La visita prosegue con la visita delle altre grotte che si raggiungono camminando a fianco di un fiume sotterraneo che forma bellissime cascatelle, in una grande sala si trovano delle teche  in cui vivono esemplari della fauna ipogea: ragni, vermi e protei, sorta di lucertole cieche ed albine.
In un altra sala ha luogo uno spettacolo "Suoni e Luci" che abbina l'illuminazione puntuale di stalattiti e stalagmiti dalle forme bizzarre ai Carmina Burana di Orff ed a pezzi di Beethoven.
All'uscita dalle grotte siamo "assaliti" da un'ondata di caldo, ridiscendiamo alla D531 e riprendiamo la salita: da qui a la Marteliere, poco prima di St. Julien- en-Vercors, che con i suoi 925 metri è il punto più alto del nostro giro, sono quasi 500 metri di dislivello. A dire il vero non sono le gambe od il caldo a darci problemi bensì il fatto che, non avendo programmato di usare delle bici, non siamo attrezzati con dei pantaloncini imbottiti: abbiamo dei seri problemi a stare in sella!
Comunque, pedalando quasi sempre in piedi o seduti ma con la giacca a vento a fare da imbottitura supplementare alla sella, raggiungiamo St. Julien, di fianco alla chiesa c'è un invitante baretto con dei tavolini sotto dei tigli...è tardi ma ci meritiamo una sosta ed un rinfrescante ghiacciolo!
Da St. Martin la strada è un susseguirsi di saliscendi ma le grosse salite sono finite, ci manca l'ultimo breve strappo da les Bayles a la Chapelle, sono le 19,30 passate, il tipo che ci ha noleggiato le bici comincierà a pensare male. Anna è decisamente provata, faccio un ultimo sforzo e scatto, si fa per dire, avanti per raggiungere il nostro noleggiatore prima che si rivolga alla Gendarmerie.
Quando gli raccontiamo del nostro giro ha una leggera slogatura alla mascella, parlando poi scopriamo che conosce Varese per esserci stato per lavoro alcune volte. Ritiriamo le carte d'identità che avevamo lasciato come pegno, paghiamo e ci dirigiamo al campeggio. Dopo una doccia interminabile siamo pronti per la cena: di cucinare non se ne parla, stasera proviamo il Nouvelle Hotel dove ci assicurano si mangia magnificamente e le porzioni sono abbondanti.
Così è: abbiamo qualche difficoltà a mangiare tutto quanto ci viene servito annaffiato da una buona bottiglia di Clarette de Die, il vino locale.

Bel giro, una cinquantina di chilometri con 1100 metri di dislivello che per dei non ciclisti non sono poi pochi.
Le grotte di Chorance, come si dice, valgono il viaggio, Pont-en-Royans con le sue case a picco sulla Bourne è veramente notevole.

Tourengänger: paoloski, annna


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