Tsoume des Boucs (3263 m)


Publiziert von Sky , 17. September 2012 um 20:52.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:16 September 2012
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I   CH-VS 

Previsioni stupende.. Deciso : ad una settimana sola di distanza torno in solitaria nella mia amata Valpelline !

Studiando il Brandt, individuo questa cima.. semplice e panoramica.. vicina alle precedenti (Tête Blanche de By, Tête du Filon, Mont Avril, Petit Blanchen) ma con un punto di vista comunque diverso.

Il punto di partenza e la valle, una delle tante laterali della Valpelline, sono pure diverse. Arrivato a Dzovenno, ancora col buio, vedo che la strada che porta a Ru è praticabile, asfaltata e non vietata al transito, per cui procedo e parcheggio. Metto le scarpette e parto. Vedo a malapena la strada, poi a poco a poco incomincia a farsi un po’ chiaro.. Vedo la nebbia attorno a me.. Non mi preoccupo, le previsioni sono chiare !

Salgo tranquillo.. non voglio sforzarmi eccessivamente.. sono arrivato qui all’alba proprio per potermela prendere comoda.. Evito accuratamente tutte le scorciatoie per il rifugio. Ad un certo punto vedo che la strada sta andando in direzione esattamente opposta rispetto al primo waypoint che ho impostato (il rifugio Crête Sèche). Penso che faccia una curva molto larga.. In effetti è così.. Arrivo ad un alpeggio. C’è un cane che mi abbaia.. esce il padrone che mi saluta e mi chiede se cerco il rifugio.. Mi dà qualche indicazione.. con questa nebbia ! In effetti, non si vede un tubo ! Da qui in poi c’è un sentiero che corre quasi orizzontale fino al rifugio. Ad un certo punto, come sempre in questi casi, sfondo le nubi !! Faccio delle foto stupende.. Lì incontro e supero un gruppo, diretto, a loro dire, al col du Chardoney. Passo dal bivacco Spataro e percorro il grande pianoro. Non sono stanco, oggi. Meno male. Seguo la traccia per il col du Crête Sèche. Non vorrei passare di lì, ma alla fine ci finisco lo stesso ! Il panorama si apre sul versante Vallesano.. Wow !

Proseguo seguendo dei segni banco-blu-bianco, tenendomi sul confine. Vedo un gruppo fermo sotto un ghiaione. Mi metto il casco, che è meglio ! Salgo anch’io.. Un po’ di fatica per le pietre mobili (ma di tutt’altra pasta rispetto a quelle infide di settimana scorsa) e li raggiungo. Mi accodo. Un ragazzo mi chiede se voglio passare, dico che non c’è problema, poi però approfitto che loro fanno una esse ed io tiro dritto, passandoli. Sono più o meno sotto la cima.. così almeno dice il mio GPS.. Salgo, arrivo in cresta e.. ecco la cima di fronte a me, una ventina di metri più avanti, con in mezzo uno strapiombo ! Ovviamente torno sui miei passi, faccio un traverso e poi gli ultimi metri su delle placche abbastanza delicate.. il punto più difficile della giornata. Sono in vetta ! il panorama è qualcosa di stupendo.. molto aperto.. il cielo tersissimo, senza una nube.. Dopo un po’ vedo sbucare, in cordata, il gruppetto che avevo superato, proprio sullo sperone dove ero arrivato io per sbaglio ! Il capocordata mi chiede, in francese, dov’ero passato. Invece di tornare indietro, ciononostante, scende da lì.. mette qualche ancoraggio.. risale le placche ed arriva da me. Ci facciamo i complimenti. Poi arrivano tutti gli altri. Il capocordata, l’anziano del gruppo di ginevrini, elenca tutte le cime che si vedono da lì. Io sorrido.. sono tutte cime che amo e conosco molto bene ! Qualcuna, su cui hanno qualche indecisione, gliela dico io ! È prestissimo. Sto un po’ ad ammirare il panorama. Curioso vedere montagne, come il Mont Blanc de Cheilon, esattamente dalla parte opposta rispetto a quella da cui si è soliti vederle.. Scendiamo insieme, loro sempre incordati, io sempre in libera. Tranquillo. Tolti gli imbraghi, loro si fermano ancora, io punto diretto al Col du Chardoney e da lì, seguendo le morene, fino a valle, evitando di passare dal Col du Crête Sèche.

Oggi le ginocchia sembrano tornate a posto.. il dislivello è meno dell’altra volta, dove ho sofferto davvero. Starò incominciando a smaltire le 4 settimane intense di Agosto ?!

 

Nota : sulla CNS la cima (o, meglio, la cresta) ha il nome di Tsoume des Boucs, così come nell’edizione del 2001 della “Guide des Alpes Valaisannes”. In quella del 1987, invece, il nome era Tourme des Boucs. In entrambe le edizioni è riportata anche la dizione alternativa Troume des Boucs.


Tourengänger: Sky
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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LaGazelle hat gesagt: Wow!
Gesendet am 18. September 2012 um 14:54
Great scenery! Great pics! I am jealous again...
ALG

Sky hat gesagt: RE:Wow!
Gesendet am 18. September 2012 um 16:08
Yes, it was a beautiful place and a beautiful weather !
Lovely Valpelline and lovely Valais, as usual..
See you,
Sky


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