Pizzo San Martino

C'è bisogno di fare un po' di dislivello in vista del Bishorn. Decidiamo per il Pizzo San Martino in Antrona. Conosciamo molto bene la zona Cingino - Antigine - Camposecco ma da questo lato della Val Troncone ci siamo avventurati poco, è ora di farci un giro abbastanza serio. Il percorso è molto lineare, diga di Campliccioli, poi in fondo al lago si sale verso l'alpe Valaverta, passo Valaverta e cima.
Arriviamo abbastanza presto, è nuvoloso, più che altro nebbioso e soprattutto molto umido. Ce ne accorgiamo subito, passato il lago il sentiero sale subito, deciso, senza pause per quasi 500m di dislivello. Sudiamo l'impossibile, nel bosco iniziale manca quasi l'aria per la grande umidità. Passata l'alpe Valaverta la situazione migliora, la visibilità è sempre zero ma almeno qui si muove un po' d'aria. Il sentiero è ben segnalato ma, secondo noi, veramente poco frequentato. Sembra che la maggior parte di coloro che sale la cima lo faccia dalla Valle Anzasca, anche se sono quasi 300m di dislivello in più.
Prima di raggiungere il passo Valaverta troviamo neve, un nevaio abbastanza ripido ma agevole. In breve siamo al passo, tra le nuvole tanto per cambiare. Ora il sentiero passa sul versante Anzasca, taglia la base della cima, è piuttosto esile e attraversa pendii erbosi piuttosto ripidi. Si giunge ad una bocchetta da cui si sale su blocchi verso la cima, l'ultimo tratto ha delle catene ma niente di estramamente difficile. In vetta vista azzerata. Mangiamo rapidamente perchè inizia anche a fare freddo. La discesa è come la salita, abbastanza monotona per via della scarsa visibilità. Velocemente raggiungiamo il lago e lo costeggiamo fino all'auto. Peccato, la vista dovrebbe essere molto bella dal Pizzo, comunque ci siamo fatti una bella sgambata.