Ma che bel,ma che bel... 'an so la cresta del Tisdel!
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Eccomi ritornato a ciò che mi è più avvezzo: il ravano.
La zona esplorata ancora una volta è quella del Sebino, area d’escursioni che spesso ho relazionato su Hikr, e il sentiero del Monte Pura, o cresta del Tisdel, era nel cassetto dei desideri da chissà quanto tempo, forse sin da quando son salito la prima volta sulla Corna Trentapassi . E di anni ne son passati…
Ma ogni cosa ha il suo tempo. e ultimamente lo affermo spesso.
E’ giovedì e sono libero da impegni, mi alzo abbastanza presto e parto in direzione del Lago d’Iseo e poi infine giungo a Cislano, parcheggio presso il maneggio e poi via… su per la strada A.S.P. che va in direzione del Rifugio Croce di Marone.
Tempo 10 minuti di cammino, ed ecco la deviazione per il sentiero del Monte Pura… si stacca sulla destra, ed in questo primo breve tratto la pendenza non è poi così impegnativa, ma poi improvvisamente, il sentiero prende una brutta piega, ma brutta dico. La pendenza ora è decisamente toglifiato…
Guadagnata la cresta, ora non resta che rimanere sulla flebile traccia, qua ancora bollata decentemente nonostante sia datata.
E’ tutto un susseguirsi brevi saliscendi, rimanendo ora a destra ora a sinistra delle bastionate, non sapendo che si possono fare anche dei cucuzzoli dove si sale in esposizione con passaggi di III°, ma forse è stato meglio così.
Il sentiero è poco battuto e si vede; sterpaglie, rami che ostruiscono il passaggio e niente merde animali da calpestare…tutto ciò sembra incredibile.
Dopo una buona oretta e mezza di cammino, giungo in prossimità di un quasi impercettibile cucuzzolo, controllo il mio Oruxmaps, e noto che sono sul Monte Pura, o quasi, solo pochi passi di II° ed eccomi sulla cima, con una visuale parzialmente ostruita dalla foschia.
Disarrampicata facile e via di nuovo verso la Punta Tisdel adesso ancora semi nascosta.
Da qua in poi bisogna stare molto attenti, perché a volte le tracce più belle sono fuorvianti e vi portano verso il nulla, evitate pericolose divagazioni e tornate sui vostri passi se vi capita un tale disguido, il sentiero in se e per se è già divertente di suo.
Con questo andazzo il sentiero prosegue sul lato sud della cresta, oltrepassa una cengia erbosa decisamente esposta, ed alla ennesima piccola forcella, la traccia entra in un boschetto sino a risalire la già vicina Punta Tisdel. A dispetto delle varie foto trovate in rete non vedo la piccola croce di vetta, allora di buona lena smantello un piccolo cumulo di sassoni, ne metto un paio laddove il Gps ne segnala la Cima, ed ecco che il piccolo ometto è fatto. Ma la visuale? Da qua si dovrebbe vedere il lago, ma c’è una foschia tale che a malapena si intravede Sale Marasino… insomma, oggi la visuale fa cagare! Peccato…
Peccato per peccato qua mi fermo e mangio, anche se sono solo le 11.
Ma ora si scende, e a dispetto da ciò che pensavo, per trovare il sentiero di discesa bisogna girare come la merda nei tubi, perché le erbacce hanno nascosto la traccia e per inesistenti segnalazioni…fuori ancora Sant’Oruxmaps ed eccomi sulla traccia desiderata.
Se voi non siete muniti di un Gps et simili, fate così: fate pochi passi verso est, poi, piegate decisamente verso nord (lato M.Guglielmo) proseguendo sotto il filo di cresta, oltrepassate dei Faggi che nascondono il percorso, ed in poco tempo vi troverete sul sentiero ora di nuovo bollato, per raggiungere la Forcella di Gasso ci vuole poco perché il sentiero scende veramente “sparato”.
Dalla Forcella potete decidere se ritornare alla macchina oppure allungare un po’ il giro, io come da waypoint, ho allungato il percorso e sono arrivato dopo 10 minuti al Rif. Croce di Marone (oggi chiuso), e poi da li sono ritornato alla Forcella dove ho imboccato il sentiero che passa a destra della Cascina di Gasso. Con un sentiero un po’ franoso e scassacazzo sono ritornato al punto di partenza. That’s All Folks!
Nota 1) Divertente giro parzialmente ad anello in zone di media-bassa montagna. Pur essendo un giro relativamente breve in fatto di sviluppo chilometrico/altimetrico, le emozioni qua non mancano; rocce, cenge e falsi sentieri sono il sale di questa escursione, secondo me da effettuare ad Aprile/Maggio oppure a fine Ottobre/Novembre, in questo modo si evita che le erbacce ostruiscano e rendano poco visibile il passaggio. Con il bel tempo si può godere di una bella visuale sul Lago d’Iseo.
Nota 2) Cose a caso & chi se ne frega!
Auguri Cicciolina: Ilona Staller compie 65 anni. Festeggiamenti in Pompa Magna…
Lercio: Nasce l’Isis moderato: attaccheremo solo le città brutte!
Ponte sullo Stretto e misure antisismiche: Renzi lo farà collaudare da mille persone con il Delirium Tremens…
Nota 3) Eric…
VISUALE
Su questo bel traverso io parto in diagonale,
le scarpe non le appoggio mi fido del banale,
ma porca la miseria, è fregata anale.
Visuale,
la Punta del Tisdel è a distanza siderale,
ma io mi sento arzillo se penso al mio arsenale,
in culo a tutti quanti se io mi sento male.
Visuale,
la traccia sale irta, ‘na roba assai bestiale,
ma non mi pongo freni è un fatto culturale,
la vista è assai ostruita, partiam col coitale.
Non scrivo più battute se penso al mio morale, e in fondo mi domando: dov’è la Visuale?
A’ la prochaine! Menek
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