Una NON solita Garzonera


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 28. Februar 2018 um 08:48. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:25 Februar 2018
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Poncione di Vespero   CH-TI 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 690 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per il Gottardo, uscire ad Airolo. Prendere per Airtolo e Val Bedretto, allo stop a sinistra per la Val Bedretto. Subito al primo tornante proseguire diritto, indicazioni per Nante. Seguire la strada fino al paese, parcheggi sulla sinistra all' ingresso di Nante

   
 

Calda, bella e sicura

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     


Il Burian in arrivo porta freddo, e le previsioni danno nuvole per tutto il giorno nel migliore dei casi, non è facile decidere una destinazione.

Dopo qualche discussione fra noi, la prendiamo comoda e sicura, con una classica alla “Garzonera”.

Una visita all’anno a questa bella capanna, ormai è di “statuto”, e poi ha la stufa migliore che conosciamo, unico difetto è che è molto frequentata, ma abbastanza ampia per ospitare più gruppetti.

Non sto a raccontarvi la salita, rileggette le tante descrizioni.

Cosa c’e’ stato di diverso: partenza con -7° (abbiamo provato di peggio), neve abbondante anzi molto abbondante, abbiamo trovato la pista battuta dal gatto delle nevi fino all’acquedotto (questa è la prima volta), quindi abbiamo calzato le ciaspole proprio in quel punto.

Pista ben battuta a salire, il ponticello vicino a Cassina di Prato è coperto da una quantità di neve mai vista, a Pian Taioi prendiamo il sentiero invernale, quindi NON la strada dove ci sono almeno due o tre tratti dove spesso slavina.

Arrivo in capanna alle 11:00, sono fuori forma, con ben 30min di ritardo. Ma ho dimenticato una cosa importante, visibilità ridotta anche a 10m, nebbia o nuvole basse rendono tutto invisibile, fortunatamente le tracce ed una buona conoscenza del luogo ci aiutano.

In capanna siamo i soli, e saremo i soli, la cosa davvero mi ha sorpreso. All’interno 0°, ma ben presto la stufa va a regime e l’ambiente si scalda. Lo Chef Gimmy prepare le salamelle, si è deciso di accompagnare il solito panino con salamella cucinata in loco, un po’ di vino, panettone e spumante.

Paolo alla legna, Gimmy ai fornelli, noi attorno alla stufa a scaldarci e a tirare mezzogiorno. Le finestre sono quasi completamente coperte dalla neve, è un peccato non vedere nulla.


 

Ma dopo pranzo, un regalo inaspettato, un bel sole ed un cielo blu ci allietano, e dopo le pulizie, il pagamento ed il registro, saliamo al cucuzzolo con la bandiera per goderci il panorama che in mattinata era precluso.

Dopo la sosta a base di sole e panorami, prendiamo la via di discesa, e qui come tutte le volte, ci siamo proprio divertiti.

Incuranti delle pendenze ci tuffiamo in discese ardite, qualche scivolone, tutti impegnati a seguire tracce di sci-alpinisti che abbandonano il sentiero battuto.

In basso a Pian Taioi ci fermiamo a goderci sole e panorami, per poi rituffarci in discesa verso l’acquedotto ancora fuoripista.

Divertimento allo stato puro.

Ritorno a Nante sulla pista battuta, e finalmente sotto il sole.

Tibrato il cartellino annuale alla Garzonera, caldo e sicurezza lo rendono un percorso ideale in qualsiasi condizione.

