Cima Capi : ferrata Susatti e sentiero attrezzato Foletti
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Sabato abbiamo in programma la prima ferrata in val Sarca, la giornata è molto afosa e sappiamo che la ferrata è esposta e molto soleggiata.
Speriamo molto che la brezza che spira continuamente su Riva, ci consenta una salita un pò meno calda del previsto, così partiamo da Verona con Marco che decide di accompagnarci nell'impresa.
Arriviamo a Biacesa alle 10,30, il tempo di scaricare gli zaini e prepararci e poi via verso il sentiero soprastante il paese, sappiamo che come al solito siamo in ritardo, ma tantè da Verona a Riva il tempo è sempre quello, circa un'ora e siamo partiti tardi(alle 9) perchè le notti sono leggermente insonni.
Il sentiero si snoda prima nell'estremità del paese e poi nel bosco, anche se il sentiero è ombreggiato il caldo e soprattutto l'afa si fà sentire; comunque dopo circa un'ora siamo ai piedi della ferrata giungendo assieme a tre ragazzi tedeschi che provengono direttamente da Riva attraverso il sentiero 405.
Dopo aver indossato l'attrezzatura si inzia la salita che non è tecnicamente bella come l'ultima fatta sul Carega, ma che comunque ha il suo interesse tecnico e soprattutto ha una notevole interesse paesaggistico(veramente unica e la + bella finora fatta) ed una discreta esposizione in alcuni tratti.
Arriviamo così verso le 13 sulla cima a 907 metri, lo spettacolo è veramente unico, con il lago di Garda nella parte Trentina ai nostri piedi e con una regata in pieno svolgimento, visitiamo i resti dei bunker e delle trincee Austriache, servite per respingere gli attacchi dei fanti e dei finanzieri Italiani nell'aprile del 16(Vedere Pareti verticali).
Dopo avere mangiato i nostri panini e riposato all'ombra degli alberi della cima, e dopo avere recuperato i liquidi spesi, ci dirigiamo verso il sentiero alpinistico Foletti, questo sentiero ci permette di arrivare al bivacco Arcioni da dove, tramite il sentiero 460 scendiamo al paese di Biacesa, dove arriviamo alle 16 circa.
Speriamo molto che la brezza che spira continuamente su Riva, ci consenta una salita un pò meno calda del previsto, così partiamo da Verona con Marco che decide di accompagnarci nell'impresa.
Arriviamo a Biacesa alle 10,30, il tempo di scaricare gli zaini e prepararci e poi via verso il sentiero soprastante il paese, sappiamo che come al solito siamo in ritardo, ma tantè da Verona a Riva il tempo è sempre quello, circa un'ora e siamo partiti tardi(alle 9) perchè le notti sono leggermente insonni.
Il sentiero si snoda prima nell'estremità del paese e poi nel bosco, anche se il sentiero è ombreggiato il caldo e soprattutto l'afa si fà sentire; comunque dopo circa un'ora siamo ai piedi della ferrata giungendo assieme a tre ragazzi tedeschi che provengono direttamente da Riva attraverso il sentiero 405.
Dopo aver indossato l'attrezzatura si inzia la salita che non è tecnicamente bella come l'ultima fatta sul Carega, ma che comunque ha il suo interesse tecnico e soprattutto ha una notevole interesse paesaggistico(veramente unica e la + bella finora fatta) ed una discreta esposizione in alcuni tratti.
Arriviamo così verso le 13 sulla cima a 907 metri, lo spettacolo è veramente unico, con il lago di Garda nella parte Trentina ai nostri piedi e con una regata in pieno svolgimento, visitiamo i resti dei bunker e delle trincee Austriache, servite per respingere gli attacchi dei fanti e dei finanzieri Italiani nell'aprile del 16(Vedere Pareti verticali).
Dopo avere mangiato i nostri panini e riposato all'ombra degli alberi della cima, e dopo avere recuperato i liquidi spesi, ci dirigiamo verso il sentiero alpinistico Foletti, questo sentiero ci permette di arrivare al bivacco Arcioni da dove, tramite il sentiero 460 scendiamo al paese di Biacesa, dove arriviamo alle 16 circa.
Tourengänger:
Amadeus
Communities: Hikr in italiano
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