Combe Laval

In montagna, si sa, è difficile che il bel tempo duri a lungo, anche il Vercors non fa eccezione: è un continuo alternarsi di splendide giornate di sole e di uggiosi giorni di pioggia. Oggi è una di queste giornate, la nostra piccola tenda non è molto confortevole, dopo un po' di tempo passato a parlare, a leggere, a dormire, si sente l'esigenza di uscire. Verso mezzogiorno cessa di piovere, il cielo è nuvoloso ma non sembra avere intenzione di riprendere ad annaffiarci, scendiamo in paese per mangiare qualcosa all'Hotel des Sports, di far da mangiare con 'sto tempo non se ne parla, poi decidiamo di fare un giro nei dintorni. Ci dirigiamo verso la frazione di les Bernards e da qui a quella di les Ronnins, quest'ultima è un grosso nucleo di case contadine con stalle e campi tutt'intorno, saliamo al vicino Col de Maupas e seguiamo poi la strada forestale che porta a les Meyniers, siamo a picco sulla Combe Laval, una grande gola con pareti quasi verticali che scende verso Nord per terminare nella piana nei pressi di Saint-Jean-de-Royans.
Seguiamo il sentiero e poi la dipartimentale, deserta, fino al Col de la Machine. Il cielo è sempre nuvoloso ma almeno non piove, riprendiamo la via del ritorno ripercorrendo la strada fatta all'andata e rientriamo a la Chapelle.

Breve gita che porta a conoscere una delle tante valli profonde che circondano questo altopiano, si passa per magnifici campi coltivati dove i numerosi papaveri e fiordalisi frammisti al grano sono testimonianza di uno scarso o nullo uso di pesticidi, si seguono le strada forestali dove i numerosi tronchi scorteggiati parlano del duro lavoro dei boscaioli La Combe Laval è impressionante per la sua verticalità e, con il tempo odierno, la sua cupezza.