Pomeridiana al Grignone per la Ferrata dei Carbonari!

14 Luglio 2016, ore 06:00 suona la sveglia: altra giornata di lavoro, il cielo è limpidissimo anche grazie al vento che ha soffiato sin dalle prime ore del mattino, non fa neanche caldo, se continua così il pomeriggio si va in Grigna!

Ore 15:15 parcheggio l'auto al Vo' di Moncodeno (attenzione, da qualche anno purtroppo bisogna acquistare il ticket di 2 euro giornalieri con il parcometro vicino all'ingresso del Rif. Cainallo, dopodiché proseguire in auto sempre dritti fino al parcheggio del Vo').
La prima mezz'oretta di sentiero si sviluppa nel bosco, acquistando circa 200 metri di dislivello con facili salite interrotte da tatti pianeggianti, ideali per scaldare come si deve le gambe. Ad un certo punto il sentiero si divide: non fate finta di non aver visto il cartello per il Rifugio Bietti che indica chiaramente di prendere la ripida salita alla vostra destra e quindi sbucare alla Bocchetta di Prada sovrastante!! Tranquilli, arrivati alla bocchetta, quota 1653 m., il sentiero si addolcisce per portare alla Porta di Prada, magnifico arco di roccia naturale con all'interno una croce. Da qui si rimane in costa perdendo addirittura quota per poi riacquistarla successivamente e arrivare al Rifugio Bietti in 45 minuti dalla Bocchetta di Prada (1h e 15 minuti circa dalla partenza).

Sono già le 16:30, il sole è oscurato da alcune nuvole di passaggio, il gestore del Bietti stima la salita al Brioschi in 2 ore e 30 minuti percorrendo la ferrata, alle 19:00 dovrei essere in cima per poi scendere per la Via della Ganda in 2 ore.
Ci provo, seguo le indicazioni per la Via Ferrata n° 26 lasciando a sinistra il sentiero che sale per il Caminetto ed in neanche 30 minuti sono all'attacco: prima della scala rossa c'è da scendere qualche metro con l'aiuto di una catena in acciaio, dopodiché si può valutar bene se rinunciare o proseguire.
Personalmente, non avendo imbrago e dissipatore, ho percorso l'intera via slegato, tuttavia è bene ricordare che in certi tratti, soprattutto al primo, è VIETATO CADERE!!
La ferrata, interrotta da molti tratti di sentiero, si sviluppa praticamente quasi tutta in cresta. I passaggi difficili sono pochi, soprattutto se vi aiutate con la catena e con i gradini in ferro. In 1 ora e 10 minuti si arriva tranquillamente alla fine per poi raggiungere il Rif. Brioschi in 20 minuti percorrendo il sentiero che sale dal Pialeral.

Al Rifugio trovo una simpatica coppia impegnata in una partita a carte che aspetta la cena preparata da due giovani e simpatiche ragazze, probabilmente figlie dei gestori. Devo chiedere cortesemente l'ora perché purtroppo il cellulare si è scaricato, sono le 18:30, giusto il tempo per una fetta di torta e quattro chiacchiere che si fanno già le 19:00, a sud-est si vede chiaramente piovere, è tempo di salutare e scendere.
Opto per la Via della Ganda perché volevo fermarmi al Rif. Bogani per prendere un po' di formaggio, sarà la mia cena di oggi. 
Supero quindi la chiesetta del Brioschi e scendo sul ghiaione aiutato per il primo pezzo dalle catene d'acciaio. La discesa sul ghiaione è facile e divertente, basta non prendere troppa velocità altrimenti si rischia di cadere in qualche grotta! Finito il ghiaione il sentiero si divide: complice forse un cartello mal posizionato sono sceso troppo a destra, non è la Via della Ganda, sembra ricongiungersi ai sentieri del Nevaio e del Passo Zapel, ma con altre biforcazioni riesco a restare sulla sinistra e ricongiungermi alla via normale, infondo bastava seguire i bollini dipinti sulla roccia. 
In breve, ringraziando capre ed asini per essersi spostati dal sentiero, arrivo al Rifugio Bogani: la gestrice sta preparando la cena insieme alle due ragazze, ma trova lo stesso il tempo per scambiare quattro chiacchiere e vendermi un paio di caprini ed una fetta di formaggio. 
Formaggio in spalla prendo il sentiero che con una leggera salita porta alla Bocchetta di Piancaformia, dunque alla Chiesetta degli Alpini, alla Bocchetta di Prada ed infine al parcheggio del Vo' di Moncodeno.
Ore 20:50 tolgo gli scarponi, di fianco alla mia auto solo quella della coppia trovata al Rifugio Brioschi.

Dislivello: 1000 metri.