Pizzo dell’Uomo (2663 m)


Publiziert von siso , 14. Oktober 2017 um 21:55.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:13 Oktober 2017
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo del Sole   Gruppo Scopi   CH-GR 
Zeitbedarf: 5:45
Aufstieg: 766 m
Strecke:Passo del Lucomagno (1915 m) – Alpe Croce (1931 m) – Baita di Skaioi (2415 m) – Pizzo dell’Uomo (2663 m) – Laghetto del Pizzo dell’Uomo (2560 m) – Ovi dell’Uomo – Lago di Scai (2300 m) – Val Termine (1924 m) – Baracca militare (1923 m) – Passo del Lucomagno (1915 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Biasca – Valle di Blenio – Passo del Lucomagno.
Unterkunftmöglichkeiten:Baita di Skaioi (Tel. 078 7422591); Albergo Olivone & Posta.
Kartennummer:C.N.S. No. 1232 – Oberalppass - 1:25000; C.N.S. No. 1252 – Ambrì-Piotta - 1:25000.

Giornata spettacolare al Lucomagno, un venerdì 13 tutt’altro che sfortunato!

Torno dopo cinque mesi su questo pizzo che in maggio, con gli sci, mi aveva entusiasmato.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:50

Fine dell’escursione: ore 14:30

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1028 hPa

Temperatura alla partenza: 5,5°C

Isoterma di 0°C alle 9.00: 3600 m

Temperatura al rientro: 16°C

Velocità media del vento: 10 km/h

Sorgere del sole: 7.39

Tramonto del sole: 18.41

 

Dal Passo del Lucomagno (1915 m) imbocco la sterrata che si sviluppa in direzione sud-ovest. Dopo 420 m mi ritrovo all’Alpe Croce (1931 m). Non vedo nessuna croce che possa richiamare il toponimo dell’alpeggio, né lignea, né formata dalle feritoie degli edifici.

Continuo ancora verso sud-ovest nella valletta del Brenno del Lucomagno, confortato da ometti di pietra e da un segnavia “fatto in casa”, con la scritta, sbiadita, “Baita di Skaioi”. Il guardiano Peter, che ha pure lasciato scritto il numero di cellulare, prepara, su prenotazione, dei pasti caldi.

Mi aspetto un sentierino di pecore. Inaspettatamente, mi ritrovo invece su un bellissimo sentiero, uno dei più piacevoli che ho percorso quest’anno. Grazie ad ampi risvolti mi porta agevolmente in quota con un percorso panoramico.

Mi ricordo di aver percorso questo pendio con gli sci, scendendo dall’anticima del Pizzo dell’Uomo. Con la neve il paesaggio è ovviamente molto diverso e il sentiero è impercettibile.

A 2110 m di quota, il percorso svolta a sud, fino a raggiungere un poggio caratterizzato da due evidenti omini di pietra (2335 m), prezioso punto di riferimento con terreno innevato.

Ancora 380 m, più pianeggianti, mi separano dalla casermetta militare, denominata Baita di Skaioi (2415 m).

L’edificio, in ottimo stato, è chiuso. Sulle pareti non appaiono nomi specifici. Vedo comunque la solita targhetta metallica che contraddistingue i rifugi militari: questo è il 5838.

È ubicato in posizione straordinaria, con vedute eccezionali sulla Valle Santa Maria.

Per la salita al pizzo, seguo un percorso logico, in zona Foppe di Scai, che si discosta poco dalla valletta. Anche in caso di nebbia suppongo che ci si possa orientare, grazie a numerosi omini di pietra costruiti ai lati della traccia di sentiero. Mi trovo ora alla base della testata della valle: la pendenza, inevitabilmente, aumenta. Mi aspetto di arrivare su una cresta affilata ed esposta; nulla di tutto ciò. Arrivo su una sella pianeggiante, lunga circa 200 m e larga 80, ricoperta parzialmente dalla neve. Dapprima visito la Cima Sud (2655 m), affacciata sul Passo delle Colombe, quindi svolto a destra, lungo il filo roccioso, fino alla vetta principale. Dopo 2 h e 40 min di tranquilla camminata posso affermare geschafft!

                                          Pizzo dell'Uomo (2663 m)

Per la seconda volta in cinque mesi raggiungo così il Pizzo dell’Uomo (2663 m), questa volta da est e su terreno nudo.

La temperatura è molto mite e non c’è un nuvola nemmeno a cercarla con il lanternino. La croce, molto sobria, direi naif, distingue il pizzo principale dalle altre cime che sporgono dalla frastagliata cresta.

Viste le condizioni meteo assai clementi, mi prendo il tempo per una carrellata di fotografie a 360 gradi.

Il toponimo “Uomo”, molto frequente nei nomi di cime o di elevazioni, deriva dagli ometti di pietra costruiti dagli alpinisti, oppure da formazioni naturali, a guisa di torre. Sulla carta topografica Dufour, questa cima era chiamata Scai, mentre il Pizzo dell’Uomo era l’attuale Schenadüi.

La voce dialettale “Scai” indica frammenti aguzzi che si staccano dalla vetta, ossia schegge di pietra. La sottostante zona Foppe di Scai, designa quindi degli avvallamenti, delle fosse, delle conche, coperte di schegge di pietra.

L’assenza del libro di vetta non mi impedisce di scrivere la perla di saggezza odierna:

“È un bosco anche la vita, da curare, tagliare, pulire e proteggere, se no va in malora.”

Mauro Corona.

 

A mezzogiorno inizio la discesa, sul versante ovest. Il pendio che sovrasta il Laghetto del Pizzo dell’Uomo (2560 m), corrispondente in inverno al punto chiave, oggi non desta preoccupazioni. Seguo infatti una traccia di sentiero sul ripido crestone fino al laghetto in secca, 40 m più in basso. In seguito proseguo a rotta libera, sui dolci pendii denominati Ovi dell’Uomo, puntando al Lago di Scai (2300 m), che visito per la prima volta.

Una volta raggiunta la sterrata della Val Termine, non mi resta che continuare fino al Passo del Lucomagno, su un percorso noto, oggi molto frequentato anche dalle famiglie con bambini.

L’escursione ad anello si conclude con piena soddisfazione dopo 5 h e 40 min dalla partenza.

 

Per l’ennesima volta il Parco del Lucomagno mi ha regalato una giornata incantevole. Alla bellezza delle alte cime, oggi si sono aggiunte anche le vedute bucoliche del fondovalle, con numerose mandrie di bovine scese da poche settimane dagli alpeggi.

 

Tempo di salita: 2 h 40 min

Tempo totale: 5 h 40 min

Tempi parziali:

Passo del Lucomagno (1915 m) – Baita di Skaioi (2415 m): 1 h 40 min

Baita di Skaioi (2415 m) – Pizzo dell’Uomo (2663 m): 1 h

Pizzo dell’Uomo – Lago di Scai (2300 m): 1 h 25 min

Lago di Scai (2300 m) – Passo del Lucomagno (1915 m): 1 h 10 min

Dislivello in salita: 748 m + 18 m = 766 m

Sviluppo complessivo: 10,8 km

Difficoltà: T3+

Buona copertura della rete cellulare su tutto il percorso.

Tourengänger: siso


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Kommentare (2)


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igor hat gesagt:
Gesendet am 15. Oktober 2017 um 10:49
Grande siso bella cia ciaooo

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Oktober 2017 um 21:21
Grazie Igor!
Bella cima e grandissimo panorama!
Ciao,
siso.


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