Il giro del Villano
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Con Manuela ci addentriamo in Val di Susa e all'altezza di Bussoleno iniziamo a risalire in macchina verso Cortovaretto, passando dal paese con il miglior nome di fantasia della storia: "Città". Arrivati nei pressi dell'amena località "Il Paradiso delle Rane" seguiamo la bella mulattiera che quasi pianeggiante e attraversando uno scintillante bosco arriva al Rifugio Geat Val Gravio.
Da qui proseguiamo verso l'Alpe Mustione in un ambiente molto bello, reso ancor più incantevole dalla straordinaria giornata di sole. Dopo l'Alpe, superata un'altra balza si giunge sulla piana dove sorge il Lago Rosso, piana di cui si ha una migliore visione una volta che si riprendere a risalire. Alle nostre spalle spicca ben evidente il Rocciamelone e mi chiedo cosa possa essere salirlo in una giornata come oggi ... ma poi mi chiedo anche ... chissà quanta gente ci sarà!
Ormai abbiamo capito quale sarà la nostra meta finale e devo dire che questa Punta Il Villano ha una sua particolare bellezza estetica, forse dettata anche dal fatto che a differenza delle altre cime circostanti, rimane un pochino più distaccata dalla cresta principale e quindi anche più evidente.
Arrivati nei pressi dell'Alpe Piano delle Cavalle risulta ormai evidente che Manuela preferisce non salire anche la cima ma si "limiterà" a raggiungere il passo. Allora decido di aumentare l'andatura per fare in modo di farla aspettare il meno possibile, tanto ormai la direzione da seguire è chiarissima. Mi avvio verso la Porta del Villano lungo un vallone che sembra anche essere una bellissima zona per una discesa con gli sci. Giunto al passo, due ometti mi indicano la strada da seguire ... proprio due ometti, in carne e ossa che stanno scendendo dalla vetta. Meno male che gli ho visti altrimenti probabilmente avrei perso tempo a tentare di seguire la cresta ... anche se poi sulla cartina ... controllata in un secondo momento ... il sentiero è segnato nei "posti giusti", cioè più a destra rispetto alla linea di cresta che dalla Porta del Villano si congiunge con la cima.
In ogni caso la traccia sul terreno è ben visibile e molto ripidamente conduce a pochi metri sotto la vetta dove bisogna superare una breve paretina che richiede un passaggino in arrampicata. Intrigante questo ultimo "tocco alpinistico" a questa stupenda giornata. Dalla vetta ovviamente il panorama è a 360° e spunta anche il Rocciavrè, bella montagna salita tempo fa con Marco, Cristina, Vincenzo, Manuela e Marco.
Tornato nuovamente alla Porta del Villano e fatta la doverosa pausa, con Manuela ci avviamo in discesa lungo il ben indicato sentiero 511. La discesa molto piacevole in questo ampio vallone ci conduce al Rifugio Toesca che troviamo discretamente affollato nonostante sia più ora di merenda che di pranzo. E visto che è ora di merenda ... cosa di meglio di una fetta di torta al sole fuori da un rifugio?
La nostra discesa continua sempre su sentieri ben evidenti e segnati e passando dal Rifugio Amprimo, ancor più affollato del Toesca, torniamo con un ultimo tratto quasi pianeggiante al Paradiso delle Rane che scopriamo essere una zona in cui sono presenti due grossi stagni ... e relativo bar.
Bellissima escursione che si svolge principalmente in due ampi valloni paralleli lungo sentieri sempre ben evidenti e segnalati (anche tutti i vari bivi). La presenza di alcuni rifugi a portata di "passeggiatina" sembra rendere la parte bassa decisamente frequentata (soprattutto il Rifugio Amprimo) ... mentre nella parte alta ... beh ... solo altre due+due persone. Mi sa che ci tornerò a breve in zona ... ho già preparato un bel giro!!!
Da qui proseguiamo verso l'Alpe Mustione in un ambiente molto bello, reso ancor più incantevole dalla straordinaria giornata di sole. Dopo l'Alpe, superata un'altra balza si giunge sulla piana dove sorge il Lago Rosso, piana di cui si ha una migliore visione una volta che si riprendere a risalire. Alle nostre spalle spicca ben evidente il Rocciamelone e mi chiedo cosa possa essere salirlo in una giornata come oggi ... ma poi mi chiedo anche ... chissà quanta gente ci sarà!
Ormai abbiamo capito quale sarà la nostra meta finale e devo dire che questa Punta Il Villano ha una sua particolare bellezza estetica, forse dettata anche dal fatto che a differenza delle altre cime circostanti, rimane un pochino più distaccata dalla cresta principale e quindi anche più evidente.
Arrivati nei pressi dell'Alpe Piano delle Cavalle risulta ormai evidente che Manuela preferisce non salire anche la cima ma si "limiterà" a raggiungere il passo. Allora decido di aumentare l'andatura per fare in modo di farla aspettare il meno possibile, tanto ormai la direzione da seguire è chiarissima. Mi avvio verso la Porta del Villano lungo un vallone che sembra anche essere una bellissima zona per una discesa con gli sci. Giunto al passo, due ometti mi indicano la strada da seguire ... proprio due ometti, in carne e ossa che stanno scendendo dalla vetta. Meno male che gli ho visti altrimenti probabilmente avrei perso tempo a tentare di seguire la cresta ... anche se poi sulla cartina ... controllata in un secondo momento ... il sentiero è segnato nei "posti giusti", cioè più a destra rispetto alla linea di cresta che dalla Porta del Villano si congiunge con la cima.
In ogni caso la traccia sul terreno è ben visibile e molto ripidamente conduce a pochi metri sotto la vetta dove bisogna superare una breve paretina che richiede un passaggino in arrampicata. Intrigante questo ultimo "tocco alpinistico" a questa stupenda giornata. Dalla vetta ovviamente il panorama è a 360° e spunta anche il Rocciavrè, bella montagna salita tempo fa con Marco, Cristina, Vincenzo, Manuela e Marco.
Tornato nuovamente alla Porta del Villano e fatta la doverosa pausa, con Manuela ci avviamo in discesa lungo il ben indicato sentiero 511. La discesa molto piacevole in questo ampio vallone ci conduce al Rifugio Toesca che troviamo discretamente affollato nonostante sia più ora di merenda che di pranzo. E visto che è ora di merenda ... cosa di meglio di una fetta di torta al sole fuori da un rifugio?
La nostra discesa continua sempre su sentieri ben evidenti e segnati e passando dal Rifugio Amprimo, ancor più affollato del Toesca, torniamo con un ultimo tratto quasi pianeggiante al Paradiso delle Rane che scopriamo essere una zona in cui sono presenti due grossi stagni ... e relativo bar.
Bellissima escursione che si svolge principalmente in due ampi valloni paralleli lungo sentieri sempre ben evidenti e segnalati (anche tutti i vari bivi). La presenza di alcuni rifugi a portata di "passeggiatina" sembra rendere la parte bassa decisamente frequentata (soprattutto il Rifugio Amprimo) ... mentre nella parte alta ... beh ... solo altre due+due persone. Mi sa che ci tornerò a breve in zona ... ho già preparato un bel giro!!!
Tourengänger:
Andrea!

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (4)