Via Giovane Italia alla Punta Giulia
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L'idea iniziale è quella di attaccare la via Cassin al torrione Palma, giunti ai Resinelli la grignetta però è coperta da un brutto cielo nero e allora decidiamo di provare con la più veloce Punta Giulia (più veloce sia per l'avvicinamento che per la lunghezza della via).
Il sentiero che conduce alla Punta Giulia è poco battuto e molto ripido, percorrendo zone mai visitate e davvero belle in un'oretta siamo alla guglia dove optiamo per la via Giovane Italia.
Come da copione la Grignetta non regala nulla, l'arrampicata è sempre in esposizione e sempre verticale, V sostenuto. Con tre tiri siamo in cima e da questa ci caliamo sulla via normale.
L1: dall'attacco in prossimità di un albero si risale facilmente la rampa fino ad un diedro strapiombante inciso da fessure (passo chiave), si risale nel diedro, poi più facile fino alla comoda sosta.
L2: dalla sosta si traversa qualche metro a sinistra (stare bassi nel traverso) fino a prendere una fessura che si deve risalire (passo atletico), e si segue fino a superare lo spigolo
L3: si risale inizialmente lo spigolo e poi ci si sposta sulla parete sx su roccia molto lavorata, ultimi metri su placca appoggiata fino alla vetta.
Discesa: dalla sosta si scende qualche metro sulla dx fino a trovare un grosso anello da cui con una sola calata si è alla base.
Questa guglia può passare inosservata se posta a confronto con le vicine Torre Costanza e Mongolfiera ma regala un'arrampicata di grande soddifazione.
Prima di tornare alla macchina Riki ci diletta anche con l'apertura (o forse meglio ripetizione, sicuramente almeno delle capre ci saranno salite) di un tiro su un torrione innominato.
(Avviso per i frequentatori assidui della Grignetta come noi, prestiamo molta attenzione alle zecche, presenti in mandrie quest'anno)
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