Vignone e Olegna


Publiziert von cai56 , 2. April 2019 um 17:38. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:31 März 2019
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 800 m
Abstieg: 780 m
Strecke:Circolare 9,95 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a San Pietro Berbenno lungo le statali 36 e 38; da qui si sale a Berbenno e quindi a Monastero. Nei pressi del cimitero si stacca la strada per Gaggio, asfaltata ma strettissima e con pochi slarghi di incrocio. A Gaggio i parcheggi sono tutti privati; proseguendo brevemente su sterrato si trovano un paio di minime piazzole.

Con questo breve anello si conclude - dopo parecchi anni (!) e numerose gite - il progetto per un'unione escursionistica Valmasino-Valmalenco di mezza quota: come al solito il problema principale rimane la carentissima logistica dei rifugi (trattandosi di una traversata di due/tre giorni) che si trovano un po' sbilanciati verso la partenza. Molto meglio invece le analoghe escursioni di bassa ed alta quota: in basso troviamo la via dei Terrazzamenti con tutti gli agriturismi e B&B che vogliamo; ad alta quota, con un po' di energia, possiamo cavarcela con un'unica lunga gita, oppure possiamo comunque trovare rifugi o locali invernali a disposizione.
Per chi fosse curioso dei due percorsi (che - ripeto - non ho effettuato in modo continuativo) li descrivo rapidamente come elenco di "punti di passaggio":
Escursione "alta" -  Cataeggio-Sasso Bisolo-Predarossa-Rif. Ponti-Passo di Corna Rossa-Rif. Bosio-Chiesa Valmalenco/Torre S.Maria.
Escursione "media" -  Cataeggio-Valbiore-Alpe Granda-Merla-Verdel-Olegna-Vignone-Prato Maslino-Prà Isio-Alpe Caldenno-Croce Capin-Alpe Colina-Forcola-I Pizzi-Torre S.Maria.
Per quanto riguarda la Via dei Terrazzamenti (che si trova ampiamente descritta in molti siti), c'è da ricordare che è effettuabile, con opportune deviazioni di percorso sempre segnalate, anche in bicicletta.
NOTA. Attualmente, purtroppo, molti dei sentieri che compongono la "traversata media" risultano gravemente danneggiati dai crolli di alberi avvenuti nell'autunno scorso: si può sempre passare, ma la difficoltà indicata di T2/T3 in condizioni normali passa occasionalmente e per brevi tratti anche a T4+.
Parlando con frequentatori locali, non traspare certamente una visione ottimistica circa la possibilità di risistemazione di molti di questi sentieri, ed in special modo per quelli di desueto collegamento. L'ERSAF sembra impegnata in discutibili progetti di maggior visibilità mediatica (vedi Val di Mello…).


Dal punto di parcheggio si prosegue brevemente sulla sterrata fino a trovare il bivio Sessa-Prato Maslino: si volge a destra e si sale ad un gruppo di baite con fontana; da sinistra la via di ritorno. Si prosegue con forte inclinazione sul filo del largo crinale, sulle tracce - ormai ben mimetizzate - dello scavo per la posa di un acquedotto: raggiuntone il casello, la pendenza diminuisce ed il sentiero tende a spostarsi in traverso verso est. La traccia è comoda e ben percorribile, ancora abbastanza frequentata, almeno fino all'autunno scorso quando un paio di canaloni sono stati devastati dalle bufere: un primo passaggio piuttosto arduo consiste nel calarsi sul fondo dell'avvallamento attraverso un accumulo di tronchi alto parecchi metri; il secondo è l'attraversamento di un corpo di frana non particolarmente inclinato, ma composto da terriccio incoerente. Non lontano da Prato Maslino, fortunatamente prima di attraversare un'altra fascia di abbattimenti, troviamo il bivio per l'Alpe Vignone: si sale a sinistra lungo una bellissima mulattiera, a tratti gradinata e a tratti incavata nel pendio, indice di un'antica importanza dell'alpeggio per l'attività di allevamento. Raggiunte le prime baite di Vignone, baite sparse lungo un dislivello fra base e cima di circa 400 metri, si trova una palina che indica Olegna verso sinistra: sarà l'unica indicazione lungo l'intera traversata, a parte bolli CAI sporadici e comunque mai posti dove possano nascere incertezze. A questo proposito, occorre memorizzare che ai tre bivii che si incontrano la sequenza corretta di direzioni da seguire è sinistra-destra-destra. Il sentiero è palesemente poco frequentato e si svolge in saliscendi, talvolta un poco esposto nella traversata di canali di erba sdrucciolevole, ma mai tale da impensierire; attualmente si trovano parecchi tronchi isolati da scavalcare, solo un poco fastidiosi. Raggiunto il margine superiore dei pascoli di Olegna, li si scende per la linea di massima pendenza fino a ritrovare un buon sentiero nei pressi del casello di un acquedotto. La traccia attraversa il bosco con una sequenza di tornanti fino a sbucare sul maggengo Sessa: le baite sono tutte rimodernate e servite da una pista forestale che sale da Buglio in Monte. Raggiunto un ramo secondario di questa questa pista, lo si segue verso sinistra - tratto non carrozzabile per frane - fino a ritrovare, dopo l'attraversamento di un paio di ponticelli, il bivio iniziale presso il parcheggio.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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sciurapina hat gesagt:
Gesendet am 3. April 2019 um 08:44
Ne avevamo fatto un tratto anche io e il mio socio capellone. Ma ad un certo punto ci siamo dovuti arrendere . in alcuni tratti le vallette erano troppo gelate per essere attraversate senza ramponcini almeno.E oltre a non averli il mio socio dice che non vuole metterli :-)

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 3. April 2019 um 08:52
Socio determinato!!


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