Atmosfera da Klondike oggi....
Lo so, vivere una giornata di sole in montagna è sempre auspicabile, ma ogni tanto assaporare queste atmosfere non guasta, si risvegliano sensazioni diverse, non usuali..... ricordi ancestrali di vita dura e di lotta per la sopravvivenza, ricordi e sensazioni che possono eccitare fortemente chi di noi ancora non ritiene che passare una giornata sconnessi da internet o senza essere chiamati da nessuno sul cellulare non rappresenti un dramma esistenziale.
Questa mattina siamo solo in 9 alla partenza, pochi per una gita sociale, ma dovendo fare il cosiddetto capogita non ne sono affatto scontento, anzi, sarà l'occasione per poter "sforare" dal programma ufficiale, cosa da me sempre gradita.
Il programma prevede la salita al Passo di Mezzeno, ma la mia intenzione è di salire la cima che lo divide dal Passo dei Laghi Gemelli.
Su questa nel 2007 è stata posta una croce ed è stata dedicata a papa Woityla, ma se andate su internet e cercate "Cima Giovanni Paolo II" ne troverete a decine, sparse ovunque, se cercherete invece "Cima Mezzeno" ne troverete solo una, questa!
Intorno al Mezzeno svettano il Monte Corte, l' Arera, il Menna, il Farno e il Pizzo Becco..... altezzosi nei suoi confronti perchè nessuno ha osato cambiare loro il nome.
Io che stò dalla parte degli ultimi perchè, beati loro, saranno i primi.....riconosco la sua dignità e continuerò a chiamarla Cima Mezzeno!
Questa salita è una classica sci alpinistica della zona e noi pedoni, dopo aver raggiunto le Baite di Mezzeno lungo la strada innevata, proseguiamo sulle tracce di neve dura superando la prima ripida rampa che ci porta alle conche sovrastanti e al Bivacco Mezzeno, piccola e bella baita ristrutturata ma alquanto spoglia.
In alto ora si vedono i due colli: a sinistra quello di Mezzeno, con la croce, mentre a destra il colle senza nome che adduce alla nostra meta.
Raggiunto quest'ultimo e calzati i ramponi ripartiamo infine per l'ultimo balzo lungo la cresta, dove lascio a Graziella e Luminita, avvolte in uno splendido e luminoso cielo grigio, l'onore di calcare per prime la cima (la verità è che non reggo il loro passo.....dicono!).
Giù, sulle ultime rampe, alcuni desistono, mentre Brunella seguita da Moreno ci raggiunge.
Esilde infine, completerà il poker di Regine sulla vetta.
Lunghezza km 15
Dislivello m 1100
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