Cimetta d’Orino / Omino di pietra (1820 m)


Publiziert von siso , 31. Oktober 2012 um 09:15.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:29 Oktober 2012
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Cima dell'Uomo   CH-TI 
Zeitbedarf: 6:15
Aufstieg: 1153 m
Strecke:Monti di Cima (677 m) – Arbarello (951 m) – Fontane di Biasca (1220 m) – Capanna Ticino (1455 m) – Capanna Sementina (1460 m) – Capanna Mognone (1463 m) – Alpe di Morisciolo (1718 m) – Cimetta d’Orino (1820 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Sud: uscita autostradale Bellinzona-Sud – Giubiasco – Sementina – San Defendente – Monti di Cima (677 m).
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Mognone (1463 m).
Kartennummer:C.N.S. No. 1313 - Bellinzona - 1:25000.

La quota 1820 m si riferisce all’omino di pietra; la Cimetta d’Orino citata dalla carta topografica svizzera, quotata 1787 m, è posta 200 m più a Sud.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:45

Fine dell’escursione: ore 15:00

Temperatura alla partenza: 7°C

Temperatura al rientro: 10,5°C

 

Escursione all’indomani della prima nevicata della stagione a basse quote (circa 800 m). Oggi giornatona: cielo terso con ancora i bellissimi colori autunnali.

Esco dall’Autostrada A2 a Bellinzona-Sud; poco prima di Giubiasco mi immetto sulla Via del Ticino, che attraversa il Piano di Magadino fino a Sementina. Da Sementina imbocco la stradina Via delle Vigne, poi Via Mondò, che in circa 4 km mi porta fino a San Defendente e ai Monti di Cima (677 m).

 

Parto alle 8:45 da questo monte, risalendo il sentiero nel castagneto. Il percorso, ben segnalato quasi ovunque, è in buona parte boschivo, con numerosi alpeggi caratterizzati da rustici molto ben tenuti. Non è evidentemente solo una questione di buon gusto: con la disponibilità finanziaria è fin troppo facile riattare secondo il progetto di un valido architetto e con materiale di prim’ordine. Pregevole l’alpeggio “Arbarello”: pascolo perfettamente conservato, rustici in ottimo stato, panorama incredibile sul Piano di Magadino. Qualche purista obietterà che le ampie vetrate non hanno nulla a che fare con i rustici…

 

L’alterazione grafica dei toponimi è un fenomeno diffuso in tutte le nazioni. Il linguista Mario Frasa cita proprio l’esempio di Arbarél, che può essere trascritto facilmente conservando la veste dialettale, oppure tradotto nell’italiano “Alberelle”. Adottando la forma “Arbarello”, la carta nazionale traduce soltanto la parte finale del nome, equivocando per giunta sul suffisso. Oggi la tutela della toponomastica nella cartografia svizzera è garantita. Delle speciali “commissioni di nomenclatura”, di nomina cantonale, vegliano anche affinché certi errori dei cartografi bernesi non si ripetano.

 

Lungo il sentiero si incontrano numerose fontane: non conviene quindi portarsi un carico eccessivo di bibite. Dai 950 m di quota, il castagneto viene sostituito dal betulleto. Raggiunto il crinale, il vento fa abbassare drasticamente la temperatura. Il sentiero si snoda ora sul versante destro della Valle Sementina, in direzione Ovest: betulle a meridione, faggi a settentrione. I rustici riattati non mancano nemmeno su questa costa. Mi imbatto in un Cristo di cemento, di scarso valore artistico, ma sicuramente molto fotografato. La spolverata di neve aumenta di spessore; a quota 1400 m mi induce addirittura ad un errore di percorso, a cui rimedio dopo 90 m di “pascolata” tra cespugli e betulle rade.

Lo sguardo si apre sul Delta della Maggia, sulle Bolle di Magadino e sulla Cima di Morisciolo.

Il primo edificio dell’Alpe Mognone che si incontra è la Capanna Ticino (1455 m). L’edificio, usato da decenni dai cacciatori, è ancora chiuso al pubblico. Il Patriziato di Sementina intende tuttavia ristrutturato per trasformarlo in un accogliente rifugio. A ottanta metri di distanza si arriva al secondo: la Capanna Sementina (1460 m). I lavori sono stati portati a termine nell’estate del 2006 grazie all’opera di un gruppo di volontari. Questa capanna, anch’essa molto accogliente, è normalmente chiusa al pubblico, ma è comunque disponibile previa riservazione.

Percorro altri 15 m ed arrivo alla più famosa Capanna Mognone (1463 m). Che piacere, la porta non è chiusa a chiave; sono accolto da un amabile tepore: nella stufa c’è ancora della brace ardente. Apprezzo molto il fatto che i gestori lascino a disposizione delle bibite, bottiglie di vino comprese; è un vino di buona qualità al prezzo massimo di venti franchi, oppure 14.- €: ancor più conveniente!

La capanna è ubicata in un luogo incantevole! Lodevole l’iniziativa del Patriziato di Sementina, che ha permesso al grande pubblico degli escursionisti di conoscere questa zona.

Tre pannelli panoramici riportano i nomi delle cime che si possono scorgere. Interessante e curioso l’accostamento tra il Monte Gambarogno e il Principato di Monaco: dedicato a chi è dotato di una vista d’aquila.

Visto le ottime condizioni meteorologiche, non mi lascio sfuggire l’occasione per raggiungere la nota Cimetta d’Orino. Il sentiero passa dalla bellissima Alpe di Morisciolo (1718 m). Comprende tre rustici in muro a secco di ottima fattura: un colpo d’occhio stupendo; alpeggio da vedere assolutamente. Anche qui ho la sorpresa di trovare una porta non chiusa a chiave, a tutto vantaggio di coloro che venissero sorpresi da un temporale.

L’omino di pietra dista 600 m. Seguo le impronte fresche lasciate da un escursionista accompagnato da un cane. Raggiunta la sella, ha svoltato a destra, verso la Cima di Morisciolo. Io proseguo a sinistra ancora per 120 m, fino alla meta prestabilita.


                                       Verso la Cimetta d'Orino (1820 m)

Guardo l’altimetro: mi trovo a 1820 m. Mi rendo conto che questa non è la Cimetta d’Orino; la vera vetta è posta più in basso, 200 metri più a Sud.

 

Spira un vento gelido! Cerco il libro di vetta. Lo trovo nella classica gamella militare, ma ho la sorpresa di constatare che è surgelato: impossibile sfogliarlo! Anche questa è una prima.

Affronto la discesa fino ai Monti di Cima (circa 1150 m di dislivello) seguendo più o meno lo stesso itinerario della salita.

 

Appagante escursione nei comuni di Sementina e Gudo, passando da incantevoli alpeggi ubicati su panoramici terrazzi.
Gita raccomandabilissima!

 

Tempo di salita: 3:05 h

Tempo totale: 6:15 h

Tempi parziali

Monti di Cima (677 m) Capanna Mognone (1463 m): 2 h

Capanna Mognone (1463 m) – Cimetta d’Orino (1820 m): 1:05 h

Dislivello in salita: 1153 m

Sviluppo complessivo: 11,1 km

Difficoltà: T2

Coordinate Cimetta d’Orino: 715.559 / 118.135

Libro di vetta: sì, ma surgelato

Copertura della rete cellulare: da sufficiente a buona


Tourengänger: siso


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