 

 


 

 
 
   
 

           Vista da Roberto   -    (roberto59)                        

 




Caporetto, 3 novembre 1917                 
Carissima madre, come state?
Qui la situazione è terribile, non si può vivere e ogni giorno le bombe sono boati che sgretolano un’intera parte del mondo. La guerra è spietata sotto ogni aspetto: molti miei compagni rimpiangono giorno e notte di essersi allontanati dalle proprie famiglie per abbandonarsi alla presunta morte. Io però non mi arrendo, spero ancora di farcela e di uscire vivo da questo inferno.Voi non potete nemmeno immaginare quanto io soffra ogni ora per quello che vedo e sento.
Ogni mattina mi alzo prestissimo al suono delle fucilate, tra i defunti della trincea e le persone morenti che esalano gli ultimi respiri pregando il buon Dio nell’attesa di trovare la pace. Quando arriva il mio turno provo un dolore e una tristezza infinita, quasi come un fuoco che brucia ogni speranza. Quasi per miracolo, riesco a resistere per qualche tempo. Questi casi sono i più disperati: devi uccidere senza guardare in faccia alcuno, non importa chi ti troverai davanti perché dovrai ugualmente sparare, e farlo quasi con fierezza o passione; dovrai continuare, senza poterti opporre agli ordini, anche se avrai la polvere negli occhi e le lacrime nel cuore. E in quei momenti sai che stai commettendo del male, ma non puoi fermarti, anche se sei consapevole che chi sta al di là di quel confine è giovane come te e non è colpa sua se indossa una divisa di un altro colore o alza una bandiera diversa dalla tua.
C’è invece chi muore di fame e di stenti, anche perché il cibo è scarso e quel poco che possiamo mettere sotto i denti è rancido. I più deboli muoiono per colpa del freddo che ci tormenta dalla sera al mattino. Le coperte, infatti, sono poche e chi riesce a procurarsele è così avido da non volerle condividere con nessuno.
Alla fine di una settimana abbiamo conquistato o perso solo pochi metri, che ai miei occhi sembrano solo allagati dal caldo sangue innocente di chi ha lottato fino alla fine.
Sono stufo, mia carissima e preziosissima madre, di tutto quello che sta succedendo; qui si sta verificando l’impossibile: morti a destra, morti a sinistra, morti dietro ai miei lenti passi scoraggiati. Ognuno di noi sa che non può in alcun modo tornare indietro e recuperare ciò che è ormai  perduto per sempre: la vita di un amico, di un fratello lontano che ora non può più abbracciare.
Basta, basta, basta! Non ne posso più, ho il cuore freddo come una pietra e le lacrime calde che parlano da sole: ho ucciso. Non credevo che sarei mai stato capace di spezzare la vita di un uomo  così velocemente, senza permettere di dare ad entrambi un senso all’orrore della guerra.
Chi non prova a vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo e detta solo leggi dalla propria scrivania, dicendo di combattere sempre e comunque, non sa che cosa noi abbiamo visto, udito, provato, e non potrà mai, dico mai, rendersene conto.
Solamente ora, ahimè, capisco che a noi qui non è rimasto più niente, solo i boati nelle orecchie, il freddo sulle gambe, il respiro dell’ingiustizia nella mente e il peso di vite umane che grava sul cuore, e guardando come incantato il mondo intorno a me, per la prima volta nella mia vita, ho paura.  

Alessandro 
 

PURTROPPO l’uomo non impara nulla, non è servito e non servirà, la guerra è un male infinito, vedere quello che accade in Siria è allucinante.
Per noi gran giornata, capanna Garzonera tutta per noi, w la montagna e l’amicizia. 
                                  

                              
 
 
 
 
   
 

           Vista da Paolo   -    (brown)                        

 

Domenica con tempo molto incerto , nuvole basse e anche possibilita' di precipitazioni fino a mezzogiorno.
Si va in Garzonera , una certezza come capanna per accogliere escursionisti e garantire un luogo caldo e attrezzato in inverno.
Unico rischio trovare tanta gente in cerca di riparo.
Con tanta sorpresa sara' tutta per noi e cosi' diventera' una Garzonera alla Girovagando style.
Salamelle tarallucci spumante e panettone..... il solito protocollo per allietarci la pausa pranzo in compagnia.
Il percorso in salita e' stato tutto nella nebbia, ma la pista era battutissima e siamo saliti senza nessun problema.
Finita la sosta troviamo fuori cielo azzurro e sole e possiamo ammirare lo splendido panorama che ci circonda.
La discesa e' stata rapida e caratterizzata da parecchi fuoripista, abbiamo cercato per divertirci un po'.
Devo dire che ci siamo riusciti percorrendo le piste degli sciatori che ovviamente cercano belle pendenze per scendere veloci .
Come sempre grande giornata neve in quantita', cosi come l' allegria che sempre ci accompagna nelle nostre uscite.
Alla prossima

