Cima Pianchette e Rifugio Croce di Campo (con ciaspole)


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 25. Januar 2011 um 10:52. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:23 Januar 2011
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 1075 m
Strecke:Strada Bubegno (fraz S.Bartolomeo) / Tecchio Q1085 - Tecchio Q1300 - Rifugio Croce di Campo Q1750- Cima Pianchette Q2175 - ritorno a Q1860 e Pranzo - ritorno dalla stessa via
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Raggiungere San Bartolomeo in Val Cavargna, passando dalla strada Porlezza - Grandola ed Uniti (salendo da Bellagio sul lago di Como, oppure da Porlezza passando dal Lugano). Attraversare i vari centri abitati di S.Bartolomeo e le sue frazioni, all' uscita del paese all' altezza del civico 691, prendere a destra una strada asfaltata in salita (nessuna indicazione specifica). Salire la strada che incrocia la Via S.Antonio (si può prendere anche questa via che parte dal centro del paese, ma è molto stretta nei passaggi tra le case). Si passa a fianco (lato sinistro salendo) ad un piccolo santuario, San Antonio. Proseguire sempre su strada asfaltata fino a quando è possibile. In caso di nevicate abbondanti si parte dai 1000mt del paese, d' estate si sale fino a Tecchio a 1300mt. La stradina non viene pulita e d'inverno è ghiacciata. Parcheggiare dove possibile e salire lungo la strada.
Kartennummer:Kompass 91

Cima Pianchette e Rifugio Croce di Campo, bello e faticoso

 

Altro weekend di tempo spettacolare, un peccato non approfittarne!

Partiamo con la vettura al completo, anzi a dire il vero siamo ben in sei, tutti i quattro soliti più due amici che di tanto in tanto si uniscono alle nostre scorribande.

Si DEVE ciaspolare, Paolo (Brown) ha questa mania,  e noi volentieri lo accontentiamo. Purtroppo la situazione neve non è delle migliori, le montagne attorno a casa sono pelate (1300mt), solo il Generoso mostra ancora il manto bianco, ma sopra i 1500mt circa e non uniforme.

Il tempo buono, il gelo ed il fatto che non nevica da varie settimane, ci obbligano a salire di quota.

Ma siamo stati particolarmente fortunati nelle ultime uscite, al Pizzo Rossetto, e al Foisc.

Meta di questa escursione la Cima Panchette, in Italia ed in particolare in Val Cavargna, non molto conosciuta a dire il vero, il vicino ed elegante Pizzo di Gino, le ruba certamente l’attenzione degli escursionisti, ma è frequentata d’ inverno dai ciaspolatori e sci-alpinisti.

Il punto di partenza è la stradina che da S.Nazzaro in Val Cavargna (in particolare la sua frazione di Bubegno), sale verso Tecchio.

Con neve abbondante, bisogna parcheggiare nel paesino, oppure tentare di salire quanto possibile sulla strada stretta ma asfaltata, e guadagnare un po’ di strada e di dislivello che sarà comunque impegnativo e superiore ai 1000mt.

La strada la conosciamo, l’ abbiamo percorsa lo scorso giugno per salire al Gino …

Riusciamo a salire qualche tornante, la strada sembra pulita, poi troviamo due auto parcheggiate … strano! Dietro una curva la spiegazione, il fondo diventa un lastrone ghiacciato, si parcheggia.

Alle 8:25, -4°,  1087mt di partenza, ci mettiamo in cammino, siamo in piena ombra e bisogna camminare sui bordi della strada per non scivolare, ma il sole illumina già il S.Lucio e brilla la croce di vetta del Garzirola, siamo fortunati, il meteo si presenta splendido.

Seguendo la strada che sale con tornati e traversi in una bella pineta, e facendo attenzione a non finire con il sedere a terra, giungiamo a Tecchio, sul lato destro alcune casette con un tetto particolarmente spiovente, qui finisce, in estate, la strada percorribile liberamente, siamo a 1300mt ed in pieno sole.

Si prosegue sempre seguendo la strada, e subito appare la prima tappa, il rifugio Croce di Campo a 1740mt. Gli ultimi tornanti si possono tagliare passando dai prati, chiaramente innevati, anzi a dire il vero ghiacciati.

