Filzenkogel (2227 m)


Publiziert von siso , 25. Juli 2016 um 21:20.

Region: Welt » Österreich » Zentrale Ostalpen » Zillertaler Alpen
Tour Datum:12 Juli 2016
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: A 
Zeitbedarf: 4:45
Aufstieg: 272 m
Abstieg: 1560 m
Strecke:Ahornhütte (1955 m) – Filzenstadl – Filzenkogel (2227 m) – Filzenstadl – Fellenbergalm – Alpenrose (1938 m) – Mautstelle Stilluptal – Parkplatz Ahornbahn (670 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dalla Svizzera: Feldkirch – Passo dell’Arlberg – Autostrada A14 – Autostrada A12 – Inn-sbruck – Uscita Zillertal – Zell am Ziller – Mayrhofen – Parkplatz Ahornbahn.
Unterkunftmöglichkeiten:Alberghi a Mayrhofen.
Kartennummer:Kompass 037, Mayrhofen, Tuxer Tal, Zillergrund – 1:25000; Kompass Extratourenkarte 1:50000.

Giornata dettata da una perturbazione atlantica che fa affluire corpi nuvolosi sulla catena alpina; che fare? Non rinuncio alla camminata, tengo la mantellina a portata di mano e mi organizzo per un’escursione con partenza dalla stazione a monte dell’Ahornbahn, a Sud di Mayrhofen.

 

Inizio dell’escursione: ore 9:15

Fine dell’escursione: ore 14:00

Pressione atmosferica ore 9.00: 1018 hPa

Temperatura alla partenza: 21°C

Temperatura al rientro: 24°C

Isoterma di 0°C a 4000 m

Sorgere del sole: 5.29

Tramonto del sole: 21.06

 

Raggiunto il quartiere Kumbichl di Mayrhofen, punto di partenza della funivia, acquisto il biglietto singolo “Bergfahrt” (11,10 € con la Gästekarte). In 7 minuti arrivo ai 1955 m della stazione a monte, nei pressi della Ahornhütte, che, al di là del nome, è a tutti gli effetti un ristorante. È gestita dalla sorella dello sciatore di discesa libera Uli Spieß, attivo negli anni ’70.

Mi trovo su un bellissimo altopiano denominato Filzenalm; lo sguardo, inevitabilmente, va a cercare l’Ahornspitze (2973 m), la più bella cima raggiunta l’estate scorsa. Oggi è avvolta da nuvole che vanno e vengono, non mi attira. Rimango alla meta prevista ieri sera in fase di programmazione: una cima facile, adatta a tutti e in quasi tutte le condizioni meteorologiche: il Filzenkogel. Sarà una salita veloce, di soli 45 minuti, a cui seguirà una lunga discesa di quasi 1600 m di dislivello.

Seguo una comoda stradina che mi conduce dapprima ad uno stagno recintato e poco dopo all’arco d’ingresso dell'Hochgebirgs-Naturpark Zillertaler Alpen. Trascuro l'arco, in quanto il segnavia mi indirizza alla destra dello stesso, accanto alla baita di legno, lungo il muretto a secco. Il sentiero, denominato 42 a, in diversi tratti ramificato, si alza senza strappi eccessivi. Cammino con assoluta tranquillità su un pascolo che mi offre una bella veduta sul fondovalle della Zillertal, posto 1600 m più in basso. C’è un velo di nebbia, che per il momento non mi preoccupa. Arrivo alla croce di vetta in perfetta solitudine. Mi prendo il tempo per scrivere i saluti, per guardarmi attorno e per dissetarmi, prima di affrontare la lunga discesa di quasi quattro ore.
 

                                        Libro di vetta del Filzenkogel


Tornato all’arco d’ingresso del parco, imbocco il sentiero 42, piuttosto affollato, in direzione dell’Edelhütte. Superato il primo vallone, il Filzenkar, continuo ancora fino al segnavia, quindi piego a sinistra verso il Fellenbergalm e la locanda Alpenrose (1398 m). Purtroppo il vento trasporta una trapunta grigia di nubi: comincia a cadere una pioggia sottile, fitta e insistente. Mi rifugio sotto uno sperone di roccia, così come fanno le capre e i camosci, indosso la mantellina e continuo imperterrito sul pascolo dell’Alpenrose, invaso dalle felci e nella sottostante abetaia, che mi sembra interminabile. Cerco di pescare dalla memoria un’altra situazione analoga. Non ricordo di avere camminato così a lungo sotto la pioggia. Sento solo il rumore dei bastoncini, quando colpiscono una pietra, e lo stillicidio degli alberi. Mi guardo attorno nell’eventualità che ci sia qualche fungo da cogliere: non c’è manco un’amanita. Il verde è a perdita d’occhio, è un verde in sfumature cangianti: si passa dal cupo minaccioso dell’abetaia al tenue delicato di pascoli e radure erbose, che interrompono a sprazzi la continuità della foresta, fino ai prati già falciati della piana.

 

Dopo 3 h 40 min di discesa giungo così a valle, tutto sommato ancora abbastanza asciutto, ma assetato e affamato. L’escursione si conclude con uno spuntino in un ristorante vicino al parcheggio della funivia.

 

Gita caratterizzata da una breve salita e da una lunga discesa. Tutto sommato il maltempo non ha guastato la camminata: in fondo non capita frequentemente di annusare intensamente l’odore della pioggia nella foresta e di sentire a lungo la sensazione delle gocce che scivolano sulla pelle.

 

Tempo di salita: 45 min

Tempo totale: 4 h 45 min

Tempi parziali:

Ahornhütte (1955 m) – Filzenkogel (2227 m): 45 min

Filzenkogel (2227 m) – Parkplatz Ahornbahn (670 m): 3 h 40 min

Dislivello in salita: 272 m

Dislivello in discesa: 1560 m

Sviluppo complessivo: 9,1 km

Difficoltà: T2

Copertura della rete cellulare: buona

Tourengänger: siso


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Kommentare (3)


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GIBI hat gesagt:
Gesendet am 26. Juli 2016 um 14:49
… l’Ahorn Spitze l’ultima mia cima provenendo dalla Edel hutte e prima di scendere a Mayrhofen e da lì via treno tornare a Innsbruck – Brennersee punto di partenza di un bel giro di 8 giorni iniziato dalla Landshuterhutte o Europa-hutte con punta massima lo Schonbichler Horn … bei tempi, bei ricordi che mi hai fatto tornare alla mente, mi sembra ieri e invece ho guardato i miei appunti era il 1998 sono quindi passati ben 18 anni … ma appena riesco ad andare in pensione cerco di fare un bel revival in queste splendide zone !

Ciao Giorgio

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. Juli 2016 um 15:07
È la riflessione che facciamo tutti: "quando sarò in pensione"... Forse conviene farlo fintanto che il fisico lo consente…

Ciao Giorgio, grazie per l'attenzione!
siso

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 26. Juli 2016 um 15:52
purtroppo ( o meglio dire per fortuna visto che la mamma novantenne c'è ancora e abbastanza in gamba ) non posso assentarmi più di una notte o due altrimenti col cavolo che aspettavo il momento della pensione !


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