Laghetto Cadabi e Cima del Laghetto Q2695 (giro ad anello)


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 20. September 2010 um 23:52.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:19 September 2010
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Rheinwaldhorn   CH-TI   Gruppo Cima Rossa   Gruppo Cima di Gana Bianca 
Zeitbedarf: 7:30
Aufstieg: 1000 m
Strecke:Cusie'/Foppa Q1700 - Alpe di Pozzo Q1890 - Alpe di Quarnei Q2045 - Passo del laghetto Q2650 - laghetto dei Cadabi Q2645 - Cima del laghetto Q2695 - laghetto dei Cadabi (pranzo) - passo del laghetto Q2650 - quota 2100mt prima della base della cascata - laghetto dei Corti Q2181 - Sentiero degli Alpi Qmax 2280 - Alpe di Sceru Q2005 - Foppa

Una meraviglia tutta da scoprire …
 
Cosi’ avevo iniziato la descrizione della nostra escursione di novembre 2010, alla Capanna Quarnei, la nostra prima volta in questa meravigliosa vallata ... e rileggendola prima di iniziare questa, non posso che ricominciare con le stesse parole ...
Dopo quasi tre settimane di inattivita’ escursionistica, per tante ragioni, non ultimo la “malattia” di andar per funghi, ritorniamo con un’ idea ambiziosa, sulla carta ed anche nei fatti.
Puntiamo a fare un bel 1000mt di dislivello assoluto, che sono nella fascia alta delle mie possibilita’, a far conoscere la bella Val Malvaglia a Roberto (che mancava nella precedente visita), ed anche ad Angelo che ritorna a camminare con noi.
La meta e’ il laghetto del Cadabi, e la sovrastante Cima del Laghetto a 2695mt.
Il laghetto, preso a se’, non e’ tra i piu’ belli di quelli descritti tra i “laghetti del Ticino”, e’ relativamente piccolo e poco profondo, ma allargando la vista e guardandolo bene nel suo contesto, salendo il ripido e faticoso canaletto detritico che si deve sudare per conquistarlo, ed infine guardandolo bene dall’ alto della Cima del laghetto ai piedi del grande Adula ... beh si deve proprio essere d’ accordo che merita il suo posto tra i laghetti del Ticino, forse il piu’ alto di quelli descritti nello stupendo cofanetto o nei file pdf che si possono scaricare gratuitamente (consiglio il cofanetto, merita di tenerlo e sfogliarlo con curiosita’ nelle giornate che non si possono passare in montagna).
Chiusa questa iniziale “sviolinata”, passiamo all’ escursione, lunga e faticosa, ma appagante, di oggi.
Parcheggio a Cusie’-Foppa a 1700mt (per i dettagli vi rimando alla precedente escursione), partenza alle 8:20 sul sentiero piu’ breve e battuto per la Quarnei.
Siamo in cinque oggi, ad attraversare questi bei boschi di larice, in una giornata spettacolare, un cielo blu e nessuna nuvola visibile.
Raggiungiamo l’ Alpe di Pozzo a Q1890 ed iniziamo un po’ di vera salita, verso quel grande e meraviglioso anfiteatro che ospita l’ Alpe e la Capanna Quarnei.
All’ alpe assistiamo alla transumanza di un folto gregge di capre che scende a valle, noi ci dirigiamo seguendo il sentiero, sempre perfettamente marcato, verso una delle due grandi cascate che scendono per qualche centinaio di metri di roccia.