Paolo
 

 

 
 
   
 

              Vista da Gimmy-    (gimmy)

 

Una classica che quasi ogni anno mettiamo nel carnet è la bella garzonera
questa volta con due varianti una montagna di neve mai vista, ed anche al mattino molta nebbia.
invece nel pomeriggio  un bel sole ed il cielo terso  ci ha regalato dei bei panorami imbiancati
in capanna solito relax:  perchè la garzonera è accogliente e la stufa è ottima, ci siamo ritagliati un piccolo pranzetto al caldo
ritorno molto divertente con dei bei taglioni nella neve immacolata
non è mancato qualche ruzzolone ma è divertimento anche questo

CIAO ALLA PROSSIMA

 

  

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 10,9 Km totali, 7h:30m totali, 4:00m di cammino
Andata :  5,6 Km, 2:50 lorde, 25m soste
Ritorno : 5,3 Km, 1:45 lorde, 10m soste
Dislivello : 560 mt di assoluto , 690mt di relativo
Libro di vetta: SI in capanna
Copertura cellulare: Buona sul percorso
Partecipanti :

Giorgio, Paolo, Roberto, Gimmy, Angelo

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net        escursione # 303

  

 

 
 



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Kommentare (11)


Kommentar hinzufügen

Francesco hat gesagt:
Gesendet am 28. Februar 2018 um 11:10
.Ciao bagay...sempre al top-
Un'abbraccio a tutti-

Gesendet am 1. März 2018 um 09:21
Ciao Franc.....

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 28. Februar 2018 um 11:30
Sempre bravi e organizzati....
Ciao a tutti
Daniele

Gesendet am 1. März 2018 um 09:21
Grazie Dani ciao

zar hat gesagt:
Gesendet am 28. Februar 2018 um 17:13
...bravi tutti, come sempre e grande Roby per il contributo storico...
La guerra è una cosa tristissima, penosissima, dolorosissima...giovani vite che mai ebbero o avranno la fortuna di un Prosecco a 2000 m con gli amici cari...
L'uomo non imparerà mai perché procurare morte è il sistema migliore e più semplice per interrompere la sfida con la vita, con i suoi problemi, difficoltà e contraddizioni...la morte pone termine alla vita e annulla la possibilità di onorare e riscattare il nostro transito su questa terra...bellissima e meravigliosa terra!!!
Ciao..un abbraccio
Luca

Gesendet am 1. März 2018 um 09:26
Ciao Luca, se grande tu nei tuoi commenti, condivido tutto, purtroppo oggi non si vuole più ricordare, fare memoria di chi è morto per la nostra libertà, io nel mio piccolo cerco di farlo, ma le istituzioni no. Non celebriamo più il 4 novembre come festa Nazionale ad esempio. Cmq sempre viva la montagna, viva la vita, viva l'amicizia e l'altruismo, viva la nostra Patria (P maiuscola) ....a malincuore ma non posso scrivere lo stesso per il nostro paese (p minuscola). Ciao

gbal hat gesagt:
Gesendet am 1. März 2018 um 18:29
Eh che bella gita la vostra nella "vostra" capanna. Bravi, bella mossa.

Gesendet am 2. März 2018 um 08:51
Ciao Giulio, buona montagna

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 2. März 2018 um 14:47
Quartetto d'Archi per una bella ciaspolata nella sempre accogliente Garzonera e non si può non dire che ve la siete cantata e suonata alla grande !

ciao Giorgio

Gesendet am 2. März 2018 um 15:19
Ciao Giorgio, sempre attivo a presto buona montagna

Gesendet am 2. März 2018 um 16:24
La Garzonera una certezza. I fuoripista puro divertimento.
Ciao a tutti


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