Ciaspole sempre appese allo zaino, alle 10:00 siamo al rifugio dove ci concediamo una breve pausa ed ammirare il panorama. La posizione è splendida, e la vista a perdita d’ occhio …

Partiamo verso la cresta del Panchette, impossibile sbagliare, la traccia è ben battuta, e vediamo alcuni sci-escursionisti davanti a noi.

A quota 1900mt inizia la salita, quella ripida e dura che ti taglia il fiato, la neve è dura e ghiacciata, ma confidiamo nei ramponcini delle ciaspole.

Così iniziamo a salire, e salire, il gruppo di sei si … disunisce con i più giovani e prestanti avanti, i meno giovani a seguire e gli sfiatati in fondo.

La pendenza è di quelle che ti lasciano poco tempo per respirare, non c’e’ tregua, ma pian piano raggiungo i miei amici (ultimo come sempre) che sono in vetta, ci arrivo alle 11:30,quasi 20m dopo i miei compagni.

In cresta, abbastanza ripida, bisogna fare attenzione, sia per non finire giù verso la Valle Albano, sia per mantenere una posizione stabile.

Lo spettacolo è meraviglioso, una lunghissima serie di cime seguono verso est (Tabor, Marnotto e Bregagno) stupendamente imbiancate, verso ovest il massiccio Pizzo di Gino, verso nord la Valle Albano con il S.Jorio, il Giovo, il Marmontana e oltre fino alle cime verso lo Spuga e la Valtellina, la punta del lago di Como con il Pian di Spagna, il Legnone, verso sud si vede il ramo di Lecco, con le Grigne, il Resegone, poi il S.Primo, i Corni, il vicino Garzirola, ed il grande Monte Rosa.

Magnifica veramente !

Venti minuti di piena contemplazione, riesco a fare anche la serie di foto per la panoramica, che troverete sul sito, un gran ricordo.

Foto di vetta e poi scendiamo, con una leggera preoccupazione per il fondo ghiacciato e le pendenza da affrontare, non è fondo da ciaspole oggi.

Comunque i ramponcini delle racchette fanno il loro lavoro, si scende con maggiore serenità e perdiamo quota.

Incontriamo due persone che salgono, intelligentemente con i ramponi, li invidio, era la scelta giusta oggi.

Ci fermiamo a chiacchierare, riconosco la Silvia (HeliS di HiKr), che con Andrea salgono anche loro al Pianchette.

La chiacchierata diventa più simpatica, come tra vecchi amici, poi loro continuano la loro salita e noi la nostra discesa .

Poco sotto i 1900mt decidiamo di fermarci per il pranzo, c’e’ un tratto con roccia e prato senza neve, ed il panorama qui merita di certo.

Pranziamo, vorrei dire in silenzio, ma con gruppo così numeroso, c’e’ sempre lo scherzo, la battuta, ma ognuno di noi si ricava anche i suoi momenti di pace e di liberi pensieri.

Chiudiamo il pranzo con caffè ed alcolici, un tris di digestivi, tra grappa, Braulio e un Genepì-cioccolato.

L’ allegra compagnia (sarà l’ alcool?) decide per una foto ricordo, nel frattempo Silvia ed Andrea sono scesi e si prestano gentilmente ad una foto con noi, siamo ora in otto nella foto, un gran bel ricordo per tutti, inevitabili altre chiacchere, si parla soprattutto delle ultime imprese di Silvia sul crestone del Grignone

Lasciamo la HeliS ed Andrea che scenderanno al rifugio, mentre noi tagliamo diritti per i prati, rimettendo le ciaspole appese allo zaino (Paolo è deluso, le avrebbe tenute anche in vettura).

La via del rientro è la stessa, qualche taglio in più per prati, vedendo verso il basso il percorso della strada ed i suoi tornati.

 

Il solito riassuntino:

Andata:  5,4 Km fino alla vetta, 6,6Km al pranzo

Ritorno: 4,2 Km

Dislivello :  1074mt assoluto, 1197mt relativo (dipende chiaramente da dove riuscirete a parcheggiare)

Partecipanti : Giorgio giorgio59m, Roberto roberto59, Paolo brown, Gimmy gimmy, Angelo e Cecco

Molte altre foto, tracce, diario, foto panoramica sul nostro sito

www.girovagando.net                       escursione 83


Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden


Geodaten
 4840.kml KML andata,ritorno, waypoints
 4841.gpx GPX andata,ritorno, waypoints
 4842.xol XOL

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentar hinzufügen»