Punta dell'Aquila (up & down)
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Non sapendo da che parte salire questa cima, se da Forno di Coazze o dall'Alpe Colombino, decidiamo di .... farle tutte e due.
La scelta tattica di partire da Forno per la prima salita si rivelerà azzeccata: primo perché la traccia preesistente si ferma qualche centinaio di metri dopo la partenza e quindi possiamo goderci la bellezza di poter tracciare, secondo perché se dal nostro lato saremo solo noi 5, dall'Alpe Colombino oggi saranno salite almeno 50 persone. Intuiamo quindi che questa vetta è una grande classica per i torinesi e dintorni.
Partiamo con un po' di nebbia ma già nel corso della mattinata "buchiamo" e usciamo sotto un gran sole (anche troppo caldo). Sempre bello il momento in cui si sbuca dalle nebbie e appare il cielo azzurro.
Arrivati in vetta scendiamo verso l'Alpe Colombino su bella neve, nonostante le numerose tracce. Arriviamo al parcheggio, al termine della discesa e ripelliamo subito per tornare in vetta. Da questo lato la traccia è super battuta e la progressione risulta molto veloce.
Riconquistata nuovamente la cima, stavolta scendiamo verso Forno di Coazze. Superato un breve traverso sotto delle rocce di cresta, ci buttiamo a capofitto in un magico pendio, che rientrerà nella classifica dei pendii "perfetti": giusta inclinazione e soprattutto neve polverosa al punto giusto.
Purtroppo questo tratto di pendio finisce presto (soprattutto con queste condizioni dove si può sciare velocemente) e dobbiamo traversare per riprendere la traccia di salita. Guardiamo con molta tentazione il proseguimento del pendio in mezzo alla valle ma continuare vorrebbe anche dire dover ravanare (non poco) per rientrare sulla giusta direzione e, per oggi, il dislivello è stato sufficiente.
Sciando comunque su bella neve rientriamo alla macchina, soddisfatti per la bellissima giornata.
PS: il percorso dall'Alpe Colombino è adattissimo anche alle ciaspole (incontrati diversi ciaspolatori) e tendenzialmente anche sicuro in caso di pericolo alto di valanghe.
La scelta tattica di partire da Forno per la prima salita si rivelerà azzeccata: primo perché la traccia preesistente si ferma qualche centinaio di metri dopo la partenza e quindi possiamo goderci la bellezza di poter tracciare, secondo perché se dal nostro lato saremo solo noi 5, dall'Alpe Colombino oggi saranno salite almeno 50 persone. Intuiamo quindi che questa vetta è una grande classica per i torinesi e dintorni.
Partiamo con un po' di nebbia ma già nel corso della mattinata "buchiamo" e usciamo sotto un gran sole (anche troppo caldo). Sempre bello il momento in cui si sbuca dalle nebbie e appare il cielo azzurro.
Arrivati in vetta scendiamo verso l'Alpe Colombino su bella neve, nonostante le numerose tracce. Arriviamo al parcheggio, al termine della discesa e ripelliamo subito per tornare in vetta. Da questo lato la traccia è super battuta e la progressione risulta molto veloce.
Riconquistata nuovamente la cima, stavolta scendiamo verso Forno di Coazze. Superato un breve traverso sotto delle rocce di cresta, ci buttiamo a capofitto in un magico pendio, che rientrerà nella classifica dei pendii "perfetti": giusta inclinazione e soprattutto neve polverosa al punto giusto.
Purtroppo questo tratto di pendio finisce presto (soprattutto con queste condizioni dove si può sciare velocemente) e dobbiamo traversare per riprendere la traccia di salita. Guardiamo con molta tentazione il proseguimento del pendio in mezzo alla valle ma continuare vorrebbe anche dire dover ravanare (non poco) per rientrare sulla giusta direzione e, per oggi, il dislivello è stato sufficiente.
Sciando comunque su bella neve rientriamo alla macchina, soddisfatti per la bellissima giornata.
PS: il percorso dall'Alpe Colombino è adattissimo anche alle ciaspole (incontrati diversi ciaspolatori) e tendenzialmente anche sicuro in caso di pericolo alto di valanghe.
Tourengänger:
Andrea!
Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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