Kurzbericht 

Pizzo d'Uccello


Publiziert von paoloski , 30. November 2018 um 08:58.

Region: Welt » Italien » Toskana
Tour Datum: 2 Oktober 1999
Wandern Schwierigkeit: T4- - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Alpi Apuane   I 
Zeitbedarf: 2:45
Aufstieg: 350 m
Abstieg: 350 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Varese, Milano, autostrada A1 e quindi A15, uscire ad Aulla e prendere per Fivizzano e poi Minucciano. Quindi seguire le indicazioni per Val Serenaia e Orto di Donna, dove si trova il rifugio Donegani.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Gita andata e ritorno.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Donegani tel. 329 2015805
Kartennummer:Alpi Apuane 1:25000 fogli 101 e 102 Edizioni Multigraphic

Io ed Anna decidiamo di iscriverci alla gita sociale di due giorni del CAI Varese nelle Alpi Apuane, è una zona che ci è completamente sconosciuta e questa è una buona occasione per visitarla.
Il programma prevede il pernottamento al rifugio Donegani, la salita nel pomeriggio al vicino Pizzo d'Uccello ed il giorno dopo la traversata al rifugio Carrara dove troveremo il nostro pullman.
Il viaggio è abbastranza lungo ma finalmente arriviamo in zona. Il rifugio si trova nel comune di Minucciano in provincia di Lucca. Arrivati in zona non si può non notare lo scempio operato dalle tante cave che costellano la zona: intere montagne sono state letteralmente sventrate per estrarre il pregiato marmo di Carrara. Il risultato è sconcertante, si spera che tutto quanto estratto sia servito per fare opere d'arte come quelle di Michelangelo e non per soddisfare la voglia di lusso pacchiano di qualche ricco imbecille.
Arrivati al rifugio ci sistemiamo nelle nostre camere quindi molti, io fra questi, si preparano per salire al vicino Pizzo d'Uccello, altri, fra cui Anna, preferiscono invece dedicarsi ad un breve giro nei dintorni.
La salita ci porta a transitare, ed anche ad attraversare, delle cave di marmo. L'impressione avuta dal pullman è acuita dall'osservazione da vicino: i blocchi sono enormi e bianchissimi, i macchinari giganteschi, le montagne sventrate...
Raggiungiamo una forcella detta Giovetto e da qui iniziamo la salita: una lunga sequenza d paretine, canali, canalini spesso stretti, cenge, le mani si appoggiano spesso alla roccia, o meglio al marmo, ma tutto sommato niente di difficile anche se la salita non si può certo definire banale.
Finalmente siamo in vetta, foto di rito ed uno sguardo al panorama, la vista è purtroppo inficiata dalle nuvole: il mare non si vede proprio ed anche le cime vicine sono ammantate dalle nubi. Comunque ho la sensazione di trovarmi in un luogo decisamente peculiare.
La discesa richiede anche maggiore attenzione della salita, ritorniamo al Giovetto, alcuni ridiscendono direttamente al rifugio, io, Angelo, Oscar e Virginio decidiamo di allungare, seppur di poco, la gita e raggiungere la forcella di Giovo e da qui il Donegani.

Magnifica cima, anche se il panorama non era un granchè a causa delle nuvole il posto è bellissimo e la salita estremamente divertente. La sera in rifugio ottima cena. Il giorno dopo epica traversata al rifugio Carrara sotto una pioggia incessante accompagnata da un vento tremendo.

Tourengänger: paoloski, annna


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