Punta Curbasiri, Punta delle Plate, Punta Loson

Raggiunta la Val Sangone parcheggiamo poco prima di Pian Neiretto dove si stacca una sterrata con indicazioni per il Rifugio Fontana Mura. Qualche minuto con gli sci in mano per poi metterli ai piedi e percorrere senza problemi la stradina ... solo un paio di togli-metti per superare delle rigole d'acqua.

Finita la stradina i pendii si aprono, superiamo i residui di una valanga e poco sopra raggiungiamo la costruzione del Rifugio Fontana Mura (chiuso). Proseguiamo lungo l'ampio pendio fino a giungere al Colle dellea Roussa dove deviamo a sinistra per salire sulla Punta Curbasiri. In questo ultimo tratto di salita il vento ha fatto disastri, togliendo neve e scoprendo alcuni sassi e formando dei fastidiosi sastrugi che ci faranno "ballare" in discesa.

Tornati al colle perdiamo qualche metro per addentrarci nel bel vallone verso Punta Loson. Il caldo oggi rende la neve e l'aria molto pesante ... fiato e gambe ne risentono. Dopo un primo tratto di salita scomodo e faticoso, la situazione migliora un pochino permettendoci almeno una salita a ritmo regolare. Raggiunto il Lago Rouen io e Marcello ci dividiamo, lui punterà direttamente al Loson mentre io proverò a passare prima dalla Punta delle Plate.

Proseguo lungo un tratto abbastanza ripido fino a portarmi su di una sorta di colletto, per poi seguire l'ampia dorsale fino in vetta. Senza togliere le pelli scendo di qualche metro fino al colletto e poi, per evitare di tornare fino al Lago, proseguo lungo la dorsale ... ora meno ampia ... percorrendola con cautela.

Raggiungo Marcello poco sotto il deposito sci dove cambiati di assetto, con picozza e ramponi, ci accingiamo a percorrere a piedi l'ultimo tratto per raggiungere la vera cima di Punta Loson. Il terreno non è particolarmente difficile ma la presenza di vistose cornici da un lato e i ripidi e "caldi" pendii dall'altro ci fanno avanzare con attenzione ... e di certo l'enorme zoccolo sotto il rampone non aiuta la progressione.

Comunque il tratto è breve e raggiungiamo la croce di vetta semi sommersa dalla neve. Ben visibili di fronte a noi la continuazione della dorsale e il Monte Roubinet che volendo si possono concatenare ma oggi alcuni passaggi ci sembrano troppo esposti in queste condizioni. Tornati agli sci affrontiamo la discesa su neve sciabile ma molto umida e pesante ... e poco scorrevole. Traversando il più alto possibile, riusciamo a tornare al Colle della Roussa soltanto con una breve risalitina.

Dal Colle le condizioni della neve migliorano un pochino, permettendoci una buona sciata fino a rientrare sulla stradina che ripercorriamo a ritroso senza problemi. Bella valle, che offre ancora qualche piacevole cimetta da concatenare con gli sci.