Siamo solo a 2045mt, mancano ben oltre 600mt al laghetto.
Si risale il fianco sinistro della cascata (destro orografico) per superare la parete rocciosa che ospita il tuffi d’ acqua, fino a quando non si arriva proprio sotto la cascata, non ci si rende conto di dove sia e dove passa il tracciato, che e’ sempre marcato e ben battuto.
La salita si fa sempre piu’ dura 200mt circa per superare la cascata, raggiunta il punto di caduta dell’ acqua il paesaggio verso il basso si fa piu’ largo e bello, mentre verso nord un altro anfiteatro con il grosso sperone roccioso della Cima del Laghetto. Si sale ancora, ma da subito si vede il canaletto detritico a sinistra della parete roccisosa dove il sentiero si inerpica verticalalmente verso il passo del laghetto.
Proseguiamo la salita, poi un tratto quasi piano, ci porta a costeggiare la parete rocciosa della Cima del laghetto, verticale ed imponente.
Iniziamo a risalire, il canaletto, il famoso canaletto.
Lo troverete descritto negli altri report, ed anche nel libretto del Cadabi tra i laghetti del Ticino.
E’ un canaletto detrico, con molte pietre, instabili, ed e’ anche un canale di scolo per l’ acqua. Il sentiero lo risale a zig-zag, qualche volta ci sia aiuta con le mani, ma vi assicuro che si puo’ fare senza timore, solo passo sicuro ed attenzione.
Non lo farei con neve o ghiaccio, ma in queste condizioni, e’ perfettamente fattibile, con ... un po’ di fatica.
Si sbuca al passo del laghetto, e subito lo si va a cercare con lo sguardo, e’ poco piu’ avanti in una piana di sassi, roccia ed erba.
Io l’ho visto piu’ volte in fotografie, e’ comunque bello ... da consumare nel suo ampio contesto.
Facciamo una breve pausa, lo strappo del canalino ha consumato un po’ di energia, ma sono solo le 11:30, presto per mangiare, lo sguardo corre subito alla Cima del laghetto.
Se dal lato sud era impressionante per le pareti verticali, da questo lato e’ una cima di pietre, raggiungibile in una decina di minuti al massimo.
Avendo visto il lato strapiobante dall’ altro lato risaliamo tenendo il centro, puntando all’ evidente omino di vetta.
Dieci minuti scarsi e siamo alla cima, la vista e’ spettacolare, gli impressionanti strapiombi dal lato sud e sud-ovest, il laghetto che da qui si vede perfettamente inserito nella sua conca glaciale, sotto il ghiacciaio Vadrecc di Bresciana, delicatamente appoggiato alle pareti ticinesi del grande tetto del Ticino, l’ Adula, che con i suoi 3402mt e’ la vetta piu’ elevata del cantone.
Verso ovest e nord-ovest e’ altrettanto ampia e spettacolare, con tante vette conosciute (anche da vicino!), la Valle di Blenio, la Valle di S.Maria, lo Scopi’ (non manca mai ...), il Molare proprio di fronte a noi, la lunga cresta che scende dal Pizzo di Cadreigh fino al Pizzo Rossetto ...
La giornata e’ cosi’ limpida che si vedono vette fino all’ orizzonte, non ho parole ...
Unico difetto, un fastidioso vento gelido che ci obbliga a pile, guanti e berretto.
Foto di vetta, e lasciamo la cima ad una coppia di escursionisti, noi scendiamo al laghetto per pranzare.
Ci ripariamo dietro roccie e grandi sassi, per mitigare il vento freddo e pranziamo. Festeggiamo, con qualche settimana di ritardo, il mio compleanno, quindi torta e spumantino.
Non e’ grandioso poter festeggiare il compleanno a 2650mt con amici ed un panorama del genere, guadagnato a sudore?
Dopo poco meno di un’ora riprendiamo il cammino, c’e’ il canaletto da fare in discesa, ma scendiamo sicuri e tranquilli (sara’ l’ effetto della grappetta?).
Raggiungiamo la parte alta della cascata, e quindi il sentiero che scende verso la piana.
Il percorso che abbiamo studiato sulla carta prevede di rientrare con un giro ad anello, passando per il sentiero alto, quello che passa dal laghetto dei Corti, e poi sotto la Gana Bianca, la Gana Rossa ed il Pizzo di Sceru, quindi Alpe di Sceru e poi giu’ fino a Foppa, al parcheggio.
Il povero Gimmy covava l’ influenza, e la camminata, il vento e il freddo, lo hanno messo ko ... si lamenta (poco) e ci segue a fatica.
Per raggiungere il laghetto dei Corti a 2181mt si dovrebbe scendere all’ Alpe Quarnei a 2050mt e risalire, noi invece, raggiunta la quaota di 2100mt circa, prima di arrivare alla base della cascata, tagliamo in orizzontale, seguendo una probabile quanto esile traccia di sentiero che attraversa prati e diverse pietraie. Puntiamo di raggiungere senza perdere troppa quota, due grandi pietre sopra l’ Alpe Quarnei, sappiamo, per esserci gia’ passati, che il sentiero marcato passa vicino a quei grandi massi.
Cosi’ e’, dopo prati e pietraie raggiungiamo il laghetto dei Corti con una diagonale di poca pendenza.
Riusciamo a vedere il laghetto dei Corti (una pozza d’ acqua), a novembre scorso lo abbiamo trovato ghiacciato ed immerso nella neve. Il sentiero sale di altri 100mt verso la Gana Bianca, la fatica comincia a farsi sentire ...
Poi comincia un lungo e panoramico traverso orizzontale sotto la Gana Rossa, attorno ai 2200mt, dove si puo’ ammirare las Quarnei, l’ Alpe di Pozzo, le grandi Cime a destra della Logia (svariati tremila nel cestino di Floriano & co).
Proseguiamo, e finalmente si inizia a scendere, aggirata la cresta del Pizzo di Sceru, arriviamo in vista delle baite dell’ Alpe di Sceru.
Il sentiero porta alle baite alte a quota 2005mt, alcune sono ristrutturate e sono uno spettacolo, per poi scendere alle baite basse.
Se volete guadagnare una ventina di minuti, potete tagliare scendendo verso le baite basse 1968mt, il sentiero passa vicino alla baita piu’ a valle, dopo aver passato un ruscelletto.
Da qui tutta discesa nei boschi, unico punto dove poter sbagliare, un bivio a 1822mt che a destra indica Dagro (funivia), a sinistra Quarnei, e verso il basso Cusie’.
Ovviamente si scende, fino a raggiungere il sentiero fatto in mattinata, ed in pochi minuti il parcheggio.
Sono stato lunghissimo come al solito ...
 
Riassunto:
Andata: Cusie’ Q1700 – Alpe di Pozzo Q1890 – Alpe Quarnei Q2048 – Base della Cascata – Alto cascata Q2410 – Base del Canaletto Q2550 – Passo del Laghetto Q2650 – Laghetto del Cadabi Q2645 – Cima del Laghetto Q2695 – Laghetto del Cadabi e pranzo (6.4Km)
Ritorno: Passo del Laghetto Q2650 – Alto cascata Q2410 – quota 2100mt prima della base della cascata – Laghetto dei Corti Q2181 – Sentiero degli Alpi – Alpe di Sceru alta Q2005 – Alpe Sceru bassa Q1968 – Foppa (8,6Km)
Dislivello: 1000mt assoluto (oltre 1500mt relativo)
 

Partecipanti:  Giorgio (giorgio59m), Paolo (brown), Roberto (roberto59), Gimmy (Gimmy),  Angelo

Difficoltà:  T / E quasi tutto il percorso. T3 / EE nel canalino detritico

Altre informazioni, files, cartine, altre fotografie sul nostro sito:

www.girovando.net                 escursione 73


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 3538.gpx Tracciato GPS escursione #73 - Laghetto Cadabi e Cima del Laghetto

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